Capitolo 10 :Come facevi a sapere che mi piace il mare?

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POV GULF

Questo pomeriggio volevo starmene tutto bello tranquillo a sistemare casa ma alla fine ho dovuto accettare l'invito di Mew ad uscire altrimenti me lo sarei sicuramente trovato qui a casa .Ma sono riuscito a posticipare l'uscita alle diciotto invece che alle cinque come voleva lui, perchè ho delle cose che devo sistemare e le posso fare solo quando ho il giorno libero.

Finisco di pulire e prendo le chiavi dell'auto perchè se voglio tornare in tempo per una doccia , devo andare e tornare in meno di un'ora prima di vedere Mew. Prendo l'auto e mi dirigo verso la periferia di Bangkok , nel villaggio dove sono nato e cresciuto ,per il mio appuntamento mensile ovvero salutare e onorare i miei genitori.  Il villaggio è come me lo aspettavo ,nulla è cambiato in due anni dalla mia assenza, persino le persone sono cordiali come lo erano un tempo. Alcuni si ricordano ancora di me biasimandomi per il mio trascorso. Non posso cambiare il mio passato ma posso crearmi e vivermi il mio futuro, privo di ulteriore stress.

Mi fermo dal fiorista e arrivo al cimitero giusto in tempo perchè fra poco più di dieci minuti chiuderà quindi approfitto ogni secondo per restare qui a pregare per loro e anche per me.

Arrivato davanti alla loro lapide e mi siedo pulendo la loro tomba. Sono sette anni che non ci sono più ed io mi ritengo ancora responsabile per la loro dipartita, una vocina dentro di me grida ancora che  se fossi rimasto con loro forse sarebbero ancora vivi, se avessi avuto ancora un pò più di pazienza li avrei potuti curare, se fossi stato più forte li avrei salvati, ma ormai è inutile pensarci adesso .

--Signore mi scusi .. stiamo per chiudere! Gulf? Gulf Kanawut? -- mi dice il guardiano.

--Si.. chiedo scusa ma non credo di ricordarla..ci conosciamo?-- gli dico confuso.

--Lo credo bene figliolo ..sono ormai otto anni che non ci vediamo ,è normale.. Sono Pete, Pete Pharat ..sono stato un vostro vicino per qualche anno poi mi sono trasferito il un altro palazzo ..eri un bimbo allora..-- mi spiega imbarazzato.

-Ah capisco ... diceva che è ora che io vada .. --dico alzandomi e salutando i miei con la promessa che sarei tornato presto a trovarli mi incammino con il signor Pete verso l'uscita del cimitero.

--I tuoi nonostante tutto ti amavano Gulf..Quando sei nato ricordo che tuo padre fece il giro del vicinato per presentarti a tutti noi.. era commovente vederlo cosi presso dal suo "Rospetto".. era così che ti chiamava.-- mi confida il signor Pete.

Io non sapevo nulla di questo perchè i ricordi di mio padre e di mia madre si fermano ai giorni in cui una era già malata e l'altro incapace di gestire la cosa, quindi questo amore familiare non l'ho conosciuto.

--Mi fa piacere scoprirlo anche se negl'anni non ho conosciuto il loro amore..-- mi lascio sfuggire.

Pete si ferma e mi afferra il braccio guardandomi con tenerezza e comprensione .-- Ragazzo lo capisco che per te non dev'esser stato molto facile crescere con loro in quegl' anni, ma ti posso assicurare che i tuoi genitori amavano il loro bambino. Tuo padre dopo la tua partenza non faceva altro che piangere la tua assenza , si sentiva tremendamente colpevole per averti spinto col suo comportamento a fuggire via .Credo si sentisse in colpa per tutto quello che deve averti detto quel giorno perchè disse che con le sue parole non meritava di esser tuo padre.-- mi disse commuovendosi al ricordo. 

--Signor Pete .. è vero che è stato duro quel giorno ma non posso condannarlo, anche se ci ho messo tre anni in analisi per  uscire dallo stato in cui ero entrato dopo esser andato via ,era un uomo che non ha saputo gestire una situazione che era più grande di lui .. Anzi  mi sento in colpa per non esser riuscito ad aiutarli in qualche modo..-- gli dico mentre arriviamo al cancello.

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