Voglia Di Futuro

21. momenti di Terrore

4 Febbraio 2015

Non mi sembra vero che il tempo stia passando cosi velocemente, ma è proprio così. Ormai manca poco alla data del parto della mia migliore amica. I suoi genitori, dopo aver scoperto la sua gravidanza, non hanno voluto più sapere niente di lei. Io sono felice, non lo dico tanto per dire, è la verità. Fortunatamente, tutto sta andando per il verso giusto, anche la radio dei ragazzi sta avendo molti ascolti. Sono così fiera del mio ragazzo e del mio migliore amico!

Sono un po' preoccupata perché Leone ha dovuto fare dei controlli dopo l'operazione, ma non mi ha fatto sapere nulla. Per togliermi della testa i brutti pensieri, mi godo la mia casa, in silezio. Dopo tanti tentativi, finalmente, la mia migliore amica ed il suo ragazzo hanno trovato la loro casa, è proprio accanto alla mia. Non vi posso mentire: la verità è che Giulia mi manca tanto. Abbiamo comprato questa casa inisieme e, ora che lei non ce più, l'appartamento mi sembra vuoto. Roxie ha capito che quqlcuno se ne andato, ma sa che tornerà sempre a trovarci. Mentre sto guardando la tv, mi sale un conato di vomito che mi fa piegare dal dolore. Non faccio nemmeno in tempo a fermare il film, che corro subito in bagno a rimettere il pranzo.

Nella mia testa frullano molti pensieri negativi legati al mio passato. Non voglio più finire in ospedale, non posso ricadere di nuovo nella trappola, l'ho promesso a mia nonna prima che mi lasciasse per sempre. Dopo aver sciacquato il viso, chiamo l'unica persona che potrebbe essermi d'aiuto: Giulia. Prendo in mano il cellulare e le chiedo se riesce a passare da me. Per tutto il tempo, le gambe non smettono di tremare: ho molta paura di ciò che potrei avere. Quando arriva la mia migliore amica, scoppio a piangere dal terrore fra le sue calde braccia. "È la prima volta che mi sento uno straccio" penso.

« Ascoltami, amore, ti do un consiglio: prima controlla se torna tutto normale e, se non dovesse succedere, fai il test » mi dice.

« Il test? ma Leo non può avere figli a causa dei cicli di chemio che ha fatto» rispondo.

« Mai dire mai » afferma Giulia.

Io incinta? È impossibile! il mio ragazzo non può avere figli a causa delle terapie che ha dovuto affrontare in questi anni. Non può essere vero. Per la seconda volta in un'ora sono in bagno a rigettare, tutto questo malessere mi fa piegare in due dal dolore, magari riposare potrebbe farmi stare meglio. Quando chiudo gli occhi, mi vengono in mente solo cose negative, allora decido di andare in farmacia a comprare il  test di gravidanza, per fugare ogni dubbio.

Appena entro in farmacia, mani e gambe iniziano a  tremare come gelatina e, come se non bastasse, la farmacista mi guarda in malo modo mentre afferro la scatola. Esco dal negozio, mandandola mentalmente a quel paese. Domani scoprirò la verità, ma oggi sono troppo spaventata.