Capitolo 42

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Io: "Fammi capire: ci hai fatti trasferire, fra l'altro uno della boyband famosa del tutto mondo, e tu non ci dici che poteri hanno?!" Giro per tutta la sala sotto lo sguardo dei ragazzi impauriti dal mio tono di voce mentre sono al telefono con Haymitch.
Li raccontai dell'accaduto di oggi, dei ragazzi e del loro strano potere così immenso, ed Haymitch è da più di 20 minuti che si rifiuta di dirmelo:
Haymitch: "Voglio avere la conferma che sia quel potere che parla davvero Katniss." Mi fermo sul mio posto:
Io: "Aspetta, lei lo sapeva?" Lo sento sospirare:
Haymitch: "Sai com'è fatta." Mi disse ed ha perfettamente ragione:
Haymitch: "In ogni caso come stanno?" Guardo i 7 ragazzi risvegliati dal divano uno appoggiato nell'altro tutti coscienti:
Io: "Stanno tutti bene, ma per quanto durerà?" Subito risponde:
Haymitch: "Fino al nuovo ordine." E chiude la chiamata, ubriacone.
Poso il mio telefono nella tasca sei miei pantaloni e mi scompiglio i capelli, guardo i ragazzi e mi siedo nel divanetto sotto lo sguardo di tutti:
Io: "Fino quando non ci dirà cosa dobbiamo fare, non possiamo lasciarvi in pace." Dissi ai ragazzi mentre vedo lo sguardo di Namjoon rabbuiarsi:
RM: "Ti scoccia così tanto stare con noi?" Mi guarda con quei suoi occhi sottili di rabbia:
Io: "Siamo solo venuti per proteggervi, non per fare amicizia." Dissi sincera guardando in faccia uno ad uno con un espressione tra l'irritata e frustrata:
Io: "Anche se fosse, non me ne sarebbe importata della missione e ce ne saremo andati cone se nulla fosse." Alzo le spalle e sento lo sguardo dei miei amici arrabbiati:
Enzo: "Hai idea di quello che stai dicendo?" Si alza e si mette davanti a me, mi alzo guardandolo faccia a faccia, priva di emozioni:
Enzo: "Ok si la missione che ci ha dato Haymitch è stato davvero molto strano per te, anzi anche per tutti noi." Indica se stesso per poi gli altri:
Enzo: "Anche se con del passare del tempo, questi ragazzi li dobbiamo proteggere, non solo perchè dobbiamo sembrare delle guardie del corpo, ma perché hanno del potere immenso che nemmeno loro lo sanno." Fece una pausa e continua:
Enzo: "E per la cronaca ci siamo affezionati a loro, non perché sono famosi o addirittura quelli che dobbiamo proteggerli, sono diventati una famiglia, una seconda famiglia per te e per tutti i noi." Li scende una lacrima, che io stranamente la sento sulla mia guancia:
Enzo: "E per 6 fottuti anni gli abbiamo protetti e allo stesso tempo gli amiamo, e tu ci vieni a dire che non te ne frega niente se non la missione che ha dato Haymitch?!" Urla a pieni polmoni e viene allontanato da Mary che per tutto il tempo era dietro di lui, i ragazzi stettero in silenzio, mia sorella e Dax mi guardano delusi e i Bts pure. Mi sento un verme:
Io: "I-io non so cosa dirvi..." feci per continuare, ma Mary mi interrompe:
Mary: "Allora non dire niente, con me hai chiuso." Detto questo va nella sua stanza seguita da Enzo, che era in lacrime guardandomi male seguiti dai miei amici, mia sorella fece per parlare ma non disse niente e se ne va con Dax, che assume una faccia triste, rimasi con i BTS.
Per tutto questo tempo hanno fatto di tutto per tenerli al sicuro, o almeno cercavano di farlo, per 4 anni che sono mancata non ho fatto altro che dire che di loro non me ne freghi niente, ho rovinato tutto dopotutto Enzo ha ragione, devo smetterla di comportarmi così come da vera eroina e fregarmene delle vite altrui:
Io: "Penso che mi farò una passeggiata." Senza che loro dica qualcosa, sono già uscita di casa.

