27- sei forte

1.1K 84 31
                                    

Minho quella mattina si svegliò controvoglia, con seungmin che gli tirava cuscinate per spegnere la sveglia che stava suonando da 5 minuti.

Si era trasferito a casa sua quattro giorni fa, e in quei quattro giorni aveva anche incontrato il suo avvocato, che gli ha fatto qualche domanda per raccogliere le informazioni che gli servivano

Oggi si sarebbe svolto il processo

E minho non aveva voglia di rivedere suo... "Padre" dopo tutto quello che è successo.

E non aveva proprio voglia di rispondere alle domande dell'avvocato difensore che sarebbe stato dalla parte di quell'uomo, sapendo che non ci sarebbe andato leggero, conoscendo suo padre.

« la tua unghia non è commestibile sai?»

Disse seungmin, notando il maggiore mangiucchiarsi le unghie seduto al tavolo della cucina mentre aspettava che Jisung arrivasse

Abbassò, la mano, iniziando a muovere la gamba su e giù velocemente

«andrá tutto bene, ok? Io ti aspetterò fuori dal tribunale.»

«non voglio rivederlo seungmin...»

«pensa che avrà addosso il completo da carcerato, una piccola soddisfazione»

«si, diciamo»

Sentì un auto parcheggiarsi davanti casa, e il suo cuore accelerò

«vai, io ti raggiungerò dopo»

Disse abbracciando Minho poco prima che uscisse di casa

Camminò a passo lento verso la macchina della polizia, entrando

Senza dire niente Jisung mise la mano di Minho sul cambio, per poi poggiarci la sua sopra, intrecciando le dita in modo che potesse guidare tranquillamente

Minho sorrise al gesto, e Jisung si avviò verso la loro destinazione

Il viaggio fu silenzioso

Minho non voleva parlare, e Jisung non voleva renderlo ancora più nervoso sapendo che parlando lo avrebbe fatto agitare ancora di più

Gli fece capire che era con lui, pur non usando le parole

Parcheggiò davanti al tribunale, dove c'erano accostate un altro paio di macchine della polizia

Minho prese un respiro profondo e scese dall'auto

«min»

Jisung gli si piazzò davanti, abbracciandolo poco dopo

«sei forte»

Minho sorrise e ricambiò l'abbraccio

Jisung si staccò e gli prese entrambe le mani, sperando di trasmettergli un po' di forza attraverso quel piccolo contatto

« stai bene con la divisa»

Disse Minho dopo aver osservato con attenzione il ragazzo davanti a lui

Jisung sorrise

«entriamo»

Disse guidando Minho dentro l'edificio, percorrendo qualche corridoio prima di giungere ad un portone alto e largo

«eccoci qui.»

Minho guardò la porta, prendendo un respiro profondo

Jisung gli circondò il viso con le mani, lasciandogli un veloce bacio a stampo

«li dentro non possiamo fare questo, ma non dimenticare che anche se non sono seduto accanto a te io sono dentro quell'aula con te. Chiameranno anche me a testimoniare visto che ho assistito a... Quella sera, ti prometto che lo metteranno dentro a vita. »

Minho annuì, dando un altro bacio al corvino, per poi staccarsi e aprire il grande portone

C'era più gente rispetto a quella che Minho si aspettava, e questo di certo non aiutava

Minhyuk lo stava aspettando ai posti più vicini alla postazione del giudice, e minho quasi corse verso di lui.

Jisung si sedette sulla panchina dietro la sua, salutando minhyuk con un cenno del capo

«come ti senti?»

Chiese minhyuk al ragazzo vicino a lui

« ansioso...»

«non preoccuparti, farò il possibile»

Disse rivolgendo un sorriso rassicurante a Minho

«grazie»

Le porte dell'aula si aprirono e si videro entrare due guardie carcerarie e un uomo vestito con giacca e cravatta, vicino a lui un uomo con tuta arancione

Erano qui

Minho distolse lo sguardo, guardando Jisung per cercare un briciolo di sicurezza

Il corvino gli rivolse uno sguardo intenso e dolce allo stesso tempo

Minho deglutì e aggiustò la sua posizione sulla panchina

A breve il giudice sarebbe entrato

E minho non si sentiva pronto

La sola presenza di quell'uomo lo metteva a disagio, e a breve avrebbe dovuto dire tutte le cose che gli aveva fatto guardandolo in faccia, con i suoi occhi addosso

Pochi momenti dopo un uomo con una tunica nera entrò, e tutti si alzarono in piedi

Una volta che prese posto tutto il resto dell'aula tornò a sedersi

Sistemò vari fogli, per poi iniziare a parlare nel microfono

Era solo un piano generale sulla situazione, per rendere alla giuria e alle persone presenti le idee più chiare sul cosa avrebbero appena assistito

«ora passerei la parola all'avvocato Lee»

Minhyuk si schiarì la voce, alzandosi in piedi e aprendo i suoi fascicoli

«grazie mille signor giudice. Come ha già annunciato in precedenza, ci troviamo qui per discutere del caso di violenza di Lee woosik verso il figlio, nonché mio cliente»

E da lì iniziò a parlare più approfonditamente della situazione, citando qualche legge e norma quando necessario

L'avvocato del padre di Minho prese parola più volte, interrompendo il discorso di minhyuk con varie opposizioni, che vennero respinte dal giudice

Stava andando piuttosto bene

«basta così, grazie.»
Parlò l'uomo anziano nel microfono, facendo zittire i due avvocati

«Lee Minho, potrebbe gentilmente venire a testimoniare?»

Minho deglutì, annuendo e dirigendosi con gambe tremanti verso la postazione per testimoniare, gli fecero fare il giuramento, e l'avvocato difensore iniziò a fargli domande

« è vero che più volte ha provocato suo padre?»

«si, ma ho solo cercato di difendermi dalla sua violenza verbale»

« quindi ha appena confermato che il più delle volte ha ricevuto violenza dopo aver provocato il mio cliente fino a fargli perdere il controllo»

«mi oppongo!»
Prese parola minhyuk

«opposizione respinta, faccia finire il signor choi»

«il suo avvocato ha detto, e Cito testuali parole, che lei il più delle volte scappava via di casa quando i cosiddetti episodi di violenza si verificavano, quindi è stato assente, e il mio cliente non poteva infliggerle le violenze che lei ha denunciato»

Minho sentì il sangue ribollire

Cosa cazzo si stava inventando quell'uomo

« sta insinuando che io mi sia inventato le violenze subite da me e mia madre?»

«se la signora avesse subito le violenze di cui parla di certo le avrebbe denunciate il prima possibile, e avrebbe risposto alle domande che la polizia le fece in centrale, aumentando di conseguenza i fattori che avrebbero mandato il mio cliente in prigione»

Minho spalancò gli occhi incredulo

Che cosa diavolo stava dicendo ?!

HaPpy || minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora