Paura

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L'unico pezzo di carta che corrisponde alla descrizione di Alex mi fa ricordare quei volantini con sotto scritto tipo " scomparso " .
Certo.
La mia foto sopra e sotto scritto tipo... " la tizia in questa foto è scomparsa tot fa... ".
Perché non ci ho pensato prima?!
Ma ora mi sorge un dubbio.
Chi mi sta cercando? E perché?
Non ho niente da spartire con nessuno.
E Drake cosa c'entra in tutto questo? Da cosa mi sta proteggendo?
Troppe domande e nessuna risposta abbastanza sensata da convincermi.
A《 Mamma stai bene? 》
Io《 Certo cucciolo che sto bene... non... non ti ricordi proprio cosa c'era scritto li sotto? 》
Il piccolo storce il naso mettendo un broncio davvero buffo.
A《 Ho capito solo "Sabrina Licanster " me lo ricordo perché era un cognome buffo 》
No.
No.
No.
Non può essere.
Licanster mi sta cercando.
Credevo...
Ah cavolo credevo ad un sacco di stronzate e alla fine si sono rivelate tutte bugie.
Soprattutto quando si parla di lui...
A《 Mamma sei tanto bianca. Ho paura... 》
Io《 N-no tesoro. Sto bene. Dai andiamo a mangiare qualcosa ok? 》
Lo prendo per mano e andiamo in cucina. Stranamente la tavola è già apparecchiata e imbandita di prelibatezze.
D《 Ho ordinato ad una domestica di fare qualcosa. Mangiamo 》
Il suo passo pesante mi fa accapponare la pelle.
È arrabbiato. Tanto arrabbiato.
E... io ho paura.
Tutto quello che credevo di me è morto.
Credevo di essermi costruita una recinzione resistente e invece era uno stupido castello di carte.
È bastato sentire quello schifoso cognome.
Ci sediamo a tavola con me e Alex da una parta e di fronte Drake.
La cena è silenziosa.
Un peso soffocante.
L'unico suono è quello delle posate tintinnare sui piatti.
Finito di mangiare Drake scompare da qualche parte per casa mentre io e Alex ci prepariamo per andare a dormire.
Il piccolo è esausto e il suo volto è provato dalla stanchezza.
L'aiuto ad abbottonarsi il pigiama blu con gli orsacchiotti e io mi metto quello di Drake.
Il cucciolo riesce con alcune difficoltà a salire sul letto e si sdraia al centro.
Io mi metto dalla parte della finestra e comincio a fissare il soffitto.
Ho la testa così piena che non so neanche da dove cominciare.
Magari mi sbaglio.
Ma se Alex ha letto quel cognome...
Sobbalzo sento delle piccole manine toccarmi la pancia.
Il piccolo si accoccola al mio fianco.
E io non riesco a trattenere un sorriso.
Una volta credevo che avrei avuto una vita come questa.
Un cucciolo come Alex...
Un compagno... come Drake.
Anche se ora non ne sono poi così sicura.
Quando si arrabbia è spaventoso e io ora non saprei come reagire.
È bastato quello schifoso cognome...
All'improvviso la porta si apre ed entra Drake, si toglie la maglietta con i pantaloni e si infila sotto le coperte.
Uno strano peso mi circonda il cuore.
Lui è Drake.
Lui è Drake.
Licanster non è qui.
Senza accorgermene alcune lacrime mi escono dagli occhi.
Sento il mio respiro pesante e il cuore esplodermi nella testa.
D《 Eih, eih, eih che hai? 》
Sento un movimento alla mia destra, ma non mi giro a guardarlo provo a concentrarmi sul soffitto.
Sì, su quel quadratino li.
Drake si pone tra me e la mia visuale.
Con le mani hai lati della testa e le gambe che mi circondano i fianchi.
Io《 Smettila di mentirmi. So di Licanster 》
I suoi occhi si spalancano velocemente.
D《 Come... chi te lo ha detto?! 》
Io《 Di certo non lo dirò a te 》
La mia voce è rotta dai singhiozzi e devo fare frasi brevi per darmi tempo di respirare.
D《 È per questo che stai piangendo? 》
Sento Alex muoversi nervoso al mio fianco.
D《 Anzi no, non dirmelo. Domani ci racconteremo tutto. Questa storia mi ha stancato 》
Si sposta da me e esce dalla camera.
Lasciandomi sola.
Alex dorme profondamente.
E io ho schifosamente paura.
Di cosa? Non lo so neanche io.
Mi giro sul fianco verso il cucciolo e... mi convinco che è una bella serata e che nessuno mi farà del male.
Non stasera.
Un minuto dopo torna Drake con due tazze fumanti di thè.
Le appoggia sul comodino e prende Alex.
Credo lo porti nella cameretta accanto alla nostra poi torna in camera e si sdraia.
D《 Domani parliamo. Seriamente. Ma ora ci calmiamo un attimo. Credo sia stata una giornata di merda per tutti e due 》
Rimaniamo qualche secondo in silenzio.
Alla fine mi siedo e appoggio la schiena contro la testata di legno.
Lui fa lo stesso.
Io《 Mi... passi... 》
La tazza tra le mie mani è fumante e scotta leggermente.
Fisso il liquido ambrato come ipnotizzata.
Ho quella... schifosissima senzazione che conosco fin troppo bene.
D《 Se lo fissi non credo che scompaglia magicamente 》
Faccio un piccolo sorriso.
Io《 Mi sa di no 》
Bevo lentamente a piccoli sorsi.
Non so dire quanto tempo rimaniamo così.
In silenzio.
A... pensare, ragionare o forse solo a goderci l'atmosfera.
Perché quando Drake c'è e... non è incazzato l'atmosfera c'è sempre.
E non è pesate o imbarazzante.
Ti piace.
Anche se si rimane in silenzio come ora.
Non c'è bisogno di parlare.
Noi stiamo bene così.
Gli passo la tazza vuota e lui la posa sul comodino insieme alla sua.
All'improvviso mi afferra un polso e mi fa sedere sulle sue coscie.
Faccia a faccia.
I suoi occhi sono biglie di vetro.
Come quelle che compravi da piccola per fare la collezione. Con le loro sfumature magiche che ti catturavano per giorni interi.
Lo sguardo fisso sul mio e le sue mani sui miei fianchi.
Io《 Se continui a fissarmi non credo che scompariró alla tua vista 》
D《 Ma io non voglio che tu scompaglia. Ti voglio qui. Sempre accanto a me 》
Senza accorgermene allungo una mano per accarezzargli una guancia.
Mi rendo conto del gesto solo quando Drake posa la sua mano sulla mia e chiude gli occhi.
Vorrei potergli dire che non me ne andrei per nessuna ragione al mondo.
Ma ho tanti problemi dietro di me.
Non voglio trascinarlo nel mio abisso.
Mi avvolge la coperta intorno ai fianchi e mi tira ancora di più a se.
I nostri bacini si toccano e le mie mani si sono spostate sul suo petto.
D《 Non mangio mica eh? 》
Il suo sorrisetto mi fa scappare una risata.
Io《 Bugiardo 》
Appoggio la fronte alla sua e ci guardiamo con uno stupido sorriso da adolescenti in faccia.
Le sue braccia mi circondano le spalle e in un attimo accade.
Le sue labbra si posano sulle mie.
Le sento morbide e lente coccolare le mie.
Siamo così lenti a muoverci che sembriamo addormentati.
Le sue mani mi accarezzano la schiena e io riesco solo a stringergli la maglietta presa dalle emozioni.
Sento lo sua lingua accarezzarmi le labbra.
Sto per aprirle quando all'improvviso le sue mani prendono velocemente le mie spalle e mi allontanano da lui.
D《 No. Stiamo sbagliando. Io sto sbagliando... e tu dovresti tornare a dormire 》

Ti amo maledetto alfa (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora