capitolo 33

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Apro gli occhi e lo vedo, finalmente posso svegliarmi e vederlo, il suo viso da bambino, la bocca leggermente aperta, i capelli arruffati, quant'è bello!
Continuo a ripensare a stanotte, a quello che mi ha detto, non capisco cosa sia capitato cosa l'abbia spinto ad allontanarsi da me.
La cosa più importante è stata quella frase:

Non dubitare mai di quello che provo per te.

Che parole stupende.

Aspettavo, anzi speravo, di sentirmi dire quelle cose da lui.
Quindi ora dovremo far finta di nulla, non capisco il motivo, ma lo farò, sarà difficile, ma mi fido di lui.
Ma devo cercare di capire cosa sta capitando, sicuramente è davvero qualcosa di grande per averlo fatto comportare così.
Continuo a fissarlo, ma tenendo gli occhi un po' socchiusi in modo che le telecamere non mi riprendano mentre lo fisso con lo sguardo da pesce lesso.
Si sta svegliando, fa qualche smorfia e poi spalanca gli occhi, mi guarda e anche se ha la mano davanti alle labbra capisco che mi sta sorridendo, mi copro parzialmente il viso e anch'io gli sorrido.

Questa relazione diventerà una storia di sguardi.

Si alza dal letto, mentre si avvia in bagno mi dice:
"Buongiorno."
Entra in bagno e lascia la porta aperta.
Lo seguo e a voce alta gli dico:
"Buongiorno Mattia, senti come stai stamattina?"
Mentre gli dico così entro e mi metto dietro la porta in modo di non essere nella visuale della telecamera, Mattia ha aperto l'acqua del lavandino in modo da camuffare un po' le nostre voci.
Eccolo davanti a me, con quel sorriso che mi fa impazzire.
Mi vola al collo e mi bacia, sento le sue mani che freneticamente mi cercano, capisco che abbiamo poco tempo per noi e che non posso sprecarlo parlando.
Lo spingo contro al muro e gli metto le mani sotto alla maglia, sento la sua pelle così calda e morbida, lui mi accarezza la testa e non si stacca mai dalle mie labbra.
Poi, purtroppo si allontana.
Mi sussurra:
"Troveremo il modo per stare insieme, ho bisogno di te!
Ora esci prima che capiscano cosa stiamo facendo."
"Ma chi?
Da chi dobbiamo nasconderci?"
"Da tutti Chri, da tutti!
Ora vai!"
Mi allontana con delicatezza.
Mentre esco continuo a parlare come se fosse un discorso già iniziato dentro al bagno:
"...dai meno male che stai meglio. Oggi non mangiare porcherie e vedrai che passerà."
Poco dopo esce anche lui con in mano l'asciugamano che finge di asciugarsi.
Senza aggiungere altro ci prepariamo e andiamo a fare colazione.
Esce prima lui, quando poi arrivo io in cucina lo trovo insieme a Dario, che nervoso.
Mi prendo il succo in frigo e vado a sedermi vicino a Serena.
Parliamo delle lezioni che avremo oggi, tutti noi tre ballerini di Raimondo abbiamo un incontro con il nostro maestro.
Facciamo colazione e andiamo a prepararci.
Tutti e tre andiamo in studio.
Todaro ci sta aspettando, inizia a parlare con Serena, commentano un compito che le è stato assegnato dalla Celentano.
Poi lei va a preparare l'esercizio con Giulia.
Rimaniamo io e Matti.
"Allora ragazzi avevo detto che vi avrei assegnato un passo a due, visto la sfida che ha affrontato Mattia ho dovuto aspettare, ma ora è il momento."
Poi ci fissa entrambi, alternando lo sguardo un po' su di me e un po' su di lui e sottolinea con un sorriso malizioso:
"Il momento giusto!"
Mattia gli chiede quale sarà il pezzo, lui si mette a ridere e ci dice:
"È una coreografia davvero simpatica, vi calzerà a pennello! È un boogie, sulla musica Tutti frutti."
Io ne sono entusiasta.
Mi sembra che anche Mattia lo sia.
Ci spiega alcune cose, poi ci dice di andare nella sala 2 dove ci sono Sebastian e Andreas che ci faranno vedere la coreografia.
Prima che usciamo ci chiama e ci dice:
"Ragazzi voglio tanto impegno da parte vostra.
Ah, visto che è un pezzo piuttosto difficile ho richiesto delle ore in più. Cercate di farne buon uso. Buon lavoro crik & crok!"
Ci fa l'occhiolino e ci fa segno di andare.

 𝘉𝘢𝘭𝘭𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘶𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora