12. I have a plan

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Era annoiato e gli si erano ammosciate le palle.
Stare in punizione era una vera rottura.
Sbadigliò per la decima volta in un ora e appoggiò la testa sul banco.


-Si sta annoiando, Styles?- domandò quella vecchia racchia dietro alla cattedra.


Per carità, erano solo le cinque del pomeriggio e stava in quella scuola da otto ore. Lo prendeva per il culo?


-Posso andare in bagno?- domandò ancora più scocciato sviando la domanda della donna.


-E ci stia a lungo, almeno la vedrò di meno e la voglia di suicidarmi diminuirà- gracchiò la vecchia.


Harry si alzò dalla sedia e si diresse verso la porta e prima di chiuderla si rivolse alla professoressa.


-Per me prof, può anche non frenare questi istinti suicidi.- sorrise sornione e chiuse la porta.


Stupida vecchia in astinenza dal sesso.


Si ravvivò i ricci con le mani ed entrò nel bagno pronto a fare i propri bisogni. Si sbottonò la cintura e abbassò la zip del pantalone.


-Arthur, vieni mercoledì sera alla partita?- Harry sentì qualcuno parlare dietro alla porta dei bagni, che prima aveva chiuso.


-Mi dispiace, amico, ma non posso- era McCole.


Bene, doveva sentire quel coglione anche mentre faceva pipì.


-Perché?-


-Mercoledì mi devo fare la Morrison-


Karen Morrison?


-Quella Morrison?-


-Si, Karen-


Sentì la risata dell’amico di McCole e la voglia di andare da loro e prenderli a cazzotti era tanta. Non aveva una cotta per Karen, ma più o meno era sua amica.
E poi piaceva a Zayn, anche se quest’ultimo non lo ammetteva. A maggior ragione si doveva arrabbiare.


-A proposito di questo…l’altro ieri mia mamma ha trovato la mia scatola di preservativi e l’ha buttata, quindi me ne servono altri-


Cazzo, se la doveva davvero fare.


-Te li porto domani, ok?-


-Portamene tanti, sai com’è...Sarà una serata di tanto, tanto sesso- quanto poteva essere viscido Arthur McCole?


Doveva dirlo a Zayn. Non proprio tutto, ma glielo doveva dire. Era suo amico, e doveva saperlo. Si alzò la zip del pantalone, si riallacciò la cintura e si lavò le mani. La porta del bagno venne aperta, e fecero il loro ingresso McCole e quel coglione del suo amico.
Il primo, non appena lo vide, sgranò gli occhi e scambiò una veloce occhiata col ragazzo al suo fianco. Sapeva che Harry era molto legato a Zayn ed era proprio questo che lo spaventava tanto.


Zayn.


Gli sorrise, e si avvicinò con passi lenti alla porta per uscire dal bagno e quando fu sicuro di dare le spalle a McCole girò il capo nella sua direzione.


-Non ti preoccupare di me McCole, spera solo che non lo venga a sapere Zayn- ghignò e per far aumentare la preoccupazione del ragazzino alla sua sinistra aggiunse:

-Sai che lo verrà a sapere, ma sono solo dettagli- sorrise –e,un’altra cosa, incomincia a pregare per le ciliegine che hai in mezzo alle gambe-

Karen entrò nella camera di Safaa e si catapultò sulla sedia girevole posizionata davanti alla scrivania. Prese il portatile dell’amica e lo aprì entrando subito dopo su twitter.

My best friend's brother [Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora