《Vieni da solo di fronte al museo stanotte a mezzanotte nel caso tu voglia rivedere la tua povera sorellina. Porta con te solo il tipo dai capelli grigi che parlava con te ieri sera. Ti conviene rispettare gli ordini, altrimenti potrei fare del male sia alla tua sorellina sia a quel tuo amico》 lo sfidò quell'individuo.
Shark tenne i nervi saldi.
《Puoi giurarci che ci saremo. Ma non fare del male a mia sorella, altrimenti ti faccio saltare il cervello, intesi? Non ti conviene provocarmi, novellino troppo cresciuto》 rispose il ragazzo con la sua voce minacciosa.
Duman, che per tutto quel tempo non aveva fatto altro che guardare l'amico, gli posò una mano sulla spalla.
《Andrà tutto bene. Sarò al tuo fianco》 lo consolò quindi.
Shark fece un finto sorriso.
《Andiamo a tavola, manchiamo solo noi》 Cambiò argomento l'altro.
Rio... non è mai stata così terribile la sensazione di perderti. Per favore resisti fino a stasera. Ti tirerò fuori dai guai a costo della mia stessa vita. Non potrei vivere senza di te. E poi, chi altro sarebbe così gentile da sopportarmi fino alla fine dei suoi giorni?, si disse tristemente Shark.
Duman lo leggeva negli occhi del giovane imperatore che non sarebbe potuto vivere senza la sorella. Anche lui sapeva come sarebbe stata dura la vita se non avesse conosciuto i suoi amici ed ex imperatori. Odiava la solitudine più di qualsiasi altro. Mizar... sapevo che mi avresti seguito. Tu e la tua curiosità malsana..., si disse invece tirandosi su gli occhiali.
Quella notte sarebbe stata l'occasione per rappacificare le loro discordie. Sarebbe bastato solo vincere un duello. E ciò significa anche preparare un nuovo deck vincente.
《Shark, mi darai una mano a mettere insieme un nuovo deck?》 Gli chiese quindi sedendosi a tavola.
L'altro era così immerso nei suoi pensieri che non si accorse nemmeno della richiesta dell'amico.
Lo prenderò come un sì., ammise Duman sconfitto.
《Allora? Cos'ha detto?》 Domandò Yuma a Shark.
La sua risposta fu quella di stringere forti le bacchette di legno tenendo un riso tra di esse. Strinse sempre di più la presa finché il chicco di riso tra di esse non si appiattì. Non gli andava di parlare con gli altri di qualcosa che riguardava solo lui e Rio. Anche Duman non se la sarebbe sentita di parlarne con gli altri a suo posto.
《Yuma, sarebbe meglio se lasciassimo tutto nelle mani di Shark, stavolta. È qualcosa che lo riguarda, e penso sia l'alternativa migliore quella di lasciarlo fare》 disse Astral ricordando all'amico il carattere di Shark.
Yuma abbassò lo sguardo.
《Suppongo tu abbia ragione, Astral. Meglio fare come dici tu. Se solo potessi aiutare in qualche modo mi piacerebbe farlo》 disse Yuma sconsolato.
《Non ficcare la testa negli affari che non ti riguardano, Yuma. Lasciami combattere per mia sorella. Questa faccenda riguarda unicamente me e Rio, non metterti tra me e il mio nemico》 lo minacciò Shark iniziando lentamente a mangiare il suo piatto di riso.
Ci fu silenzio nella stanza.
《Anche se il nemico è nostro, di tutti?》 Provò a domandargli Tori.
La ragazza fu fulminata dallo sguardo assassino di Shark.
《Quello è solo mio》 la minacciò.
Era più bravo con i fatti che non con le parole. Ma quello era il pregio di quasi tutti i duellanti veri. Lui non era da meno. Un duellante vero.
《Ragazzi ho una brutta sensazione》 disse a un certo punto Duman.
Tutti si voltarono a guardarlo.
《Adesso ti metti a fare il sensitivo?》 Chiese Alito facendo splendere i suoi occhi verde speranza.
Gilag rise alla battuta dell'amico.
《Sa cosa dice》 lo protesse Shark.
Tutti gli sguardi si spostarono su di lui.
Cosa nascondono Shark e Duman?, si chiese Astral mentre li guardava entrambi. Come mai erano diventati così amici? Perché si proteggevano l'un l'altro? Dovevano avere qualcosa in comune. Un obiettivo? L'astrale non sapeva rispondere a tutte quelle domande.
Il campanello suonò distogliendo tutti dalle loro domande. Era l'occasione che Shark e Duman cercavano per far sì che tutti loro la smettessero di fissarli con occhi curiosi, l'occasione per tornare sotto i panni dei soliti due amici.
《Sono Kite, Five, Four e Three!》 Avvertì Cathy, che era andata ad aprire.
《Magari loro hanno qualcosa di un po' più positivo da dirci》 sperò Bronk.
Non appena i quattro nuovi arrivati entrarono nella stanza, il freddo clima nella stanza cambiò nella solita atmosfera piacevole e rilassata.
《Three, te l'avevo detto che loro erano già qui. Non dovevi perdere tutto quel tempo con quel pezzo di pietra!》 Four sgridò il fratello minore.
Three inspirò e sospirò con pazienza.
《Non è un pezzo di pietra, è un bellissimo fossile di Nautilus di pietra calcarea! E poi tu ti sei attardato con il tiro al bersaglio con le carte》 Protestò invece Three.
Five li guardò sorridente.
《Ragazzi, non siamo in ritardo. Non è colpa vostra, quindi non litigate per favore. Mi prendo io le responsabilità. Mi sono attardato per leggere quell'articolo di astronomia》 cercò di calmarli Five.
I due si rappacificarono. Five era riuscito a calmarli. Non sopportava che i suoi amati fratellini non litigassero per niente. Sapeva che anche se i loro caratteri si opponevano si volevano un mondo di bene.
《Rio? Dov'è Rio?》 Domandò Kite.
Shark batté un colpo sul tavolo.
《Non è qui. L'hanno rapita》 rispose a denti stretti.
Kite si sentì assai in colpa. Avrebbe dovuto accompagnarla e non lasciarla sola. Non se lo sarebbe mai perdonato.
《E Mizar?》 Chiese ancora.
《Hanno preso anche lui》 concluse Duman.
Kite si andò a sedere lasciando un posto vuoto tra lui e Shark, quello che di solito era occupato da Rio, e tra lui e Alito, dove di solito era seduto Mizar. Si sentiva in mezzo ai due buchi. Non andava affatto bene tutto ciò. Avrebbe voluto risportare indietro quei due amici. Ma non sapeva come.
《Voglio aiutare a salvarli》 disse deciso.
Shark si alzò dal tavolo.
《Si sta facendo tardi. Vado a casa. Duman, vieni con me. Dobbiamo parlare. E poi non chr mi piaccia eccessivamente l'idea di andare da solo adesso che so che stanno colpendo noi imperatori quando siamo soli》 disse Shark facendo cenno all'amico.
Non sarebbe rimasto lì un altro minuto a girarsi i pollici. Aveva bisogno di tempo per resettare il suo deck e pensare a nuove strategie. Tutto doveva essere perfetto entro mezzanotte. Ne andavano di mezzo sua sorella e Mizar. E non li avrebbe delusi.《Cosa pensi che succederà nel caso perdessimo?》 Chiese Duman preoccupato.
Shark si fermò un attimo a testa bassa.
《Noi non perderemo. Quella è solo la peggiore delle ipotesi》 disse invece, determinato.
Duman sapeva che a breve avrebbe lasciato andare tutta la sua forza. Temeva Shark quando si arrabbiava. Temeva la forza che viveva dentro di lui. Ma sapeva anche che, se usata nel modo corretto, avrebbe dato loro un grande vantaggio. Sperava solo che l'amico non perdesse del tutto il controllo quella volta.
《Mi darai una mano con il deck, vero?》 Duman pose la fatidica domanda.
L'altro sbuffò paziente.
《Va bene. Dopotutto non possiamo commettere errori ancora prima di partire》 rispose.
《Prometti che non mi odierai?》 Chiese poi Duman.
《Per cosa?》 Domandò Shark cupo.
《Vedrai con i tuoi stessi occhi》 ribatté Duman.
Ti piace tenermi sulle spine... sono certo che questa cosa sarà assai sorprendente, come al solito., pensò Shark. Erano diventati molto amici lui e Duman, forse migliori amici. Si coprivano le spalle, condividevano pensieri e segreti. Non gli era mai successo di trovare una persona così se non si contava Rio.
《Sai, pensavo a come sono cambiate le cose da quando ho scoperto di essere uno di voi imperatori Bariani...》 ricordò Shark.
Duman gli sorrise.
《Davvero? Com'era la vita prima di incontrarci?》 Domandò Duman.
《Strana. Prima di incontrare Yuma poi ero il bullo della scuola. Bei tempi. Ma senza amici. Una cosa che non sopportavo》 aggiunse Shark immerso in dolci ricordi.
《Tua sorella?》
《Rio ha dormito in ospedale fino a poco tempo fa. Si è svegliata solo all'arrivo di voi Bariani. Ho passato i giorni più duri della mia vita in quella stanza d'ospedale. Mi pare ieri che lei dormiva come se non ci fosse in domani... ma adesso è di nuovo distante da me. La devo ritrovare a tutti i costi. Lei è la mia principessa e io la devo salvare》 disse con determinazione negli occhi.
Duman sorrise immaginandosi la loro avventura in un modo fiabesco.
《Sei proprio un principe determinato e valoroso, Shark. Tua sorella dev'essere proprio orgogliosa di te》 pensò Duman a voce alta.
Shark gli batté una mano sulla spalla.
《Io non ho una famiglia. Voi altri sei siete la mia famiglia. Se perdo voi non sono nessuno. Se sono solo non sono nessuno》 Raccontò invece l'altro.
Shark rise sotto i baffi.
《Anche tutti noi altri imperatori non siamo nulla senza di te. Nessuno è nulla senza gli altri sei》 lo consolò con occhi sinceri.
《Ecco perché sei il nostro capo》 concluse Duman incontrando lo sguardo freddo del potente Nash.La campana rintoccò la mezzanotte. Duman e Shark erano pronti con i loro nuovi deck, in attesa del nemico.
Una risata rimbombò nella piazza. Poco dopo comparvero dal nulla due sagome nere avvolte in mantelli scuri. I loro volti erano completamente oscurati. Le luci provenienti dai lampioni non erano sufficientemente potenti per permettere loro di distinguere gli individui che li fronteggiavano.
I due imperatori si scambiarono uno sguardo deciso e intesero l'uno i pensieri dell'altro.
《Sono loro i nostri avversari?》 Chiese Shark all'amico.
《Duello in coppia》 disse una voce, che non si capì bene da chi proveniva.
I due amici annuirono.
《Ci sto》 dissero in contemporanea preparandosi per la battaglia.
Poco dopo erano già finiti nel mondo dei duelli.
《Comincerò io》 propose Shark.
Le due figure tacquero. Il ragazzo quindi non esitò a fare la prima mossa.
《Allora pesco. Come prima mossa evoco grandi mascelle in posizione d'attacco. Poi posiziono due carte coperte e termino il turno.》 Giocò Shark.
Una delle due figure, quella più a destra, ricevette la mano.
Giocò le sue carte senza parlare. Shark già odiava quel modo di combattere. Non sopportava i silenziosi e timidi, ma avrebbe chiuso un occhio. C'era in ballo sua sorella. E non avrebbe potuto perdere.
Tre carte coperte e la sagoma concluse il turno passando la mano a Duman.
Qualcosa non quadra, questi due sono troppo taciturni per i miei gusti. Nascondono qualcosa., disse una vocina nella sua testa.
《Prima di tutto pesco》 Esclamò.
Non poteva credere alle carte che aveva in mano.
Non posso giocare. Non ho neanche un mostro nelle mie mani!, si disse disperato.
《Allora?》 Gli domandò Shark.
Duman si rassegnò.
《Posiziono una carta coperta e passo la mano》 decise infine.
Shark non capiva cosa stava passando il suo amico. Sperava solo che la carta fosse una trappola sufficientemente potente per proteggerlo.
Due risate interruppero il gioco. Le due figure presero con le mani le estremità dei loro cappucci per sfilarli lentamente.
L'istante dopo Shark e Duman si guardarono spaesati.
Dalla sagoma che aveva davanti spuntò un volto che lasciò Shark a pezzi. Cadde in ginocchio.
《TU!》 urlò.Spazio autrice
Prima di tutto scusate per il ritardo stratosferico...
Chi saranno mai questi due avversari?
Spero vi siate fatto un'idea.
Com'è stato il capitolo?
Ale24xene
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Yu-Gi-Oh! Zexal: Una nuova avventura per Yuma & Astral
FantasyE se Astral scoprisse che la sua missione non è completamente finita? Cos'altro può volere il destino da lui? Facile, Astral non è uno qualunque. E chi altro potrebbe aiutarlo a completare la su missione se non Yuma? interessati? Allora dovrete iniz...