5.

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Alessandro, la sera precedente, non poté fare a meno di pensare che il più piccolo volesse provocarlo per un qualche motivo sconosciuto. Come si fa a non accorgersi di avere il cazzo sul culo dell'altro? Lo stava facendo apposta e lui lo avrebbe accontentato: da oggi avrebbero giocato lo stesso gioco.

<<Buongiorno Ale>> disse Riccardo vedendo che l'altro fosse già sveglio.

<<Buongiorno>> rispose Alessandro facendo una pausa <<ricordi quando ti ho detto che hai il cazzo piccolo?>>

<<Sì?>>

<<Beh, non è piccolo, ma non è neanche chissà che>> disse Alessandro curioso di vedere la reazione dell'altro. No, non era piccolo, tutt'altro. Ma quel gioco lo avrebbe vinto lui.

<<Scusami?>>

<<Sì, non so se te ne sei accorto. Ma stanotte mi hai praticamente inculato. Dicevo: non è poi così grande>>

<<Non è vero, lo stai dicendo per farmi innervosire>>

<<Sì ti giuro, mi hai inculato>>

<<No, non parlavo di quello. Quello è ok, lo so. Ma non ho il cazzo piccolo>> Riccardo diede troppo tardi un senso alle sue parole.

<<Lo sai? Che mi hai inculato?>>

<<No, volevo dire che è probabile. Solitamente con Giulia dormo a cucchiaio>>

Alessandro aveva la vittoria in pugno, se solo qualcuno non avesse bussato alla sua porta.

<<Chi è?>> urlò Alessandro.

<<Sono Giulia, è lì Riccardo? Nella sua stanza non risponde nessuno e Michelangelo mi ha detto che potrebbe essere qui, mi ha dato lui il numero della tua stanza>>

Riccardo non sapeva se maledire Giulia o se ringraziarla per averlo salvato da quella situazione.

<<Sì amore, sono qui. Fammi alzare e ti apro>> urlò alzandosi dal letto e andando ad aprire la porta <<Scusa, non ti ho avvisato perché pensavo venissi dopo pranzo. A che ora sei partita per essere qui a quest'ora?>>

<<Sono venuta ieri notte amore, così oggi posso sostenerti tutta la giornata>>

<<Grazie, non dovevi>> gli disse Riccardo dandole un leggero bacio. Inevitabilmente pensò al bacio della sera precedente, non aveva nulla a che fare con quelli dati a Giulia.

<<Allora andiamo a fare colazione?>> chiese Giulia guardando prima Riccardo ne poi Alessandro, che nel frattempo era rimasto seduto sul letto ad osservare gli altri due.

<<Mi sciacquo la faccia e ci sono, perdo cinque minuti massimo>> disse Riccardo incamminandosi verso il bagno.

<<Allora>> esclamò Giulia dirigendosi verso Alessandro <<emozionato per stasera?>>

<<Molto. Tu e Blanco solitamente come dormite?>>

<<Come?>>

<<Come dormite? In che posizione? Stavamo discutendo con Riccardo sulle posizioni in cui dormire con i partner>>

<<Emmh, ok>> disse Giulia, abbastanza confusa ≤<noi ci diamo le spalle>>

<<Non dormite a cucchiaio?>> chiese Alessandro con un sorriso sul volto.

<<No, a Riccardo non piace proprio, ci diamo sempre le spalle. Ma perché?>>

<<No, niente. A me piace dormire a cucchiaio, Riccardo non è riuscito a dirmi la sua posizione, hai bussato prima che potesse esprimersi>>

Capirsi con uno sguardo | Blanco & Mahmood |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora