«No» dico in modo schietto facendo spaventare molto probabilmente anche il pubblico alle mie spalle.
«Dai avanti Astrid non fare la stronza, solo per oggi» si lamenta Christian, nonche mio compagno di banco ormai diventato insopportabile, dato che mi sta chiedendo da quando la puntata è iniziata se gli posso prestare la mia maglietta bianca, ma continuo a non approvare questa cosa.
«Dovevi portartela da casa, ho per caso scritto in faccia svendita?» dico indicandomi la fronte, coperta dalla bandana bianca.
«L'ho dimentica ok? Puoi fare un gesto carino e aiutare il tuo migliore amico?» domanda alzando un pelo la voce, ma ovviamente, la voce di Luca con la sua Scusa sovrasta tutta la nostra conversazione e a momenti ci ritroviamo a parlare uno più forte dell'altro. Proprio come quei vecchietti che non usano l'apparecchio acustico.
«Che novità» non c'è una volta che Christian arrivi in studio con tutto lo zaino pronto, devo sempre prestargli qualcosa di mio, agli inizi sai com'è le persone si conoscono da poco dunque erano solo quelle due cose che ci passavamo, come ad esempio la bottiglietta d'acqua, ma poi ha iniziato ad appropiarsi di tutto il mio guarda roba. Ormai è una cosa normale dato che faccio lo zaino anche per lui a momenti.
«Non conosci il detto a Natale siamo tutti più buoni? Perfetto fai un'eccezzione» afferma il ballerino.
«Ti sembro Babbo Natale?» domando ironica.
«Con quei capelli di certo no, sembri un mirtillo» puntualizza prendendo in giro, come ogni volta, il colore dei miei capelli. Sta parlando il ragazzo che si mette 200 chili di lacca.
«Vuoi veramente che tutti mi vedano a petto nudo mentre ballo un pezzo di break dance?» domanda facendo la faccia da cane bastonato e sono sull'orlo di dargli un cazzotto.
ferma il tuo istinto omicida e aiuta il tuo amico
«Non credo che le tue fans si lamenterebbero, anzi credo mi ringrazierebbero» dico indicandogli il gruppetto di ragazze con lo sguardo fisso verso di noi, e di certo non stanno guardando me.
«Allora lo faccio volentieri» ammette a bassa voce per poi togliersi la maglia, così, sia io che Mattia alziamo gli occhi al cielo ritornando con lo sguardo verso Luca che intanto ha finito di cantare, ma purtroppo un boato di grida sempre proveniente dall'ala est della sala mi obbligano a girarmi una seconda volta verso il ballerino ritrovandomelo totalmente a petto nudo.
«Neanche io quando vedo Tom Holland sono così euforica» ironizzo lanciando uno sguardo a tutte le ragazze sedute in gradinata, e non perché sono gelosa, ma perché ogni volta che il ragazzo muove un dito esultano come matte, e per me è sempre uno spettacolo.
«Quindi me la presti? Domani te la restituisco promesso»
«Dio che palle che sei Christian» affermo lanciandogli la maglia bianca che tanto desidera direttamente in faccia, non volendo ascoltare una lamentela di più uscire dalla sua bocca.
«Come sei gentile Astrid» gli sfoggio un sorriso che gli fa capire di smetterla altrimenti lo strozzo con la mia stessa maglietta e poi ci costruisco una bandiera.
«Giuro che se la spacchi con tutti i tuoi giramenti di testa sei morto, ragazzo avvertito» lo ammonisco con tono serio.
«Va bene, va bene» dice subito dopo aver indossato l'indumento bianco che gli starà tre taglie più piccola.
«Io ti avevo avvertito prima fraté» la voce di Mattia mi rimbomba alle spalle e questo mi obbliga a girarmi verso di lui.
«Lo so fra, lo so» afferma il ballerino alla mia destra e riceve solamente un'occhiata confusa da parte mia.