11.

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I due ragazzi dormirono abbracciati l'uno all'altro. La mattina seguente il primo a svegliarsi fu Alessandro, che si beò della vista del più piccolo. Riccardo si svegliò poco dopo, sorridendogli e dandogli il bacio del buon giorno.

<<Buongiorno, stamattina qui qualcuno è dolce>> bisbigliò Alessandro.

<<Sì>> rispose salendogli addosso a cavalcioni <<voglio le coccole>> gli disse poggiando la testa sul suo petto.

<<Vedi che sei un bimbo?>> disse ridendo.

<Quindi è vero quello che hai detto alla giornalista?>>

<<In parte>>

<<Qual è la parte non vera?>> gli chiese Riccardo poggiando il mento sul suo petto e sorridendo.

<<Non è vero che non starei mai con te perché sei un bambino. Probabilmente è questo l'aspetto che mi piace più di te>>

Riccardo si alzò leggermente per dargli un bacio, così facendo i bacini di entrambi entrarono in contatto.
Alessandro si fece scappare un gemito che il compagno accolse tra le labbra.

<<Qualcuno è eccitato?>>chiese Riccardo muovendo il bacino.

<<Se continui mi trovo costretto a scoparti di nuovo>>

<<Per quanto mi piacerebbe, abbiamo un'intervista alle 11>> disse Riccardo senza però smettere di fare toccare i due membri.

<<Riccardo sono serio, non me ne fotte un cazzo dell'intervista. Ti prendo qui e ora>>

<<Ma a me interessa dell'intervista>> disse lasciandogli dei baci lungo il petto e arrivando vicino l'inguine. Iniziò a lasciare piccoli morsi nell'interno coscia alternandoli con umidi baci.
Alessandro continuò ad emettere gemiti <<Ricky, per favore>>

<<Shh>> fece il più piccolo leccando il membro per tutta la lunghezza.
L'ennesimo gemito uscì dalla bocca di Alessandro, che schiacciò la testa contro il cuscino.
Riccardo inglobò tutto il pene e iniziò a leccarlo, facendo su e giù con la testa.

<<Cazzo Riccardo>> mugugnò Alessandro <<dove>> cercò di continuare a parlare <<d-dove hai>> continuò non riuscendo però a finire.
Il più piccolo iniziò a fare dei piccoli cerchietti con la lingua che fecero impazzire Alessandro. Quest'ultimo lo prese per i capelli e iniziò a dargli il ritmo che voleva, Riccardo si lasciò guidare.

<<Sto per venire>> lo avvertì Alessandro <<cazzo, non riesco a resistere ancora>> disse vedendo che l'altro non si spostava.

Riccardo alzò lo sguardo, cercando quello dell'altro. Alessandro lesse malizia, capendo che non si sarebbe spostato. Questo lo fece eccitare ancora di più e venne in pochi secondi.
Riccardo ingoiò tutto, poi si alzò e si stese di nuovo vicino all'altro.

<<È un sogno?>> chiese Alessandro.

<<Forse>> risposte Riccardo pulendosi gli angoli della bocca con le dita per poi leccarle guardando l'altro.

<<Se continui ti salto addosso>>

<<Guarda che pervertito che sei. Uno non può neanche pulirsi che deve sentirsi molestato in questo modo>>

<<È la prima volta che fai un pompino?>>

<<Sì, è stato tanto brutto?>> chiese Riccardo distendendosi di lato e poggiandosi su un braccio.

<<Cazzo stai scherzando? Giuro di non essere di parte, è stato il miglior pompino ricevuto>>

<<Lo dici a tutti quelli che ti fanno i pompini?>>

Capirsi con uno sguardo | Blanco & Mahmood |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora