2. Bet

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Karen scese dalla macchina sorridente,cercando di mantenersi il più dritta possibile,andando contro il volere delle rocce che portava nella borsa.

Eh..già,il lunedì era un vero inferno. Non solo perchè era l'inizio di una stressante settimana,ma perchè iniziavano le lezioni con tutti quei compiti,interrogazioni e bla,bla,bla e Karen si stancava sempre di più,giorno per giorno.

E pensare che frequentava ancora il terzo anno,come sarebbe andata avanti per altri due anni? Due lunghissimi e noiosissimi anni. Un vero inferno in poche parole.

Sistemò meglio la borsa in spalla e varcò l'ingresso della scuola. Ogni giorno che passava in quell'edificio si meravigliava del numero di ragazzi che ne circolavano per i corridoi. Aumentavano a dismisura. Oppure era lei che stava sempre con la testa fra le nuvole...

Si recò verso il suo armadietto e lo aprì sognante,prese la borsa ed estrasse un paio di libri e li depose in quel barattolo laccato di giallo. Si sentì meravigliosamente leggera. 

-Heilà,Morrison!- riconobbe immediatamente la voce e roteò gli occhi scocciata. 

-Buongiorno anche a te,McCole- chiuse l'armadietto con uno scatto,facendo sussultare di poco il ragazzo affianco a se. 

-Desideri qualcosa?- 

-Mi servono delle ripetizioni di matematica,e ti pregherei di aiutarmi- Karen lo guardò,e sbuffò. 

-Smettila di prendermi per il culo,McCole,sappiamo entrambi che io sono una schiappa in quella materia,peggio di te,perchè non provi a chiedere a Safaa?- 

-Ci potremmo aiutare a vicenda Karen,insomma...- la ragazza lo stoppò. 

-Frena amico,ho detto di chiedere a Safaa.- gli diede le spalle,pronta a lasciarlo solo come un cretino,però il tizio in questione la prese per il polso e la girò violentemente,attirandola a se. 

-Avanti,Morrison,non fare la santarellina!- Karen si allontanò disgustata,con un pizzico di paura,ma non lo diede a vedere. 

-Senti McCole,ti conviene starmi alla larga,se non vuoi finire in brutti guai. Ti ho avvertito. Prova solo a toccarmi con un dito e ti castrerò con le mie stesse mani- lo avvertì minacciosa.

-Non vedo l'ora di vedere le tue mani sul mio 'amichetto' Morrison!- sorrise malizioso. 

-Sei disgustoso McCole! Perchè non fai soddisfare i tuoi bisogni sessuali da tua madre?- sorrise radiosa,sperando di non aver esagerato,e questa volta si allontanò defenitivamente da Arthur McCole.

Bulletto delle scuola e capitano della scuola di basket. Era al suo quarto anno,come potevano essre i ragazzi così disgustosamente disgustosi?! 

Vide in lontananza Alice e le si avvicinò sorridente. 

-Alice!- l'abbracciò 

-Karen,come va?- la bionda ricambiò. 

-Bene,oltre a quel cretino di McCole,tu?- si incamminarono verso la lezione di chimica. 

-Una meraviglia,stamattina Niall mi ha mandato un messaggio- alla bionda si illuminarono gli occhi di felicità, e Karen non poté fare altro che essere felice per lei,Niall sembrava un tipo a posto,in confronto a quel cetriolo d Malik. 

-Wow! Che diceva?- le domandò curiosa.

-Oh,niente di particolare,mi ha solo dato il buongiorno,sono rimasta un po' di stucco,lo ammetto- arrossì leggermente.

-È un inizio,no?- Alice annuì con veemenza -gli hai risposto?- 

-Si,ma non mi ha ancora risposto- disse tranquilla anche se dentro di se era leggermente preoccupata. Era sempre stata una ragazza che aspettava il proprio principe azzurro,e sembrava che Niall lo fosse davvero. 

My best friend's brother [Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora