𝐼𝓁 𝓈𝑜𝓁𝑒 𝑒 𝓁𝒶 𝓁𝓊𝓃𝒶 || ᴢᴇɴᴢᴏɴᴇʟʟɪ

𝓘𝓽'𝓼 𝓷𝓸𝓽 𝓪 𝓰𝓸𝓸𝓭𝓫𝓪𝔂. 𝓘𝓽'𝓼 𝓳𝓾𝓼𝓽 𝓪𝓷 𝓾𝓷𝓽𝓲𝓵 𝔀𝓮 𝓶𝓮𝓮𝓽 𝓪𝓰𝓪𝓲𝓷

Non è un addio, è solo un arrivederci.

Arrivederci. 

Una parola. 

11 lettere. 

Un significato.

Un dolore immenso.  

Era questa la parola che rimbombava nella testa di Christian.

La sa voce era un eco. Un eco che si stava disperdendo ma che tornava indietro più forte di prima. 

Non avrebbe mai pensato di arrivare a questo punto. O a salutarsi così presto. 

Era tutto così complicato, così difficile. 

Era troppo, perfino per la sua mente forte. 

Aveva sperato, pregato e creduto fino all'ultimo, ma le carte parlavano chiaro. 

Nero su bianco. Più chiaro di così, c'era solo il sole di giorno e le stelle di notte. 

2/3 mesi

La botta finale era stata quella. 

"Ci vediamo fuori" 

Non capiva, lo guardava come se stesse scherzando, come se non lo volesse più. Una marea di domande percorsero la mente di Christian, tante senza senso logico, altre contorte fino ad arrivare alle più surreali. Era fermo, con le mani del biondo sulle sue spalle che si reggeva come se dovesse cadere da un momento all'altro.

La voce di Mattia mentre gli parlava gli arrivava bassa, lontana. Come se non fosse lì. Christian non era lì in quel momento. Prese il foglio in mano tremante, ma continuava a non crederci.

Agiva solo grazie a Mattia, che lo tirava a sé abbracciandolo forte. Non riusciva a capire niente. Davanti ai suoi occhi c'era solo la scritta nera stampata sul foglio bianco, con le parole di Mattia che dicevano "ci vediamo fuori". Solo quello sentiva e vedeva. 

"Tu sei il mio punto fondamentale"

Lo disse così, di getto. Lo sentiva ed era vero, ma le vere parole che voleva dire erano come incastrate in gola, trattenute da qualcosa che neanche lui sapeva cosa.

"Senza di te non ce la faccio"

Più stavano lì, solo loro due, più il dolore aumentava nonostante venisse condiviso in qualche modo. Ormai condividevano tutto, anche l'anima e il cuore. 

Si era sentito chiaramente, lo strappo doppio. Strappato malamente. Adesso c'erano solo due metà, che sanguinavano da sole. Combaciavano perfettamente quelle due metà, ma al momento non erano più compatibili. Il destino le aveva fatte unire ma era anche destino separarsi. Un filo, un filo sottilissimo li teneva ancora attaccati. 

"Ti prego"

Due parole. 

2 lettere più altre 5, per un totale di 7 lettere. 

7 lettere e una sofferenza immensa.

Un'implorazione, un sussurro nella speranza che sia tutto uno scherzo, un gioco. Voleva che Mattia scoppiasse a ridere, per prenderlo in giro dicendo "ci sei cascato" ma niente, quelle parole non arrivarono. Anzi, vide i suoi occhi e la cosa fece tremendamente male, da nascondere il suo viso tra la spalla e il collo del più piccolo. 

Si sentiva tremendamente in colpa. Doveva essere lui a consolarlo e non il contrario. Si sentiva egoista in una maniera assurda, neanche lontanamente concepibile. 

Ma in quel momento, non gli importò: soffriva tanto quanto lui e, anche se condiviso, faceva dannatamente male. Un dolore indescrivibile, troppo forte anche per immaginarselo.