⊱Capitolo 1.1⊰

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Il fischio di una teiera irrompe nella cucina di quella piccola casa dispersa in mezzo al nulla.

La proprietaria, una donna di media altezza, capelli castano scuro e occhi del medesimo colore; si inoltra nella cucina e controlla la teiera, preparandosi una tazza per versare il liquido caldo, dopo.

Ignara della figura che la osserva da fuori, nascosta tra gli alberi folti intorno alla casa.

Minuti dopo qualcuno bussa alla porta principale della casa, la giovane donna ferma i suoi movimenti e rimane impassibile, sette secondi e un'altra sequenza di picchiettii sulla porta si sente.

La donna, cautamente, si allontana dalla cucina ed entra in soggiorno dove afferra la sua bacchetta, poi si avvia verso la porta, sempre con passo cauto, leggero ed elegante.

Giunta di fronte alla porta, la castana si sofferma aspettando il terzo picchiettio che non tarda ad arrivare. La donna senza esitare spalanca con la mano sinistra la porta e con la destra punta, immediatamente, la bacchetta all'intruso.

'L'intruso' si rivela essere un uomo anziano, alto, con una barba lunga e bianca, una tunica lunga, larga e viola e un cappello abbinato alla tunica, "Elaine Black. Quanto tempo..." Saluta l'anziano signore con un velo sottile di felicità e nostalgia. Elaine, alla vista dell'anziano, acquista un'espressione non proprio contenta.

"Professor Silente..." Saluta Elaine con tono passivo. Ella non è mai stata una grande ammiratrice del vecchio preside e vederlo così di punto in bianco nel portico di casa sua non le ha fatto esattamente piacere, ma comunque gli sfoggia un piccolo sorriso forzato per non essere scortese.

Il vecchio preside osserva la giovane donna che non vede dai suoi tempi ad Hogwarts, I suoi capelli sono più corti rispetto a quegli anni e le arrivano poco più in giù delle spalle, gli occhi rimangono dello stesso colore ma non contengono più le tempeste di emozioni contrastanti come un tempo, ora sono passivi e la speranza che un tempo tenevano non c'è più. Ma tutto sommato la donna rimane la stessa giovane ragazza che il preside aveva visto diverse volte gironzolare per i corridoi di Hogwarts con i suoi amici.

"Si accomodi," Accoglie la castana spostandosi di lato per far passare l'uomo che non ci pensa due volte prima di inoltrarsi in casa. Elaine chiude la porta e dopo un piccolo sospiro si avvia verso il soggiorno ed indica la poltrona al preside prima di andare verso la cucina dove prepara un vassoio con due tazze di tè fumanti, due ciotole piccole con crema dolce, in una e zucchero a cubetti, nell'altra.

Elaine torna in soggiorno con il vassoio tra le mani che poggia sul tavolino in mezzo alle tre poltrone per poi sedersi anche lei. Il preside sorride, prende la tazza di tè e inizia a sorseggiare silenziosamente. La donna, iniziando a sorseggiare anche lei il suo tè, osserva attentamente le azioni disinvolte del preside. Elaine si sente alquanto nervosa dalla presenza dell' uomo anche se lo nasconde perfettamente dietro una barriera impenetrabile di passività eccessiva.

"Come hai passato questi anni, mia cara?" Inizia il professore con pacatezza, "Presumo non sia qui per una visita di cortesia, professor Silente." Risponde Elaine, andando direttamente al punto e saltando i convenevoli, a parer suo inutili. Il preside sorride alla sua vecchia alunna, non molto sorpreso dai suoi modi di fare. Elaine in tutta la sua vita è sempre stata diretta, soprattutto con le persone che non le vanno particolarmente a genio, "Hai ragione. Penso tu abbia letto i giornali..." Continua il preside con un velo di esitazione, Elaine lo guarda con occhi freddi e mandibola serrata, non si preoccupa nemmeno di rispondere sapendo che il preside sapeva già la risposta.

Silente sospira, appoggia la tazza sul tavolino e porta le mani allo stomaco e guarda la giovane donna con uno sguardo che lei non ha mai amato, di pietà.

"Lo prendo come un sì, sappi Elaine che questo è il modo più sicuro per proteggere Harry. Sarà sotto la mia protezione e-" Continua Silente, ma viene interrotto dalla donna che nel frattempo si è posizionata con una stazza più rigida, "Perché è qui." Chiede, ogni parola pronunciata con così tanta pesantezza che fa sembrare che Elaine si stia trattenendo dal alzarsi e aggredire il vecchio preside, ciò nonostante la sua compostezza rimane la stessa e la sua espressione è sempre fredda e priva di emozioni.

"Voglio che tu venga ad insegnare ad Hogwarts, Elaine. Così potrò proteggerti meglio se sarai più vicino a me." A queste parole, Elaine, rimane zitta e poi dopo qualche secondo guarda il professore con un'espressione arrabbiata, "Io non ho bisogno della sua protezione. Io non voglio proprio niente da lei." Esordisce la donna, stringendo i pugni e socchiudendo gli occhi. Il professore la osserva per un po' in silenzio, aspettando che si calmi.

"Elaine. Se non vuoi la mia protezione io non ti costringerò, ma non vorresti venire per Harry? Magari riuscirai a conoscerlo meglio...sono passati ben dodici anni da quando lo hai visto l'ultima volta..." Cerca di convincere il preside guardando la donna negli occhi con compassione.

La castana, sorpresa dalle parole del preside, riflette in silenzio guardandosi le mani. Dopo pochi minuti che sembravano durare un'eternità, Elaine sospira e alza la testa per guardare Silente, "Ci penserò." Dice la donna con tono e sguardo solenne. Il preside alle sue parole sorride soddisfatto, sapendo che Elaine non rifiuterebbe mai l'opportunità di incontrare il figlio di James e Lily Potter;

Egli si alza e si avvia verso la porta, "Professore?" Richiama la donna, il preside si ferma e si volta a guardarla, "Cosa dovrei fare ad Hogwarts...?" Chiede la giovane donna, confusa. 

Il preside sorride dolcemente, "Ho saputo, cara Elaine, che le stelle hanno un loro fascino straordinario... lei ne sa qualcosa?" Chiede il professore retoricamente, per poi fare l'occhiolino e uscire dalla casa dispersa in mezzo al nulla, lasciando Elaine sorpresa e con un piccolo sorriso sulle labbra.


Avrebbe conosciuto Harry Potter. 

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Responsabilità | A Harry Potter FanFictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora