28.

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<<Amore se continui a baciarmi così giuro che ti sbatto su questo tavolo>> disse Alessandro cercando di allontanare il compagno.

<<È esattamente questo il mio obiettivo>>

Alessandro lo fece poggiare sul tavolo, portandosi le gambe dell'altro attorno al suo bacino; i due sessi duri si toccarono provocando in entrambi dei gemiti grutturali.

<<Non sai quanto ti desidero>> disse Alessandro sbottonando i pantaloni del più piccolo per poi toglierli e buttarli per terra. Riccardo iniziò a massaggiare il pene dell'altro con movimenti circolari infilando la mano dentro i pantaloni.

<<Anche io ti desidero, sbrighiamoci>> lo pregò il più piccolo dopo aver visto che l'altro era già duro. Calò i pantaloni e le mutande ad Alessandro e questo li cacciò via con i piedi per poi spogliare il compagno.
Alessandro tolse il plug ed entrò in Riccardo con una spinta decisa, essendo quest'ultimo già abbastanza largo grazie alla precedente presenza del plug.

<<Amore scusa, ma non penso che durerò molto>> disse Alessandro cominciando a dare spinte sempre più forti.
Riccardo urlò di piacere, lasciandosi andare per l'ennesima volta in quel giorno a sensazioni di puro piacere; poggiò le mani ai lati del tavolo tirandosi leggermente indietro con il busto, mentre il compagno lo cingeva per i fianchi.
Alessandro prese il sesso dell'altro e cominciò a masturbarlo, certo che avrebbero avuto durate diverse.

<<No Ale, anche io durerò poco>> gemette Riccardo invitando l'altro a smettere di masturbarlo. Nonostante avesse già eiaculato due volte durante il giorno, fare l'amore con il proprio ragazza lo eccitava parecchio.
Sentendo quelle parole, il più grande aumentò la velocità delle spinte facendo diventare l'atmosfera ancora più calda.
Le goccioline di sudore che cadevano dai loro corpi rendevano i due ragazzi più seducenti e Alessandro non poté fare a meno di pensare che la visione del suo ragazzo era uguale a quella di un Dio greco. Lo attirò verso di sé e, continuando a muoversi dentro di lui, si gettò sul suo collo alternando succhiotti a teneri baci.

<<Ale non resisto, sto per venire>> urlò Riccardo quasi in un sussurro, per poi riversare il suo sperma tra i due corpi.
Alessandro diede le ultime spinte e riversò il suo seme dentro il compagno.

<<Abbiamo inaugurato il tavolo>> disse Alessandro con il fiatone poggiandosi sulla spalla del ragazzo.

<<Io poco fa ho inaugurato il lavandino del bagno>> scherzò Riccardo.

<<Mi chiedevo dove fossi venuto>> rise Alessandro baciandogli la zona dietro l'orecchio.

<<Mi aiuti a scendere dal tavolo? Mi fa male la schiena, forse facciamo troppo sesso>>

<<Ti fa male per colpa mia?>> chiese Alessandro preoccupato prendendolo in braccio per poi poggiarlo per terra.

<<Cazzo Ale sei eccitante quando mi prendi in braccio>>

<<Ma sei ninfomane?>>

<<Ninfomani non sono le donne?>> chiese Riccardo confuso.

<<Vabbè, sei ninfomane al maschile?>>

<<Io non penso sia questo il termine>>

<<Tu sai qual è il termine per l'uomo?>>

<<No>>

<<Neanche io, quindi ci faremo andare bene ninfomane al maschile>>

<<Ok>> rispose Riccardo non avendo nulla da obiettare <<No, non lo sono. Sei tu che sei così... Dannatamente eccitante>>

<<Sì, sei ninfomane al maschile>> affermò Alessandro rassegnato.

Capirsi con uno sguardo | Blanco & Mahmood |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora