CHAPTER 12

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« Che diavolo stavate facendo? Sono qui da cinque minuti almeno. »
Sid sbottó, abbassó nervosamente le spalle da sotto la felpa larga e si fece largo in casa, dietro di lui Cassie e Michelle.

Già, che diavolo stavate facendo?
Ligeia non rispose, lasció che tutti prendessero posto dove volevano e cercó tra le cose di Michelle la cassina nuova che le avevano regalato i suoi, non era grossa ma faceva il suo lavoro. Collegó il cellulare e fece ripartire la solita playlist, l'avevano creata loro insieme e ogni tanto quando avevano voglia aggiungevano canzoni nuove. Sid ci aveva messo un sacco di roba elettronica, Gea i suoi Arctic Monkeys e Michelle principalmente Mac DeMarco.

Chelle alzó len sopracciglia sottili, svegliandosi dalla trance in cui si era rifugiata fino a prima che partisse una delle sue canzoni preferite. « Questa mi piace da morire! » Si alzó e inzió a muovere le gambe fasciate negli skinny jeans scuri a vita bassissima. Sopra aveva un corpetto che le fasciava il busto magrissimo e il seno tondo, era azzurro, le faceva risaltare gli occhi, oltre che tutto il resto.

Gea indossava una tuta nera rigirata in vita perchè non era sua e le andava larga. Era assurdo Alex avesse pensato potesse andarle, comunque aveva trovato il modo di farla stare su, da sopra il solito top e la camicia larga, sgualcita per essere stata schiacciata sotto le sue gambe tutto il tempo, sul divano.
Non sei neanche truccata così bene. Era decisamente raro che il trucco di Ligeia non fosse studiato nei mimi dettagli, ma quella sera non aveva avuto tempo di sistemarsi, era scappata da sua madre con ancora addosso la matita nera della mattina, quella che usava per andare a scuola. Ma perchè ti paragoni a lei, che te ne frega?

Aveva iniziato a farlo da quando avevano provato a dormire fuori, al freddo, da quando Alex l'aveva baciata nel bosco. Chelle parve accorgersi di quello strano atteggiamento e infatti le riservó un'occhiata interrogativa. Ligeia si voltó dall'altra parte e fece finta di niente, decise di ballare insieme a lei.

« Ma Alex? » Una voce dall'altra parte della stanza catturó la sua attenzione, era Sid, l'unico abbastanza attento da accorgersi che ci fosse qualcosa di storto in quella situazione. Anche allora Gea rimase zitta, si mosse con lo sguardo verso le scale chiedendosi cosa stesse facendo quell'idiota di Turner per metterci così tanto a presentarsi.

E proprio mentre lo malediceva, lui apparì in tutto il suo splendore sui gradini di legno, indossava una tuta grigia e una maglietta nera pulita, i capelli erano ancora scompigliati, lo sguardo leggero, come non fosse accaduto nulla.
Posó gli occhi sulla mora per un breve istante, quando le aveva dato i suoi pantaloni non aveva pensato a quanto sarebbe stata sexy con la sua roba addosso, ne ispezionó il corpo lentamente e poi dovette distrarsi, perchè rischiava di impazzire nuovamente.

Gea notando tutte quelle attenzioni pensó di avere qualcosa che non amdasse, che la tuta le stesse male o il trucco fosse sbavato. Guardó Cassie, era così magra e graziosa che la mora si ritrovó ad invidiarla. Come era strana la mente degli adolescenti, la bionda, seduta sul divanetto vicino a Sid, pareva star provando a tutti i costi ad essere invisibile, era fragile da far paura e probabilmente non mangiava da giorni, terrorizzata da qualsiasi cosa contenesse troppe calorie.

E Gea la invidiava, perchè nella su testa forse se fosse stata così allora sarebbe stata bene, avrebbe avuto meno paura di confrontarsi con le altre.

Cosa ti è successo Williams? Sei sempre stata così sicura di te.
Non era mai stata sicura di se stessa, semplicemente fino a quel momento non le era mai importato dell'opinione che qualcuno potesse avere di lei. Adesso le carte in tavola erano cambiate, e Turner era anche uno stronzo. Non si fidava di lui neanche un po', lo vide indugiare con lo sguardo sul fondoschiena di Michelle e lei, ovviamente, non perse tempo ad avvicinarsi troppo al suo corpo muscoloso.

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