Madison
Inizio a vedere tutto sfocato, tutto intorno a me gira. Non ho bevuto, ho solo sonno, mi continuo a ripetere.
La verità è che questo non è un bel periodo cerco di dimenticarmene con l'alcol. Purtroppo, lo faccio sin da adolescente, credo che dovrei fare qualcosa. Non ne sono dipendente ma quando tutto va male per me è sempre stato meglio affrontare il tutto con un Sex On The Beach piuttosto che pensarci su.
Sono ancora alla festa e per tutta la serata non ho fatto altro che parlare con vecchie conoscenze o con Justin malgrado sua sorella sia andata via.
Ho adocchiato più volte gli Turner, Marcus ha rimorchiato tutta la serata una mia vecchia amica, si chiama Page, ci siamo conosciute al liceo, suo nonno ha collaborato per un periodo con gli amici di mio padre per un giro illegale di scommesse al club di Polo. Ogni tanto anche noi facciamo cose poco consone. Dylan invece è scomparso e insieme a lui Clary Stone, una vera stronza dai capelli neri e occhi azzurri. Io e lei ci siamo incontrate più volte al poligono in cui andavo ad allenarmi ma poi ho smesso data la mia bravura anche in questo.Decido di andarmene per il troppo sonno, malgrado ci siano un sacco di gente alla mia festa.
«Cassie tieni il tuo extra e ti chiedo di chiudere tra venti minuti, io vado a casa»
«Ma certo amica, ma una cosa, ti prego parlami in italiano perché solo tu capisci cosa dico. Le mie altre conoscenze qui non sanno neanche la differenza tra balcone e barcone» anche lei è italiana ma appena compiuta la maggiore età ha deciso di cambiare aria.
Nonostante il sonno, rido alla sua risposta «Mi dimentico sempre che anche tu sei italiana con l'unica differenza che tu sei nata e cresciuta là, io invece ho solo le origini»
«Anche tua mamma è italiana?» tasto dolente....
«Sì , anche mio papà» rispondo fredda a causa di quella domanda che mi ha riaperto una ferita sanata poco tempo fa.
«Scusi signorina» Cassie viene chiamata a un tavolo ma prima di andare ci salutiamo.
Esco fuori dal Paradise e l'aria gelida mi sfiora la pelle chiara. Per essere novembre fa' già parecchio freddo qui a New York. La mia bambolina è lì che mi aspetta, è una Lamborghini Urus nera opaca. Non ho comprato qualcosa di più egocentrico perché la prendo raramente e a quello ci pensano già i miei vestiti firmati. Metto in moto ma qualcosa non va, non riesce ad andare. Riprovo più volte ma niente, a un tratto qualcuno bussa al finestrino dal lato del passeggero, facendomi balzare in aria.
L'artefice di questo spavento è Dylan che con una faccia divertita alza la mano per salutarmi. Spengo il motore e abbasso il finestrino per sentirmi dire le solite cose maschiliste.
Pronta per un "voi donne non sapete guidare" o "sei donna, non puoi aggiustare una macchina", mi sento dire «Vuoi un passaggio?» rimango sorpresa ma provo a fare l'orgogliosa che non si farebbe mai dare un passaggio da lui.
L'idea di andare con lui mi alletta malgrado prima mi abbia indisposto. Non posso dire che sia un brutto ragazzo o che non mi attira fisicamente.
«No, se continua a non partire chiamo mio fratello oppure chiedo a qualche ragazzo qui alla festa»
«É notte fonda, hai sonno, la tua macchina non parte e io ti sto offendo un passaggio. Non disturbare tuo fratello o non provare a farti stuprare da qualche maniaco ubriaco qui»È ovvio che non mi sarei mai fatta dare un passaggio da qualcuno qui al Paradise, l'ho detto solo per rifiutare il suo passaggio. «Pensi veramente che ti darò ascolto?» chiedo sbalordita dalla sua determinazione.
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Belle And The Prince
RomanceMadison, una ragazza apparentemente sicura di sé con una vita perfetta e piena di ricchezze. Non tutto quello che appare è oro da ventiquattro carati, tranne i suoi gioielli. I soldi di certo non le mancano, lo shopping e il divertimento neanche. De...