Sedicesima lettera

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Harry aveva passato l'età del "Mi piace ma non glielo dico"da tempo ma, come ogni persona sulla faccia della Terra, dentro di sé era ancora un bambino.Un bambino che non riusciva a esternare i propri sentimenti e per questo si rammaricava con se stesso.Perché tutto questo era un indicatore del non saper gestire il suo carattere e i suoi sentimenti.

Ma, quando Louis gli aveva buttato in faccia la realtà, della vita che non era rose e fiori, lui aveva cercato di tenere a freno le sue emozioni.Naturalmente quelle alla fine erano scoppiate ed avevano dato inizio a una reazione a catena delle più tristi.
Anne aveva implorato con tutto il cuore suo figlio di lasciar stare ma no, Harry si era barricato in camera per un giorno senza mai uscire per mangiare e per svuotare la vescica.
Ma non ne aveva bisogno.

Tuto quello di cui necessitava erano un abbraccio di Louis, un suo bacio e le sue scuse, ma sapeva che era troppo pretenzioso visto che il liscio era troppo orgoglioso per farlo.

Ma non sapeva che sua madre lo avrebbe chiamato e gli avrebbe detto di"Fallo ragionare, ti prego".

Così Harry si era ritrovato con un biglietto che spuntava da fuori la porta, che venne spinto all'interno della sua cameretta insieme a un piccolo fiorellino.

La lettera era una chiara minaccia.O sarebbe uscito o si sarebbe scordato di Louis.

Harry così, con un'assurda confusione in testa, prese carta e penna e iniziò a scrivere.

"Caro Louis,
tu pensi che con quella lettera potrai farmi uscire dalla mia stanza/ covo?
Dovrei dirti che sei un completo illuso.

Poi, mi dici di dimenticarti eh?

Non posso.

Non posso dimenticarti, cavolo, perché sei la persona che considero più perfetta al mondo, non posso dimenticarti perché sei il mio migliore amico, non posso dimenticarti perché mi hai donato un bacio che non mi scorderò mai e, cavolo.
Non posso dimenticarti perché ti amo.

Ti amo, come si può amare la persona all'altare capisci? Ti amo così tanto che mi fa male la testa al solo pensarci.

Sei qualcosa che non posso spiegare,sei la MIA persona, Louis.

E mi sento inutile perché tu non mi guardi come ti guardo io, tu ti limiti a dire che siamo amici, mentre in realtà io vorrei di più e questo è. così. brutto.e.miserabile.

Mi rimane solo l'autocommiserazione no?

Quindi scusami, scusami tanto, ma non puoi uscire dalla mia vita perché starai sempre nel mio cuore "

Parole, troppe parole che vagavano su una lettera bagnata di lacrime disperate, gettate da occhi altrettanto impegnati in una lotta interiore che Harry non riusciva a spiegarsi, ma tutto quello era così piacevole.

Tutto quel dolore era piacevole, sì.

Perché sapeva che glielo aveva inflitto Louis e ne era quasi grato.

Sbuffò, prima di infilare la busta sotto la porta, aspettando di vedere la mano di Louis coglierla ed aprirla, ma non lo fece.

Anzi, vide le dita del liscio dallo spiraglio che cercavano di raggiungere le sue amorevolemente, ma non ci riuscivano perché quello spazio era troppo poco e loro troppo cresciuti.

Si limitò a sospirare un"Hey"quasi esausto,dato che loro erano troppo giovani per affrontare tutto quello e a quell'età avrebbero dovuto preoccuparsi di compiti e giochi e non di sentimenti. Ma era tutto un piano già programmato, loro erano già così immersi in quel bozzolo d'amore che era difficile sfuggire e quindi dovevano solo arrendersi e amare.

"Hey"rispose Harry, mentre le labbra non sapevano se incurvarsi in su o in giù.

"Ti va di farmi entrare?"

Harry non rispose, perché aveva decisamente la voglia di alzarsi e far girare la chiave ma non aveva la forza, quindi Louis riuscì solo a sentire il suo respiro pesante mentre l'altro prendeva una decisione.
I minuti passavano,i due ragazzi distavano solo una porta ma si sentivano più lontani che mai.

Perché Harry non aprì, e Louis rimase fuori da quel muro invalicabile che si era costruito attorno.

Allora mi rendo conto della cortezza e del fatto che il capitolo sia schifoso,e anche che non avrete capito niente ma oggi andava così e niente.
Poi riscusate che non aggiorno da un sacco, ma mi sto impegnando di più in altre storie e questa cosa la odio.

Aggiornerò sempre due volte alla settimana,comunque, e scusate se ho fatto un casino col parole.

xx

30 letters from nobody||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora