Farsi strada tra tutta quella gente che 'ballava' non era stato facile, soprattutto nel suo stato fisico e mentale.
Le girava la testa e barcollava andando a sbattere di tanto in tanto con quell'ammasso di corpi attaccati.
Quello non era 'ballare' e lei lo sapeva ma era anche per questo che amava le discoteche, poteva fare tutto quello che voleva senza che qualcuno le ordinasse cosa fare.
In quel momento però, avrebbe voluto essere ovunque tranne che lì, con il volume troppo alto e una puzza di sudore, alcool e fumo insopportabile.
Nessuno sembrava accorgersi della sua presenza o del trucco colato sul suo viso.
Nessuno tranne il ragazzo alto e biondo che poco prima le aveva parlato sul terrazzo.
Non sapeva cosa Luke volesse esattamente da lei ma il ragazzo la incuriosiva.
E quando si sentì afferrare il polso non fu per niente sorpresa di ritrovarsi due occhi blu davanti.
Abbassò lo sguardo sulla sua mano e si accorse di avere ancora il pacchetto di sigarette e l'acceddino in mano, sicuramente lui se ne era ricordato e adesso li voleva indietro, così glieli porse.
"Tienile ne ho un altro pacchetto, non ti preoccupare." disse lui sorridendo iniziando a mordicchiare l'anellino che aveva sul labbro.
'Dio se è sexy' si ritrovò a pensare Storm, stupendo persino se stessa.
"G-Grazie, ora devo andare..." disse semplicemente la ragazza correndo verso la porta.
La aprì e si ritrovò fuori, nel parcheggio della discoteca.
"STORM, ASPETTA!"disse il ragazzo con il fiatone, lei si girò sorpresa osservando l'oggetto che il biondo aveva tra le mani.
Una sigaretta.
All'inizio la ragazza non capì ma quando lui lasciò in terra la cicca per poi rientrare dentro la discoteca e lei poté prenderla iniziò a ridere come una cretina.
Sulla sigaretta era scritto il suo numero di telefono.
La mise in borsa sorridendo ma subito dopo si spense.
Si ricordò di Ashton e tutto il resto.
Voleva solo tornare a casa, infilarsi dentro alla doccia e andare a letto rimandando tutti i pensieri al giorno dopo.
Arrivata all'auto prese le chiavi, dopo un'attimo di esitazione la aprì e si mise al volante prima di lanciare la borsa e la giacca sul sedile posteriore.
Girò la chiave e mise le mani saldamente sul volante prima di mettere in moto.
Non aveva bevuto molto ma era come se avesse tracannato una bottiglia di vodka, aveva un mal di testa terribile e gli occhi gonfi e spenti.
Il traggito non era molto lungo e dopo esser riuscita ad arrivare a casa sana e salva barcollò fino alla porta e si mise seduta sui tre scalini del portico.
Non voleva che suo padre la vedesse così, avrebbe sicuramente spaccato la faccia ad Ashton e lei non lo avrebbe permesso.
Lo amava e le piaceva credere che per lui fosse lo stesso.
Si alzò e fece il giro della casa raggiungendo il giardino, aveva lasciato la finestra della sua camera aperta; prese il cassonetto che si trovava sulla strada e lo accostò al muro salendoci sopra.
Si diede spinta con le mani ed entrò nella finestra cercando di non fare troppo rumore.
Accese la luce, tirò fuori da un cassetto la biancheria pulita e una maglietta larga di suo fratello ed entrò in bagno.
Il getto dell'acqua scivolava sul suo corpo nudo cullandolo e facendole dimenticare la cattiva serata passata.
A malincuore uscì dalla doccia e si vestì per poi cataputarsi nel letto.
Chiuse gli occhi e si ricordò di Luke.
Si alzò e prese la borsa tirando fuori il cellulare e la sigaretta con il numero del ragazzo.
Dopo aver risposto ai mille messaggi di Hope salvò il numero del biondo e gli scrisse un messaggio.
A Luke
"Grazie
Xx Storm"Non aspettò nemmeno una risposta che caddè in un sonno profondo.
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Ciao ragazze,
Spero la storia vi stia piacendo.
Scusatemi per il capitolo corto e noioso ma è semplicemente una fase di passaggio.
Fatemi sapere cosa ne pensate e votate per farmi sapere che ci siete.
Baci
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Storm. (in revisione)
Fanfiction«Dammi la possibilità di aiutarti.» «A fare cosa?» «A fartelo dimenticare.» ~Prequel di "Urban Strangers"~ Autrice di Urban Strangers, Mess e Coffee Break.