Nel frattempo fuori

Sto passeggiato ormai da più di un'ora e penso a tutto quello che mi è capitata: ci siamo trasferiti, abbiamo conosciuto i BTS, conosciuto come idoli di fama mondiale, e tutto il resto vuoto. Dopo 6 anni dal coma non mi ricordo di tutto quello che mi è capito, non ricordo nemmeno cosa abbiamo fatto per stringere un rapporto così stretto, non mi ricordo cosa è successo con Jungkook... non mi ricordo più di niente!
Vado nel fiume Han sedendomi sull'erba a fissare l'acqua come se fosse uno specchio, l'atmosfera era tranquilla, senza grida di bambini e genitori in giro, solo il vento e l'acqua sotto di me, che nemmeno rendermi conto qualcuno si siede vicino a me:
Jungkook: "Mi ricordo come ci hai conosciuti." Mi rivolgo l'attenzione su di lui che guarda davanti a sè:
Jungkook: "Sei entrata alla porta della sala prove correndo, eri davvero buffa con i capelli davanti che mi facevi tenerezza, guance rosse e occhi rivolti dal basso imbarazzata." Sorride e continua:
Jungkook: "Quel giorno ti presentai, quel sorriso forzato per non farti sembrare maleducata, ma eri così dolce che già piacevi a Jin e Suga." Finalmente mi guarda:
Jungkook: "Ero davanti a te, Namjoon mi presentava a te e io stringevo la mano timidamente perché mi vergognavo, ma poi con il passare del tempo tutti ti adoravamo." Si avvicina un po' per mettersi più comodo:
Jungkook: "Quei primi 3 giorni litigavi con Enzo per un motivo che non mi ricordo molto e ti sei rinchiusa nella tua stanza, io ero il primo e l'unica persona in quella casa di matti che ti consolava e ti aiutava, seppi la verità di Jimin che aveva la ragazza ed eri ferita." Si avvicina ancora di più:
Jungkook: "Ero venuto da te quel momento, mi avevi impedito di entrare nella tua camera per sapere come stavi, ma poi ti sei lasciata andare dalle mie braccia e ti sfogavi con me, ero il tuo miglior sostenitore e pure un migliore amico." Mi accarezza la guancia con la sua mano e un brivido mi percorre su tutta la schiena:
Jungkook: "Più passavo del tempo con te, più mi affezionavo a te anche se non la facevi vedere, ma so che mi volevi bene. Poi un giorno è successo qualcosa di grave." Prese un lungo respiro e parla:
Jungkook: "Parlavi con Aura che eri innamorata di me e Jimin, e dopo quello che hai confessato ci rimasi male e ti ignorai, fino a quando non ti vidi da lontano insieme ai miei amici che stavi combattendo e ci hai visti, insieme a Ji-eun, sei venuta a salvarci e poi sei svenuta." Una lacrima li scende sulla guancia che con la mano libera che aveva se lo asciugò subito:
Jungkook: "Eri ridotta davvero male, avevi il cranio quasi rotto e tutta la faccia e il corpo pieni di lividi e ferite da tutto il corpo, seppi del tuo occhio artificiale, che dopo l'incidente dei tuoi hai perso un occhio quando eri piccola." Mi sorrise e li scesero altre lacrime, mi sta venendo un nodo alla gola del suo racconto:
Jungkook: "Mi hai salvato la vita, sei finita in coma per causa mia per tutto questo, quel periodo ero davvero depresso, non giravi per la casa picchiando Enzo e Zeth per le loro sciocchezze, non sgridavi Mary per i suoi strilli assurdi, non giocavi con gli hyung a Just Dance e battevi sempre Namjoon perché era scarso, non ti facevi tormentare dalle lamentele di tua sorella per quanto preoccupata lei sia." Disse tutto d'un fiato, ammettendo tutto quello che è successo negli anni quando conobbi jungkook e i ragazzi e del fatto che ci siamo divertiti:
Jungkook: "Ci sei mancata a tutti, davvero." Mi scese una lacrima che non feci a caso:
Jungkook: "Mi mancavi tu Ashley." Si avvicina fino a quando appoggia la sua fronte sulla mia e guarda in basso che lo feci anch'io:
Jungkook: "Da quando ti ho conosciuta, mi sei sempre piaciuta, col passare del tempo la mia cotta per te aumentava." Mi accarezza la guancia con il suo pollice:
Jungkook: "Per tanto tempo mi sono innamorato di te, non sono mai riuscito a smettere. Mi sentivo vuoto senza di te, geloso di Jimin e dei ragazzi perché eri sempre attaccata a loro, ma non riuscivo a prendermela con te, eri felice così come lo sono anch'io." Stava per toccare le mie labbra fino quando:
Io: "Jungkook non posso farlo." Si allontana leggermente:
Jungkook: "Perché?" Assume una faccia confusa, prendo un respiro profondo:
Io: "Non voglio affrontare la realtà, perché dopo il racconto mi ricordo tutto quanto e di quanto per 6 anni mi sono sempre trattenuta di quanto ti amo Jungkook."

Power Ranger Megaforce: BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora