Louis quella mattina, esattamente di lunedì, entrò in aula con un cipiglio nervoso e insoddisfatto.
Il diciottenne moro infatti, aveva passato l'intera notte a giocare alla play,lasciando che il tempo corresse sulle sue spalle,per poi perdere la partita all'ultimo minuto.Louis dovette ammetterlo:alla fine, quando erano le sei di mattina e sua madre era già sveglia e pronta, si era dato uno schiaffo in faccia e si era mormorato un coglione.
Coglione lo era, sicuramente.Quando entrò in classe, ci trovò dentro Harry, il suo migliore amico-se non fratello-che appena lo vide arrossì vistosamente sotto il suo sguardo confuso.Così gli urlò un saluto.
Harry rispose con un cenno.
Va bene, di solito il riccio non era sfacciato, anzi, era la persona più timida della Terra,ma se c'era una cosa che la vita garantiva al liscio era un abbraccio da parte del suo migliore amico ogni volta che i due si vedevano.
Quella mattina non successe.
Louis si strofinò i capelli del colore del caramello-che tutti gli invidiavano, ma-e si sedette al suo posto, quando un fogliettino attaccato al banco con una chewing gum attirò la sua attenzione.
Hey Louis,
sì okay, probabilmente ti starai chiedendo chi sia questo tizio strano che ha lasciato un bigliettino sul tuo banco,attaccato a una chewing gum che ti dirò,tanto male non era.Ho deciso di scriverti per un po',quindi potresti ricevere una mia lettera qualche volta.
Innanzitutto volevo raccontarti della mia giornata se non ti dispiace-so che ti dispiacerà perchè io faccio letteralmente schifo ma capiscimi,è comunque uno sfogo-.
Ieri ho tentato di giocare a calcio e sì,devo dire che il risultato è stato alquanto schifoso,ma non mi abbatto eh,anche io voglio essere bravo come te.
Poi ho studiato,Louis,mentre mi rigiravo tra le mani il cellulare e guardavo qualche foto-mi piacciono,non so-e alla fine ho mangiato al Mc.
Mi piace la mia vita,solo che è...NOIOSA.
Ma ho te, Louis, e questo è l'importante.
Non so se lo capirai subito o forse sì, ma boh.
Voglio essere calmo e graduale e non spaventarti.
Non sono uno stalker/maniaco/altre cose che non voglio immaginare (tu penserai "Tutti lo dicono", ma) sono solo un ragazzo strambo e con molto in testa.
Come hai capito ho una BELLISSIMA autostima.
Non posso descrivermi-lo farei, giuro-ma altrimenti non ci sarebbe gusto,se si può chiamare così.
Non so se tu voglia rispondermi (mi illudo solo che tu legga questo e a dir la verità ciò mi spaventa parecchio) ma se lo volessi fare potresti lasciare un biglietto...non so.
Facciamo così:niente risposta.
Sarà come parlare da solo ,ma poco importa.Ora ti lascio (spero di non averti infastidito).
Ciao :)
Louis ripiegò il foglietto in quattro e si guardò attorno preoccupato, sentendo gli occhi di tutti addosso.
Poi infilò il biglietto nella tasca e proprio in quel momento la professoressa entrò in classe.
Non poteva sapere che, da quel momento, si sarebbe svegliato solo per leggere una di quelle lettere.
heilà popolo di wattpad, sono tornata alla carica con una nuova long, lunga 30 capitoli (come le lettere, ovvio) più probabilmente un epilogo, quindi 30/31.
Il capitolo è coorto lo so, ma il nostro scrittore segreto (chi sarà mai?*inserire ironia qui*) non sa ancora bene come scrivere e cosa scrivere.
Louis è confuso, ma è anche eccitato da questo nuovo"incontro".
Spero vi abbia incuriosito e niente, al prossimo aggiornamento :)
baaci
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30 letters from nobody||Larry Stylinson||
FanfictionHarry Styles e Louis Tomlinson sono migliori amici da tanti anni. Tutto cambia quando Harry decide di dichiararsi al suo amico tramite trenta lettere anonime.