⊱Capitolo 4.1⊰

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Elaine Black è all'interno del suo ufficio a preparare la sua prima lezione di Astronomia, che si terrà Mercoledì sera.

Deve ammettere che l'angoscia di iniziare a insegnare in quella scuola la sta assalendo, se si vedesse la Elaine di undici anni non crederebbe ai suoi occhi, fin da piccola la giovane donna ha avuto una passione desiderosa di diventare Spezzaincantesimi, suo fratello trovava il lavoro noioso e stancante, mentre i suoi genitori la appoggiavano pienamente. Elaine non sa perchè quel lavoro le interessava, forse per il costante viaggiare o forse il gagliardo desiderio di mettersi alla prova con gli incantesimi, fatto sta che, comunque, il suo desiderio non si è mai avverato e, con il suo attuale stato mentale, mai si avvererà.

Tutto ormai sta nel passato e non si può cambiare.

Decidendo di prendersi una pausa, Elaine, appoggia la penna d'oca nel suo contenitore e sposta la sua sedia indietro, alzandosi in piedi e dirigendosi verso la porta del suo ufficio, uscendo definitivamente dalla stanza.

Camminando per i corridoi, ella osserva gli studenti aggirarsi intorno per tornare ai rispettivi dormitori, tra qualche minuto sarebbe cominciato il coprifuoco.

Mentre Elaine si dirige verso le porte principali, per coincidenza, cade col passo con un ragazzino dai capelli castano scuro e occhiali rotondi, per un attimo Elaine Black pensa di essere tornata un adolescente e di fianco a lei vede James Potter, ella sente la sua realtà rallentare, poi come se fosse stata colpita allo stomaco da un bolide maledetto, Elaine guarda gli occhi del ragazzo e la cruda verità le si innesca nella mente, "Harry Potter..." Esordisce la donna con solennità, un minuscolo sorriso tra le labbra, il ragazzo sentendo il suo nome alza gli occhi e osserva la donna che alla cerimonia dello smistamento lo ha fatto sentire protetto e tutt'ora gli fa quell'effetto.

"Buonasera, professoressa Black." Accoglie il giovane, sistemando gli occhiali sul naso, Elaine sente mille emozioni fluire nel cuore nel sentire la voce del ragazzino per la prima volta, "Sembri molto stranito dal mondo magico, Harry, posso chiederti il motivo, se permetti?" Domanda la donna con curiosità, il ragazzino sembra esitare per qualche secondo mentre si guarda attorno, Elaine comprendendo il giovane, si ferma dal camminare e guarda il ragazzo, "Vuoi fare una passeggiata, Harry?" Chiede la donna ammiccando a uno dei finestroni che danno sulla foresta proibita, "Ma il coprifuoco?" Domanda Harry, preoccupato di infrangere le regole della scuola, Elaine sorride, "Harry, caro, sono una professoressa, ti coprirò io, ma non farci l'abitudine però." Ribadisce Elaine, un sorriso malandrino in volto.

Harry, divertito, fa un cenno con la testa e segue l'insegnante verso l'esterno della scuola, entrambi arrivano nei pressi del Lago Nero, "Sai, Harry, forse te lo hanno già detto ma assomigli molto a James..." Incomincia Elaine, uno sguardo nostalgico negli occhi, Harry alla menzione dell'uomo, guarda la professoressa con molta più curiosità di prima, "Lei conosceva mio padre?" Chiede il corvino, la donna annuisce, "Oh sì, se lo conoscevo...eravamo molto vicini un tempo, più di quanto tu possa pensare," Afferma la castana, una scintilla di pentimento le brilla negli occhi ma sparisce immediatamente, l'undicenne alle parole della donna arrossisce di poco, Elaine notando il leggero imbarazzo del giovane spalanca gli occhi e rilascia una piccola risata, "Non in quel modo!" Esclama, in quel momento nel retro della mente di lei viene inciso un appunto.                                                                                                     

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