è mia madre (9)

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Francesca pov's

ho fatto una corsa per arrivare nella rete femminile che in confronto le pantere sono lumache. Mi siedo sulla panchina, ancora affaticata, e mi accendo la sigaretta, in questo momento sono la persona più rilassata del mondo. Dopo il terzo tiro mi faccio coraggio e mi giro verso il campo maschile per vedere se Ciro se n'è accorto. Oh no, quest'ultimo mi sta guardando in una maniera indescrivibile, sembra voglia uccidermi a morsi, vabbè non è colpa mia, lui non mi ha dato l'accendino, cosa si aspettava? che l'accendessi col pensiero la sigaretta? Decido di uscire dal mio campo e andare a parlare con Ciro.



-we-
-c cazz fe c l'accendin mij-
-senti ma secondo la tua mente come cazzo me l'accendevo la sigaretta senza fuoco?-
-non sono fatti miei, ora dammi l'accendino- dice con tono arrabbiato.
Ah è così fai l'arrogante? ora ti faccio vedere io
-adesso è mio, ne avrai sicuramente la scorta- dico convinta non interrompendo mai il contatto visivo
-c sfacijmm dic?-
-la prossima volta sii più garbato- urlo mentre andavo via senza voltarmi.



Ci riportano in cella e mi accorgo di aver fumato più di 3 sigarette. Devo metterle a posto, le nascondo nel davanzale della finastra e mi stendo sul letto per leggere qualcosa.  All'improvviso mi viene voglia di andare a salutare mia madre e parlare con lei, siccome prima di esser chiusa qui le confidavo letteralmente TUTTO. Chiamo Nunzia e le chiedo di portarmi dalla direttrice
-e pcchè?- dice lei
-vorrei vedere mia madre-
-oggi non ci sono visite-
-è la direttrice-
Ma come? neanche la guardia sapeva che io fossi sua figlia?
-m ste pigl p cul?- esclama confusissima
-perchè dovrei?-
-ora ti porto da lei così sfasa questo tuo mito di esser sua figlia-
-jamm- concludo la conversazione


-direttrì buongiorno- dice Nunzia dopo aver avuto il permesso di entrare
-le ho portato la detenuta Francesca, voleva vederla, anche se sembra esser andata fuori di testa, dice di essere sua figlia-
-sì è mia figlia, dopo ti spiego meglio- risponde mamma
Nunzia era letteralmente scioccata ed esce perciò dalla stanza lasciandoci sole.
-Mà pensavo l'avessi detto almeno alle guardie.- dico sedendomi
-tesoro in questo carcere ci sono guardie corrotte, Nunzia non è una di quelle quindi hai fatto bene a dirglielo, glielo avrei comunque detto io-
-vabene-
-come mai qui?-
-non so mi mancava parlare con te, e volevo sapere anche come stavi, prima tornavi sempre a casa e trovavi me adesso sei sola, non parliamo più e questa cosa mi distrugge-
-amore mio sai che puoi parlare sempre, anzi dirò alle guardie di portarti da me ogni volta che vorrai va bene?-
-grazie mamma- dico alzandomi per abbracciarla, ricambia.
-Comunque volevo chiederti un favore, puoi vedere Teresa come sta? non la sento dal giorno dell'arresto-
-certo, anzi tieni il mio telefono, non farti vedere e chiamala-
-graziee- sorrido
Prendo il telefono e digito il numero della mia amica, che conosco a memoria.
-pronto?- dice lei
-vita mia-
-Fra oddio come stai? tutto bene? come fai a chiamarmi?-
-stai calma- rido -devo dirti un paio di cose perciò quando hai tempo vieni a trovarmi-
-vorrei tanto, credimi, ma ogni volta che sto per partire succede qualcosa e non vengo più, ti prometto che domani ti raggiungo, ho anche una sorpresa per te ma te la dirò domani-
-eddaii mi lasci col dubbio-
-sì ciao ciao, ci sentiamo domani-
-miraccomando- chiudo la chiamata
-allora hai fatto?- dice mamma
- sì grazie assai, ora dobbiamo uscire in cortile perciò io vado ciao ciao- dico dandole un bacio
-sì vai io nel frattempo parlo con Nunzia-
-vabene- esco e vado in cortile



Arrivata fuori sento una voce, la sua voce
-piccrè viè ca-
Sbuffo e vado vicino la sua rete per ascoltare che dice
-1 non mi chiamare piccrè
2 a cosa devo questo richiamo-
-allora piccrè- gli piace provocarmi -c'è una wagliona che ha fatto un torto alla mia famiglia e la deve pagare, io però non posso perciò non è che lo faresti tu?-
ahh adesso gli sono utile
-mi hai presa per una camorrista? e poi chiedi alla tua ragazza-
-non è più la mia ragazza-
-sono felice per te, ma comunque no, non picchierò una ragazza perchè tu me lo chiedi- concludo la conversazione andando nel mio campo anche se sento da dietro Ciro irritarsi.

*spazio autrice*
wewe belli come state? allora scusate per errori grammaticali e spero il capitolo vi piaccia. Se vi va lasciate un commento o una stellina, grazie ❤

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