9. I'll end up in between your legs Morrison you bet

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Zayn la circondava con un braccio i fianchi e la teneva salda a se, in modo da non farla cadere. Non avevano parlato per tutto il tragitto. Niente di niente.
Arrivarono nell'infermeria e Zayn l'aiutò a salire su un lettino qualunque della stanza e si fermò a fissarla.

-Era meglio se ti prendevo in braccio- affermò ad un certo punto facendo sgranare gli occhi a Karen che in quel momento era intenta a massaggiarsi la caviglia dolorante.

-E io ti dico di no. Sto bene- si apprestò a rispondergli per non fare la figura della rincoglionita, anche se già l'aveva fatta cadendo come una pera cotta sull'asfalto.

-A che cavolo stavi pensando?- domandò il moro d'un tratto.

A te che ti scopavi Hanna.

-Niente, mi sono solo distratta- sussurrò per poi gemere a causa di una fitta alla caviglia.

Zayn si allontanò dal lettino su cui era appoggiato e incominciò ad aprire le varie porte dell'infermeria borbottando fra se imprecazioni.

-Dove cazzo è quella vecchiaccia?!-

-Lascia stare, Zayn. Posso aspettare- cercò di calmarlo Karen.

-Io no!- si avvicinò ad un piccolo frigorifero e cacciò fuori una busta di ghiaccio che avvolse in un asciugamano e si avvicinò lentamente alla ragazza.
Le alzò il pantalone con la mano e le abbassò di poco la scarpa in modo da posizionare la busta di ghiaccio sulla caviglia per attutire il dolore.

-Ahia...-sussurrò Karen stringendo forte la spalla del moro.
-Vedrai che ti passerà...-

La situazione risultava un po' imbarazzante e strana. Zayn non aveva lanciato nessuna frecciatina sulla sua caduta e si stava prendendo cura di lei, quando avrebbe potuto lasciarla sul lettino e ritornare a fumarsi una bella sigaretta. Eppure non l'aveva fatto. Questo non toglieva il fatto che era ancora arrabbiata con lui.

-Puoi anche andartene, se vuoi- sussurrò poi.

-Non mi va- le rispose quasi subito e Karen cercò di trovare un argomento di cui parlare.

-Com'è andata dal preside?-

-Bene- ok, lei voleva fare un po' di conversazione, ma se Zayn si comportava come se stesse parlando con un eremita, la cosa le risultava leggermente difficile.

-E che ha detto?-

-Niente-

Adesso era arrabbiata.

-Senti, Malik, nessuno ti sta costringendo a startene qui con me, puoi anche andartene e far venire Safaa o chiunque altro- sbottò innervosita.

-Solo perchè io ti abbia portato in infermeria, non vuol dire che mi debba subire le tue stupide chiacchiere- le sbraitò addosso lui.

Karen non si aspettava una risposta del genere, e trattenne la voglia di piangere stringendo forte le mani a pugno. Molti le dicevano che era permalosa quando qualcuno le urlava contro, anche se per una cazzata e non avevano torto. E questi sbalzi d'umore di Zayn non l'aiutavano.

-Beh...allora scusami se volevo parlare un po'- gli disse abbassando lo sguardo.

Zayn stava per rispondere, ma ad interromperlo fu il rumore della porta che si apriva. Entrò l'infermiera che li guardò sorpresa e sorrise cordiale, rivolse uno sguardo a Zayn e lui uscì dalla stanza.
Karen fissò la porta chiusa per alcuni secondi e sospirò, prendendo una lunga boccata d'aria. Zayn Malik l'avrebbe fatta impazzire. Di questo ne era certa.

My best friend's brother [Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora