Dopo undici anni un'anima spezzata e triste trova la felicità in piccoli discorsi, famiglia e amici.
Dopo undici anni, i ricordi dolorosi tornano a perseguitare un'anima disperata.
Dopo undici anni i segreti colpevoli arrivano dal fondo di un oceano...
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"Scusami, vuoi ripetere?" Domanda Xenophilius, un silenzio assillante attorno a loro.
Elaine giocherella con le dita e lo guarda negli occhi, "Voglio nascondere il medaglione nelle mie memorie." Replica con tono deciso, l'uomo ride istericamente e si appoggia al corrimano della scala.
La castana rimane in silenzio ad osservarlo.
Xenophilius alza gli occhi e smette di ridere, un sorriso sinistro ancora in volto, "Tu vuoi ucciderti Elaine, non è vero?" Domanda, scostandosi dal corrimano. Elaine ingoia un grumo in gola, "Pensaci Xen, è il modo migliore."
"No." Risponde con fermezza il biondo, Elaine corruccia le sopracciglia, "No?" Domanda incredula, Xenophilius annuisce, "No, Elaine. Io non ti darò una mano a suicidarti. Puoi scordatelo e se pensi che ti lascerò provarci da sola, allora sappi che non esiterò a bloccarti con un incantesimo della pastoia." Minaccia l'uomo.
La castana scuote la testa, "Xen-" Inizia ma il biondo la blocca, "Ho detto di no. Ho già perso Pandora, non posso perdere anche te. Luna non può perdere anche te." Elaine abbassa gli occhi, "Ho già fatto molti errori... ho finalmente la possibilità di rimediare, Xen. Non sai cosa si prova a sapere che si ha un ruolo in tutto quello che è successo in questo decennio," Sussurra la castana.
Xenophilius la osserva per qualche secondo, poi sospira, pentendosi della sua scelta, "Va bene." Elaine lo guarda sorpresa e sorride leggermente, "Davvero?" Domanda incredula, l'uomo annuisce e alza un dito, "Ma mi devi promettere che non mi morirai, lo devi promettere Elaine."
Elaine annuisce freneticamente, "Te lo prometto, funzionerà."
E così i due si ritrovano nello studio di Pandora Lovegood, entrambi sentono la malinconia e la calma che quella stanza emana. Sono passati due anni, ma la sua presenza è ancora eminente nello studio. Elaine osserva attentamente il punto in cui la donna aveva chiuso gli occhi e il suo cuore aveva smesso di battere, "È strano entrare di nuovo in questa stanza..." Sussurra, Xenophilius annuisce, i suoi occhi osservano gli oggetti della moglie.
Pandora Lovegood è sempre stata una donna organizzata e ordinata, ma per qualche strano motivo il suo studio era sempre in disordine, una volta l'uomo le ha chiesto se c'era un motivo, lei si è limitata a ridere e a dargli un bacio sulla guancia.
"Ti ha mai detto perché non metteva mai in ordine lo studio?" Domanda ad un tratto Xenophilius, Elaine si volta lentamente e lo guarda, "Non proprio. Però, una volta mi ha detto che il suo cervello era organizzato in un modo particolare, vedeva le cose in un ordine diverso, credo. Forse il suo studio rappresenta quello che esso era..." Spiega a bassa voce la castana. Quella stanza, per quanto spaziosa, sembrava restringersi sempre di più.
I due rimangono in silenzio per qualche secondo, poi i loro occhi si incontrano, molto dolore riflesso nelle iridi, Elaine prende dei respiri profondi, poi si guarda in giro per un po' fino a non farcela più. Non era ancora pronta ad affrontare quel nuovo dolore, la ferita che la morte di Pandora le aveva inflitto era ancora troppo fresca. Iniziare a menzionarla è stato un piccolo passo, pensare ai bei momenti con lei era un altro.