13.

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non era rimasta soddisfatta della puntata, poteva fare decisamente di meglio ma non era quello a buttarla giù.
inoltre aveva un pensiero in testa: i bigliettini.
sapeva che non doveva dargli troppa importanza ma sapere che a ben due persone lei piaceva, la metteva a disagio.
si domandava perennemente chi fossero e semmai un giorno, potessero uscire fuori i nomi.

era il suo turno con il telefono, quindi lo prese per chiamare sua madre, lì in camera per fortuna era da sola, crytical stava dalla pettinelli, luigi in qualsiasi posto in casa.
dopo due squilli sua madre rispose alla videochiamata e la guardò con un gran sorriso.

«ciao amore! come stai? la puntata?»  iniziò subito l'interrogatorio ma lei l'amava lo stesso.

«si tutto bene, potevo fare di meglio ma va tutto bene»

«sicura che vada tutto bene? sofi ti conosco, sento che qualcosa non va»  odiava così tanto quando sua madre faceva così, la trovava insopportabile.
«hai litigato con i tuoi compagni di stanza? dove sono?»

«no, va tutto bene. crytical dalla pettinelli, luigi non so dove sia» disse lei alzando lo spalle, cercava in tutti i modi di non farle vedere che qualcosa non andava, perché aveva discusso con quest'ultimo.

«sofi hai da far- come non detto, scusami» si girò non appena sentì mattia e poi lo guardò fare indietro, lei prese a ridere.

«che succede? chi è sofie poi fece segno a mattia di avvicinarsi, così poteva vederlo e poteva convincersi che andava tutto bene.

«niente, c'è mattia... lei è mia madre» disse non appena il biondo si avvicinò a lei e poi sofia gli fece spazio per farlo sedere.

«salve signora!» salutò lui facendola ridere, era sempre così buffo. sua madre sorrise e si avvicinò al telefono per vedere meglio.
sofia nel vedere quella scena si portò una mano sulla fronte scuotendo il capo.

«ah si ciao mattia! te anche sei di bari giusto? magari organizziamo qualcosa quando uscite. ah e lasciati dire che sei più bello che in tv» sofia subito si portò la mano sul viso vergognandosi totalmente, mentre mattia aveva preso a ridere.
si chiedeva perché sua madre le doveva far fare sempre figuracce.

«mamma comunque lo vedi sempre attraverso uno schermo, non penso cambi molto...»

«io lo trovo più carino, poi un bravissimo ragazzo»  continuò lei, mentre mattia stava crepando dalle risate, sofia nel mentre gli dava dei piccoli pugnetti sul braccio.

«scusate, non sapevo che foste qui, prendo una cosa e me ne vado» nel sentire quella voce, per l'ennesima volta sobbalzò e rimase a guardare luigi mentre si avvicinava, fu svegliata solo da sua madre che la chiamava.

«niente mamma, è entrato luigi» tornò a guardarla, cercando di non pensare a luigi lì vicino che trafficava con le sue cose.

«e fammi salutare pure lui» si stava maledicendo per aver nominato il moro, sospirò e poi chiamò luigi pregandolo con lo sguardo di venire solo per salutarla.
il moro senza dire niente si avvicinò, mettendosi dall'altro lato di sofia.
«ciao luigi! ma sai che la tua canzone partirò da zero mi piace tanto, la paragono molto a sofia, sei bravissimo, un bravo ragazzo anche te. sofi se ti devi fidanzare mi vanno bene tutti e due, anche lda non mi dispiace, io approvo»

«ma sei pazza mamma!!» urlò lei arrossendo completamente, non poteva avere una mamma normale?
«basta ho finito il tempo, ci sentiamo ti voglio bene» e senza farla rispondere chiuse la chiamata velocemente e posò la testa sul cuscino con le mani sul viso.
«mio dio, scusatemi per lei»

distanti e diversi || luigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora