2. sensazioni negative

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La sveglia du Yuma suonò puntuale, ma il ragazzo non la sentì proprio. Era immerso nei suoi sogni a tal punto che per poco non sentiva neanche la voce indispettita di sua sorella mentre lo rimproverava per la sua pigrizia. Ma quando la sorella iniziò ad urlare, il ragazzo dai capelli bizzarri si arrese e si sporse dalla sua amata amaca sospesa cadendo di schiena sul parquet della sua stanza. Quando aprì gli occhi notò che l'astrale lo fissava impaziente con le braccia incrociate sul petto e con occhi ipnotizzanti.
《Prendi con te il tuo deck, Yuma. Ma aggiungi questa carta. Ti sarà utile.》 Si raccomandò Astral prima che il ragazzino scappasse a fare colazione.
Il dodicenne, ancora mezzo addormentato, ascoltò le sagge parole del migliore amico e raccolse a sè le carte rettangolari e sottili dal retro nero e marrone, disperse sul davanzale interno della stanza da molto tempo. Yuma ci mise un po' a rendersi conto che Astral era tornato. Non ricordava nemmeno se ne fosse mai andato. Ma non appena anche le cellule del suo cervello ricevettero la luce e l'aria riuscì a ricordare. Si fiondò ad abbracciare l'amico con gli occhi umidi di lacrime amare.
《Astral, amico mio!》 Esclamò ancora come se non credesse ai propri occhi, come se il giorno prima gli sembrasse un'illusione irreale. 《Allora è vero che sei tornato》 disse poi estasiato raccogliendo anche la carta sconosciuta che gli stava porgendo l'amico.
L'astrale sorrise commosso. Yuma ricambiò, poi corse giù dalle scale in cerca di cibo alla velocità della luce. Astral invece si fermò un attimo ad osservare la foto che Yuma teneva sul davanzale affianco alle carte, raffigurante i genitori del ragazzo. Era certo di aver già visto il volto dell'uomo. Nel suo mondo, poi. Aveva la strana certezza di essere stato lui stesso a consegnargli la chiave dell'imperatore. Aveva quello strambo ricordo senza capo e senza coda che lo assillava. Non può essere, pensava poi distrattamente, io non posso aver vissuto così a lungo., aggiunse prima che sentisse la voce di Yuma dal piano inferiore.
《ASTRAL, NON VIENI A SALUTARE?》 Urlò il suo amico spazientito.
L'astrale sbuffò, ma si rassegnò. Dopotutto gli mancava tantissimo quella strana meravigliosa routine. Sorvolò quindi le scale giungendo in cucina, dove gli Tsukumo stavano mangiando scodelle di riso a tutta velocità. Astral sorrise al vedere quella scena. Era davvero tanto tempo che sognava di rivivere quei bei momenti. Yuma si fermò un attimo ad osservare l'astrale.
《C'è qualcosa che non va, Astral?》 Domandò il terrestre all'amico tenendo il riso tra le bacchette sospeso a qualche centimetro dalla sua bocca.
《No, solo che è strano essere di nuovo qui: tue Kari di prima mattina a litigare, la famiglia, gli amici... è passato tanto tempo dall'ultima volta che ho vissuto un giorno qui》 rispose enigmatico l'astrale mentre si chiedeva cosa dovesse fare per "completare" la sua missione incognita.
Yuma posò sul tavolo la tazza del riso e le bacchette, poi prese con sé la borsa marroncina contenente i libri di scuola. Si bloccò un attimo a pensare malinconico.
《Hai ragione, amico mio. Ne abbiamo vissute così tante》 affermò pensoso.
È strano vederti pensare così tanto, Yuma. Sei davvero cresciuto durante la mia assenza., si disse Astral sorridendo.
《No! Me lo sono completamente dimenticato! Oggi devo correre, non posso arrivare dopo Bronk!》 Realizzò poi il ragazzo dagli occhi rosso / fucsia mentre la sua faccia iniziava a cambiare espressione.
Corse fuori salutando a malapena la sorella, che fece spallucce. Fu come se per un attimo il tempo si bloccasse, e l'astrale se ne accorse, ma cercò di non darci peso, pensando che fosse stata solo una sua impressione. Volò veloce fino a raggiungere Yuma, che era già arrivato al tratto finale del percorso.
《ASTRAL, ABBIAMO VINTO! SIAMO ARRIVATI PRIMA DI BRONK!》 Annunciò felice mentre stava per arrivare alla porta d'ingresso della scuola.
Prima che potesse parlare e vantarsi della sua vittoria, però, comparve il grosso ragazzo moro alle sue spalle.
《Yuma, questo è tutto da vedere》lo sfidò quello.
Fu Astral a fermare i due contendenti, volando tra loro. Cosa c'è, Astral?, si domandò Yuma mentre fissva sconcertato l'amico del cuore.
《Il cielo è strano》 affermò l'astrale fissando le nuvole grige mentre i due ragazzi seguivano il suo sguardo stupiti.
Anche Yuma sentì la strana sensazione che aveva provato poco prima l'astrale. Gli sembrava che il tempo si fosse bloccato per un brevissimo intervallo di tempo.
《L'hai sentito anche tu, Yuma?》 Domandò Astral mentre il suo sguardo si abbassava fino ad incontrare quello dell'amico.
Yuma non rispose a parole, ma i suoi occhi furono come un libro aperto per l'astrale, il quale capì cosa aveva provato Yuma. Era proprio come temeva: una minaccia stava per arrivare, e non avrebbe risparmiato nessuno. Ne aveva avuto la certezza non appena aveva notato quello strano blocco.
《Ehi, Yuma, Astral, cosa c'è che non va?》 Domandò Bronk spazientito.
Yuma alzò le spalle, e poi scrollò il capo. Sapeva che Astral aveva percepito il pericolo. Ma non era il caso di parlarne a tutti senza avere la certezza di ciò che sarebbe potuto succedere.
《Non hai ancora vinto!》 Rianimò la sfida il ragazzo dai capelli blu e fucsia iniziando a correre verso la porta della classe.
Il ragazzo dai capelli scuri iniziò a rincorrerlo divertito, mentre l'astrale stava fermo a fissare il cielo che sembrava quasi livido secondo Astral. Per lo meno ha avuto l'accortezza di non parlarne a Bronk. Meglio così., cercò di tirarsi su nonostante i propositi non fossero dei migliori.

Yu-Gi-Oh! Zexal: Una nuova avventura per Yuma & AstralDove le storie prendono vita. Scoprilo ora