-Ciao Bob- sorrise la rossa all'uomo dietro al bancone.
-Ciao Sarah, è da un po' che non ti fai vedere, come sta tuo fratello?- domandò Bob.
-Meglio, si sta stabilizzando. Ha incominciato anche a correre per tutto l'ospedale- rise seguita subito dopo dall'uomo.
-Sono davvero felice per questo. Tuo padre?-
-Lui...è ancora molto scosso, ma sta andando avanti- spiegò la rossa mentre gli occhi incominciarono a pizzicare.
-E tu Sarah?-
-Io sto bene, ci sono molte persone che mi stanno aiutando,anche se a loro insaputa- disse pensando a Harry.
Uno dei pochi che la facevano stare davvero bene con se stessa, facendola sorridere.
-Vedrai che si sistemerà tutto...allora, cosa ti serve?- le chiese Bob cambiando argomento.
-Due panini-
Bob le diede per alcuni istanti le spalle, giusto il tempo di riempire la busta con due panini appena sfornati e poi si girò porgendogliela.
-Quanto ti devo, Bob?- domandò la rossa prendendo il portafoglio.
-Per oggi offre la casa, sarà per la prossima volta Sarah-
La ragazza non seppe fare altro che ringraziarlo con un sorriso e farlo giurare che la prossima volta si sarebbe fatto pagare senza storie.
Le voleva bene, andava in quella panetterie da quanto? Due o tre anni? Non ricordava nemmeno quello. Sapeva che Bob era a conoscenza della sua situazione economica, e infatti non era una delle migliori. Quella che guadagnava di più in casa era sua madre, e adesso che non c'era più dovevano aggrapparsi al lavoro del padre: professore anche lui di matematica, collega del padre di Karen.
Uscì dalla panetteria e si diresse all'ospedale. Fortunatamente doveva solo attraversare la strada per raggiungere l'edificio e una volta entrata salutò Silvia, la donna delle pulizie e si diresse verso la stanza di suo fratello.
Salì le scale fermandosi davanti alla stanza di Mike.
Sospirò ed entrò trovandosi davanti agli occhi una situazione alquanto comica: Mike che saltava sul letto e suo padre che cercava di farlo smettere.
Che era successo?
Perché tutta quella felicità?
-Mike, che stai combinando?- domandò divertita Sarah attirando l'attenzione del fratello e del padre.
-Sarah! Sei arrivata- urlò Mike scendendo dal letto alla velocità della luce a fiondandosi tra le braccia della sorella.
-Come stai, ometto?-
-Benissimo, stamattina mi sono divertito tantissimo- incominciò a saltellare sul posto abbracciando l'orsacchiotto.
-Che hai fatto di così divertente?-
-Ho sputato il latte in faccia all'ornitorinco - Sarah non seppe trattenere le risate e infatti dopo nemmeno un secondo scoppiò in una fragorosa risata seguita poi da quella del fratellino.
'L'ornitorinco' era l'infermiera che veniva ogni mattina a portare la colazione al fratello, non portava mai la cannuccia per bere il latte e suo fratello odiava bere il latte dal bicchiere.
-Non c'è niente da ridere, signorina- la riprese suo padre -Perrie è una ragazza adorabile, non capisco come faccia a starvi antipatica-
-Perrie è solo una gallina senza cervello, papà- disse Sarah porgendo al fratello la busta con i panini.
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My best friend's brother [Z.M]
FanfictionQuesta storia NON è mia,io la sto solo scrivendo qua su Wattpad,l'ho letta su EFP e l'autrice si chiama Pettyfer,mi ha dato l'autorizzazione per scriverla e la ringrazio molto. Spero che vi piaccia quanto è piaciuta a me.