𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚕𝚎 𝚖𝚊𝚜𝚌𝚑𝚎𝚛𝚎 𝚍𝚒 𝙿𝚒𝚛𝚊𝚗𝚍𝚎𝚕𝚕𝚘

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𝚂𝚙𝚊𝚣𝚒𝚘 𝚊𝚞𝚝𝚛𝚒𝚌𝚎:

dedico questo capitolo a @shin_eline che gentilmente mi ha "prestato" la sua bellissima storia (che consiglio a chiunque di leggere) che adoro per questo capitolo che avevo in mente già da un bel po'. Proverò a scrivere una parte lievemente smut, premessa che non sono capace ma ci provo. 

Se non vi piace, contrassegno con <-> l'inizio e la fine.

Buona lettura <3

Mattia lanciò il cellulare alla sua sinistra, rimbalzò per un po' e si fermò per metà sul letto, l'altra metà nel vuoto. Lo guardò e pregò con la forza del pensiero che non cadesse.

"Ti prego sta fermo"

Lo supplicò a bassa voce, ma con scarsi risultati: il cellulare cascò per terra con un tonfo secco. Diciamo che doveva perfezionare un pochino di più la sua tecnica.

Sua madre gli chiese se fosse tutto ok e gli rispose che gli era caduto solo un libro, per evitare un cazziatone.

Pessima scusa

Era rosso dalla vergogna ma allo stesso tempo era curioso di tutto ciò. Si sporse per guardare se si era spaccato lo schermo e lo girò per controllare. Se avesse spaccato un altro schermo sua madre l'avrebbe davvero ucciso questa volta.

Una volta constatato che lo schermo fosse ancora, fortunatamente, intatto, lo abbandonò lì e si ridistese sul letto come se nulla fosse successo. Se ne stava con la schiena appoggiata alla testiera, con le braccia incrociate al petto e l'espressione imbronciata nonostante l'imbarazzo palese che aleggiava sulla sua faccia colorata di rosso. Gli erano caduti dei capelli sulla fronte che gli coprivano il viso, sentendosi un po' coperto in quel momento.

Non si aspettava niente del genere, specialmente certe cose anche se non era un ragazzo che si scandalizzava per così poco.

Da quando era uscito dalla casetta di Amici, aveva più tempo per i social. Soprattutto usava Twitter, che aveva imparato ad utilizzarlo insieme a Christian all'interno del programma, contagiando anche gli ragazzi che erano con loro.

Un po' incuriosito, aveva aperto un tweet dove citava una cosa strana come "wattpad" e decise di darci un'occhiata, attirato da quella strana parola. Appena l'app con l'icona strana comparve, che a detta del biondo stonava con lo sfondo del suo cellulare, la aprì.

Come sfondo del cellulare, aveva una foto con Christian, dove Mattia gli lasciava un bacio sulla guancia con gli occhi chiusi e il moro sorrideva alla fotocamera. Arrossiva ogni volta che la vedeva. Ogni volta ne notava dettagli insignificanti, non visibili per chi non avesse un occhio attento: come il lieve rossore sulle guance del moro oppure la moltitudine di lentiggini che comparivano con quel colorito e cose così.

Ovviamente notava solo dettagli riguardanti il moro

Sì, da quando era a casa aveva più tempo per pensare liberamente senza l'ansia delle telecamere puntate su di lui h24. Realizzò troppo tardi i sentimenti che aveva per il moro, e se li tenne per sé. Adesso come adesso non voleva mettergli questo peso sulle spalle, per il semplice motivo che al serale mancava davvero poco e non era il periodo più bello che stesse passando da quando se n'era andato. Quindi preferì lasciarlo all'oscuro e parlarne, al massimo, appena uscito.

Diciamo che effettivamente è successo qualcosa

La sua coscienza doveva per forza ricordargli delle cose che voleva dimenticare. Effettivamente qualcosa era successo che lo portò a farsi domande, ma le stroncò subito sul nascere, un po' per paura e un po' per mancanza di tempo e voglia di scavare dentro sé stesso.

𝐼𝓁 𝓈𝑜𝓁𝑒 𝑒 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 || ᴢᴇɴᴢᴏɴᴇʟʟɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora