Si allontanò dalla folla con gli occhi che le bruciavano e un misto di tristezza e rabbia che le ribolliva dentro, cercò una via di uscita e non appena vide una porta finestra si fiondò fuori nonostante fosse senza giacca e senza scarpe.
Si ritrovò su un terrazzo spazioso e l'aria fredda primaverile la investì entrandole nei polmoni.
Fece dei respiri profondi stringendo la ringhiera fino a farsi male alle dita alzando gli occhi al cielo per ammirare la luna e le stelle cercando di non far scendere le lacrime, inutilmente.
Le calze rotte, i tacchi buttati da qualche parte e il trucco completamente colato, tutto per colpa di quel suo amore impossibile.
Vederlo mentre baciava una ragazza che non era lei la faceva sentire inutile, umiliata e stupida ma riusciva sempre a perdonarlo in qualche modo.
Lo amava troppo e lo sapeva.
Si diceva sempre di doverlo dimenticare ma poi tornava sempre da lui. Non era la prima volta che Ashton si comportava in quel modo e l'unica cosa che lei riusciva a fare era isolarsi e piangere incolpandosi di colpe che non erano sue.
E anche se si sforzava non riusciva a non ripensare a come il suo ragazzo era avvinghiato a una di quelle stupide cheerleader che lei odiava.
Si sorprese quando qualcuno aprì la porta finestra e la raggiunse vicino alla ringhiera, non guardò neanche chi fosse e continuò a guardare le stelle, semplicemente in quel momento non le importava, sentiva che un altro pezzo di se le era stato portato via e sapeva che se avesse voluto ritrovare se stessa avrebbe dovuto dire addio a quel ragazzo che sin da quando aveva quattro anni aveva voluto ma solo un anno prima era riuscita ad avere.
Lui invece continuava a guardarla fissare le stelle senza dire una parola, l'aveva vista uscire fuori con le mani che le tremavano, le succedeva quando era nervosa e lui ormai lo aveva capito.
Era amico di Ashton ma sapeva che per lui quella ragazza non era niente di serio e avrebbe fatto di tutto per portargliela via; ricordava ancora la prima volta che l'aveva vista, il primo giorno di liceo, la camicetta e la gonna dell'uniforme la fasciavano perfettamente e i capelli erano raccolti in una coda alta.
Era stato proprio Ashton a presentarli, ma dopo quella volta aveva avuto occasione di parlare con lei poche volte e si era limitato a guardarla da lontano, imparando ogni piccolo particolare a memoria.
Il modo in cui si mordeva il labbro quando era concentrata, la fossetta che spuntava quando sorrideva, il modo in cui mordeva le unghie e, anche se lo infastidiva, il luccicare dei suoi occhi ogni volta che Ashton la guardava.
Prese un pacchetto di sigarette e ne tirò fuori una, la accese e la porto alle labbra aspirando il fumo, sapeva che fumare non lo avrebbe aiutato, ma lo rilassava e ne aveva davvero bisogno in quel momento.
La ragazza si girò mentre il biondo la fissava porgendole un pacchetto di Marlboro e un accendino, abbassò lo sguardo e li prese senza pensare.
«È la prima volta che fumi?» disse il ragazzo con voce roca anche se sapeva la risposta.
Lei semplicemente annuì e portò il filtro alle labbra screpolate, senza neanche preoccuparsi di come poteva apparire agli occhi di lui conciata in quel modo.
Non doveva essere un bello spettacolo.
Aspirò e un bruciore le divampò nel petto.
«Dovresti lasciarlo perdere, Storm.» si lasciò sfuggire lui prima di fare un'ultimo tiro e buttare di sotto la cicca.
«Lo so Luke, lo so. Ma non ce la faccio.» disse lei ripetendo il gesto del ragazzo prima di cominciare a giocare con uno degli anelli che aveva al dito.
Era il suo preferito, solo perché era stato il suo ragazzo a regalarglielo.
«Ti sta distruggendo, Storm.» disse prima di fare una pausa per cercare le parole giuste.
«Dammi la possibilità di aiutarti.»
«A fare cosa?» disse lei confusa guardandolo negli occhi.
Era la prima volta che lei e Luke parlavano in quel modo così... intimo e solo adesso si era accorta di quanto fosse un bel ragazzo.
«A fartelo dimenticare.» disse lui prima di lasciarle un delicato bacio su una guancia e rientrare dentro.
Rimase ferma come pietrificata da quel gesto, nessun ragazzo oltre Ashton si era avvicinato così tanto a lei.
Sgranò gli occhi ricordandosi del pacchetto di sigarette e dell'acceddino.
Non aveva voglia di tornare dentro e sapeva che lo avrebbe rivisto presto.
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Ciao ragazze,
Questa non è la mia prima storia ma rispetto a 'The Only One' credo sia strutturata e scritta meglio. Mi sono già affezionata a questa storia anche se siamo solo al primo capitolo :')
Spero che vi piaccia come l'altra storia se non di più dato che è secondo me 'migliore'.
Affinché io possa migliorare vi chiedo gentilmente di commentare con consigli o semplicemente con ciò che pensate della storia :)
Vi ricordo di votare il capitolo se vi piace :)
Ci vediamo al prossimo capitoloooo ;)

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Storm. (in revisione)
Fanfiction«Dammi la possibilità di aiutarti.» «A fare cosa?» «A fartelo dimenticare.» ~Prequel di "Urban Strangers"~ Autrice di Urban Strangers, Mess e Coffee Break.