Capitolo 13-Dirty of beauty-

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Madison

Apro gli occhi ma mi ritrovo subito a doverli richiudere a causa del sole che entra della finestra della stanza. Sento un peso sopra al petto e quando abbasso lo sguardo mi viene da ridere vedendo il braccio di Dylan. Ieri sera mi sono addormentata con la musica nelle orecchie e appoggiata alla sua fronte, chissà come siamo arrivati in questa posizione...

Delicatamente mi giro per guardare il suo viso angelico senza farlo svegliare. Ha la bocca dischiusa e la bavetta ai lati della bocca.

Perché non può essere sempre così tranquillo?

Quando ho detto che Dylan russa, non stavo scherzando... Mentre ancora lo contemplo, si sveglia, io però non riesco a distogliere lo sguardo e lo guardo. Apre gli occhi e nasconde un sorriso sotto la mano. Non è la prima volta che abbiamo questo risveglio e quando accade sorprendentemente durante la giornata non litighiamo.

«Vuoi ancora osservarmi o facciamo altro?» chiede e io faccio finta di non capire il doppio senso della sua frase.

«Beh oggi avrei parecchio da fare, devo ancora parlare con Justin e tu con Logan che ieri sera non ha detto una parola» è dura rimanere seria quando ho un dio greco accanto a me che ha chiesto implicitamente di fare altro che non sia guardaci in faccia.

«Forza bestia»

«Come scusa? Meglio il principe» fa il finto offeso facendo il labbruccio e io non posso non pensare che così sia troppo bello.

«Belle e il principe. Mi piace» mi alzo ridendo e vado in bagno iniziando a lavare i denti e il viso.
È ironico pensare che la persona che ritengo più stronza su tutto il pianeta sia la stessa persona che mi vede struccata...
Mentre metto il mascara dopo aver messo il correttore, Dylan apre la porta.

«Potevo essere nuda»
«Anche se fosse ti ho già vista nuda quindi adesso fammi fare la doccia ed esci se non la vuoi fare con me» non che l'idea non mi alletti ma ho lavato i capelli ieri sera e non mi va di passare due ore ad asciugarli ancora.

Esco e inizio a cercare qualcosa da mettere. Dopo mezz'ora a cercare ho deciso per un maglioncino bianco ricamato, un pantalone di pelle, con un capello da tennis nero.

Mi finisco di vestire e in punta di piedi esco dalla stanza chiudendo la porta facendo rumori quasi impercettibili.

Cammino per il lunghissimo corridoio pensando a come ho accolto gli ultimi arrivati e devo ammettere che se io avessi avuto quel benvenuto me ne sarei già andata pensando che a nessuno importavo, spero che gli altri abbiano avuto molta più accortezza di me...

«Buongiorno stronzi» oggi mi va di salutarli così.

Ci sono quasi tutti seduti al tavolo per la colazione, i pochi camerieri che abbiamo, stanno servendo la colazione che ognuno di loro ha chiesto.

«Un cappuccino italiano» una cameriera mi ha chiesto cosa prendessi anche se ormai chiedo la stessa cosa da due mesi. Ho una dipendenza per il cibo italiano, no che quello di qui non sia buono, ma il cibo italiano ha qualcosa che mi ricorda... casa.

«Ma ciao Dylan» mio fratello lo saluta. Io sono ancora all'in piedi mentre aspetto che qualcuno mi saluti. Incrocio le braccia al petto con lo sguardo esigente.

Mancano solo Loren e Marcus e gli altri stanno facendo finta di non vedermi e di non aver sentito il mio arrivo.

«Buongiorno a tutti. Che hai tu? E perché sei ancora all'in piedi?» mi chiede Dylan mentre si siede tra Michelle e Jordan.
Guardo a tutti prima di rispondere e devo ammettere che sono parecchio offesa dal loro atteggiamento. «Aspetto che qualcuno mi saluti» Dylan mima una "A" facendomi capire che ha inteso e anche lui guarda tutti chiedendosi nella sua testa come mai nessuno mi saluta di rimando.

Belle And The PrinceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora