Ventinovesima lettera

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OKAY È SETTEMBRE ED IO NON VOGLIO TORNARE A SCUOLA, QUINDI FACCIAMO FINTA CHE QUESTO SIA UN SOGNO E CHE QUANDO MI SVEGLIERÒ SARÀ IL 30 GIUGNO, SÌ?

Condividete il vostro disagio con me riguardo la scuola, così mi confortate :(.

Louis si buttò pesantemente sul letto,ribalzando sul materasso.Si passò mestamente la mano fra i capelli,prima di socchiudere gli occhi e spegnere la luce.

Era stata una giornata stressante e non vedeva l'ora di addormentarsi e riposare la mente.

Quella mattina si era svegliato alle 6:30, causa le lamentele di suo figlio Benjamin che era saltato sul letto proclamando ai genitori la sua agitazione per il primo giorno di scuola elementare.Mentre Harry lo calmava e gli preparava la colazione,Louis si apprestava a vestirsi e a domare i suoi capelli, che da un bel pezzo andavano per una propria direzione.

Dopo essersi messo una quantità industriale di gel, il liscio scese in cucina e, dopo un caffè e un paio di baci da parte di suo marito, era uscito di casa con accanto il piccolo ometto della famiglia.

I due avevano adottato Benjamin tre anni prima, tre mesi dopo la cena con Niall.Finora non si erano per niente pentiti della loro scelta.

Beh certo, il bambino era estremamente curioso e rumoroso, però loro lo amavano per come era.

Quando erano entrati in quell'orfanotrofio e il piccolino si era avvicinato a Louis, indicando la sua barba e chiedendo se fosse finta, capirono immediatamente che lo avrebbero adottato.
Beh,in realtà Harry avrebbe voluto adottarli tutti, quei bambini,ma si era trattenuto dalla voglia di portarli a casa.

Ben, così ormai lo chiamavano tutti, era un bel bambino:aveva i capelli biondi e leggermente mossi, mentre gli occhi erano marroni.Tutto il contrario di Harry e Louis.









Dopo essere arrivato a scuola e aver accompagnato il figlio in classe, Louis si era diretto a lavoro.
Da poco lo aveva cambiato, dopo aver capito che i vestiti non facevano per lui.

Ora lavorava in un negozio di misica che gestiva Niall, insieme al biondo e ad un altro ragazzo.Lì le giornate trascorrevano tranquille e rilassate, grazie anche alla melodia che Niall aveva inserito nelle casse per fare accompagnamento agli acquisti, e che ogni tanto cambiava.

Quel giorno però, appena Louis fu entrato,Niall gli era saltato addosso,cingendolo in uno abbraccio mozzafiato.

"Niall che cos-"

Louis, parecchio confuso dalla situazione, cercò di liberarsi dalla stretta ferrea dell'irlandese.

"Louissss"

Il liscio sbuffò.Niall non aveva ancora capito che il suo nome si pronunciava senza la esse.

"NIALL! STACCATI KOALA DA QUATTRO SOLDI!"

Ed, il ragazzo che lavorava con loro, scoppiò a ridere, mentre il biondo lasciò finalmente lo spazio a Louis di respirare.

"LOUIS! Non sai cos'è successo!"

"Certo che non lo so, sono appena entrato e tu mi hai attaccato neanche fossimo in una sessione di wrestling!"

Niall scosse la testa, frustrato.

"Allora, se tu la smettessi con questa ironia del cazzo..."

"Ma sai che mi piace!"

Proprio in quel momento entrò un cliente che li guardò malissimo, mentre Ed si tenne la pancia per le risate.

"Louis okay smettiamola.Ora ti dico quello che é successo.
Praticamente prima è passato Luke e mi ha detto che gli piacerebbe rivedervi! A te e a Harry!
Mi ha raccontato che si era trasferito a Los Angeles ma poi, dopo essersi stufato dei genitori, è tornato qua a Londra!"

Louis boccheggiò, prima di stringere gli occhi e fare mente locale.

"Ma intendiamo lo stesso Luke? Quello che ha quasi stuprato Harold in bagno, poi ha fatto un sacco di casini giusto per divertimento.Quello del liceo?"

"Sì, lui!"

"E me lo dici così?!"

Louis sorpassò Niall, poi andò nello sgabuzzino che si trovava in retrobottega e si sedette su una sedia.

Non era ancora pausa pranzo,ma la sua mente in quel momemto sembrava non voler collaborare e non se la sentiva di stare a sentire le lamentele di clienti che non avevano trovato il loro album preferito, anche perché era uscito 30 anni prima.




Il passato per lui era quasi un tabù.Non voleva ricordarlo.

In realtà non sapeva neanche lui perché, forse non voleva ripetere gli errori compiuti precedentemente.

O forse aveva solo paura di quello che Luke avrebbe potuto fare.Magari dividerlo da suo marito.


***

Quando la giornata lavorativa fu finalmente finita, Louis poté rilassare i nervi.Dopo dieci minuti dalla notizia del ritorno di Luke, era uscito dallo stanzino e si era messo al lavoro, anche perché non voleva gravare tutto lo sforzo sulle spalle di Niall e Ed.

Tra qualche giovane che non riusciva a decidersi tra quest'album e quell'altro e un signora,il cui cane aveva liberato la propria vescica sul pavimento del negozio,Louis era riuscito a distrarsi dal pensiero del vicino incontro con il rosso.

Ma,pian piano che l'ora di chiusura si avvicinava, più lui iniziava ad agitarsi.Avrebbe sicuramente dovuto parlarne con Harry, ma ce l'avrebbe fatta?






Quando alle sette in punto, Niall sistemò il cartellino "chiuso"sulla porta d'ingresso, il liscio raccattò le sue cose e salutò tutti, prima di uscire dal negozio e incamminarsi per casa.

Una volta arrivato, trovò Harry e Ben che stavano iniziando a mangiare e si unì a loro.









Harry, al contrario di suo marito,non aveva cambiato lavoro, era ancora fedele alla panetteria.Con lui non lavorava più Anne ma una pasticcera che copriva le ore di assenza del riccio.Infatti, visto che Benjamin usciva da scuola alle cinque di pomeriggio, lui aveva il dovere di andarlo a prendere e rimanere con lui a casa.







Dopo che tutti ebbero finito di mangiare, Louis salì quindi in camera e si distese sul letto.

E si stava per addormentare, dopo aver pensato alla giornata appena trascorsa, se non fosse che suo marito gli stava scrollando la spalla.

"Harry non è ancora mattina, so che è sera perciò non svegliarmi mh? Mi sto addormenta-"

"Lo so che è sera, volevo solo dirti che ti è caduta una cosa dal portafoglio.Lo avevi messo sul mobile ma era aperto e quindi..."

Louis aprì un occhio,prima di vedere la mano di Harry che avvolgeva un foglio di carta.

"Me lo leggi tu? Non ho neanche la forza di alzare le braccia..."

"Okay.Allora, dice

"Ciao Louis non picchiarmi, ma non è vero che Luke è tornato!
La vera notizia è che ho trovato finalmente l'amore della mia vita.Bello eh?

Niall"

Louis si alzò con uno scatto,poi prese il foglio dalla mano del marito, lo aprì e lo lesse velocemente.

"MA IO LO UCCIDO QUELLO! ALTRO CHE AMORE DELLA MIA VITA, QUA!"



Sì okay,lo ammetto,questo capitolo ha moolto senso.Fatto sta che mi sono divertita un sacco a scriverlo.

:))

Ps:il prossimo capitolo è l'ultimo.

30 letters from nobody||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora