22. I won't make

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Aprì lentamente gli occhi sbadigliando.

Aveva sonno.

Sbadigliò una seconda volta e girò la testa verso destra trovandosi di fronte la schiena nuda di Zayn. Il suo cuore prese a martellarle nel petto, come se volesse uscire.

Ricordò tutto. Gli era passato completamente di mente.

Come diamine aveva fatto a dimenticarsene?

Continuò a fissare la schiena del ragazzo quando ricordò che quella doveva essere ricoperta da un tatuaggio abbastanza grande, e adesso non c'era.

Che fine aveva fatto?

Provò a muovere le gambe e quando lo fece gemette dal dolore, erano tutte indolenzite, sbuffò e guardò sotto le coperte. Ok, era nuda e non c'era da meravigliarsi, ma quello che la spaventò più di tutto fu la macchia di sangue sul lenzuolo.

Trattenne il respiro mentre il viso di McCole fece capolinea nella sua mente.

Ricordava ancora quell'espressione meschina fissa sul viso di quel ragazzo e quella macchia di sangue gliel'aveva fatta ricordare. Tutte le paure, la sofferenza che aveva provato le si fermò come un chiodo fisso nella mente...proprio adesso che aveva dimenticato. Tutto troppo velocemente, tutto troppo bruscamente.

Avanti Karen, calmati, hai perso la verginità, è normale che ci sia una macchia di sangue sul lenzuolo.

Si alzò dal letto prendendo dell'intimo pulito e, cercando di non far alcun rumore, uscì dalla stanza, diretta nel bagno. Entrò dentro e chiuse la porta a chiave; miscelò l'acqua della doccia ed entrò beandosi del tocco dell'acqua che l'aiutò a rilassarsi del tutto. Quando uscì fissò la radio per qualche minuto non notando l'ora e quando lo fece, scattò.

Erano le 10.00.

Merda.

Suo padre aveva detto che sarebbe venuto in mattinata per parlare con il padre di Zayn, ma quest'ultimo non c'era. Ma in che cazzo di casini si andava a cacciare? Corse in camera di Zayn indossando dei vestiti nuovi.

-Zayn, cazzo, svegliati- urlò Karen al ragazzo che stava dormendo beatamente nel letto.

-Mmmh...- mugolò in risposta.

-Sta venendo mio padre, sbrigati. Io chiamo Safaa- continuò ad urlare come un'ossessa saltellando per la camera mentre si metteva i pantaloni.

Zayn scattò all'in piedi in pochi secondi sentendo la parole 'padre'. Non voleva ammetterlo, ma quel tizio gli incuteva timore.

-Perché non mi hai svegliato prima?- urlò anche lui preso dall'ansia.

-Sai com'è, il mio primo pensiero dopo aver fatto sesso per la prima volta con il mio ragazzo è mio padre, ma ti pare?- non seppe neanche lei con quale coraggio disse quelle parole, infatti arrossì subito dopo rendendosene conto.

-Oh...beh...- venne bloccato dal suono del campanello.

-Cazzo, vado io- urlò poi correndo verso la porta.

-Ossignore, mettiti dei boxer e un pantalone, almeno- strepitò Karen osservando le chiappe nude del suo ragazzo.

-Giusto- Zayn prese dei boxer a caso e l'indossò seguiti subito dopo da un paio di jeans scuri, prese una canotta qualsiasi e si precipitò giù dalle scale.

-Mamma? Papà?- domandò confuso non appena aprì la porta.

-Alla buon'ora Zayn- ringhiò sua madre.

Amore materno.

-Che diamine stavi facendo, si può sapere?- urlò anche suo padre infuriato.

My best friend's brother [Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora