𝐼𝓁 𝓈𝑜𝓁𝑒 𝑒 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 || ᴢᴇɴᴢᴏɴᴇʟʟɪ

[AU] 𝑰𝒔 𝒕𝒉𝒂𝒕 𝒆𝒗𝒆𝒏 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒍𝒆?

Dove Christian è professionista ad Amici e Mattia, allievo, è cotto di lui.

Mattia è sempre stato un ragazzo tranquillo e sempre sulle sue. Da quando era entrato ad Amici, i pochi con cui aveva stretto erano Alex e Luigi. Si trovava bene con tutti, ma con i due cantanti aveva quel rapporto strano e particolare ed erano più uniti rispetto ad altri. Si abituò velocemente ai ritmi strani di Amici ma ad una cosa non si era abituato. Con quella cosa, anzi persona, doveva ancora prenderne familiarità, ma era arrivato al punto in cui era sicuro al 100% che non si sarebbe mai abituato.

Ogni alunno, ha il suo professionista assegnato e Mattia era associato ad Umberto. In più avevano anche un secondo, per eventuali coreografie di altri stili. Il suo secondo era Christian. Era un ragazzo bellissimo, secondo Mattia, uno tra i più belli che avesse mai potuto incontrare. La pelle ancora ambrata dell'estate metteva in risalto le lentiggini, macchioline marroncine che erano posizionate in modo quasi preciso, come una costellazione e aveva un paio di occhi verdi mescolati al marrone che facevano contrasto tra di loro. Era un contrasto meraviglioso, inspiegabile a parole. E Mattia era bravissimo ad usare le parole o per lo meno, era quello che gli era sempre stato detto.

Ricordava ancora bene l'imbarazzo che aveva provato, dopo il loro primo incontro...

La prima volta che lo vide, rimase a bocca aperta e non uscì neanche un mezzo suono dalle sue labbra, tutte incastrate in gola. La sua bellezza lo aveva lasciato senza fiato e parole. Mattia ad un certo punto credeva che fosse un angelo caduto dal cielo. Aveva sperato con tutto sé stesso che non fosse il suo professionista o secondo, ma non perché aveva vergogna ma sapeva già che non sarebbe riuscito a fare mezza lezione per rimanere a guardarlo. Quando Raimondo glielo presentò davvero come suo secondo, un po' era felice un po' preoccupato. Quando Christian gli sorrise per la prima volta e lo guardò negli occhi, Mattia si sentì sciogliere come un gelato sotto al sole di agosto ed era arrossito fino alla punta dei capelli. 

Ecco a cosa non si era abituato, e mai lo farà. Ne era sicuro che non ci sarebbe mai riuscito e questa cosa non gli diede fastidio, lo faceva sentire solo strano, come se avesse qualcosa dentro che non lo lasciava tranquillo ma lui, in fondo, amava quella sensazione. Gli provocava qualcosa a livello dello stomaco e gli piaceva da morire; era come se lo lasciasse sulle spine ogni volta.

Quando era a lezione con lui, non riusciva a concentrarsi. Si accorse troppo tardi che era perso di lui, realizzando solo dopo i sentimenti per quel ragazzo. Il problema, non era tanto la differenza d'età, aveva solo un paio d'anni in più. No, il problema era che Christian fosse fidanzato, o almeno era quello che si diceva.

Mattia quando lo scoprì, fu come una pugnalata al cuore, che lo trapassò da parte a parte e lasciato lì, il coltello nella ferita aperta a sanguinare. Da quel momento, prese le distanze e non scherzavano più insieme come era solito fare a lezione e neanche stava insieme a lui dopo di esse per parlare di tutto e ancora. Iniziò ad allontanarsi nonostante gli facesse male ma sapeva che era per il suo bene.

Christian ci rimase molto male quando, dopo aver avuto lezione insieme, il biondo fosse scappato accampando una scusa poco plausibile. Continuò per un paio di settimane finché non riceveva spiegazioni abbastanza esaudienti e poco veritiere e lui smise di chiederle, troppo ferito per averne anche solo una.

Più il tempo passava, più si rendeva conto che ormai il danno era fatto: Mattia era innamorato perso di Christian.

E anche l'altro si accorse che il suo problema non era poi così tanto diverso.

*

Era seduto al suo banco, come sempre. La gamba gli tremava e la mano batteva sul banco ad un ritmo casuale per scaricare l'ansia e l'agitazione. Si sentiva strano, come se un qualche problema si potesse palesare di lì a breve.