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sofia è la prima persona che mi fa sentire me stesso, credo che mi piaccia.
le rivenne in mente quella frase, mentre luigi era lì che li guardava in silenzio, era come se quella era una situazione che non si aspettava.

«che c'entra?»

«puoi rispondere per favore?»
insistette lei, aveva bisogno che lui glielo dicesse.

«cosa cambia?»

«dai luigi, parla, non ti uccide farlo»
intervenì francesco, che era ancora lì. luigi guardò crytical impanicato, con uno sguardo del tutto spaventato, quasi a supplicarlo di farlo uscire da quella situazione ma fra non fece niente.

«senti, avevo sentito quella canzone poco prima e mi aveva fatto pensare a te. l'altro giorno quando l'hai citata avevo paura che tu avessi capito e- »

«ma di quale parli?»
non stava proprio capendo.

«di quello a san valentino, non dicevi di quello?»

“sei indelebile come l'inchiostro che ho sulla pelle
indelebile come la vita che prende a sberle
come quando una ferita che non si chiude col tempo
quando la fascia sai che lascerà il segno
quindi siamo io e te, noi da soli per sempre.”

quel bigliettino era suo e lei non poteva crederci. era veramente suo e lei l'aveva conservato per tutto quel tempo, perché ci sentiva un legame particolare, ora finalmente sapeva quale.

«oh cazzo»
esclamò crytical e lei si passò le mani tra i capelli, completamente sconvolta per quello che aveva sentito.

«voi di quale bigliettino parlavate?»
lo vide sbiancare totalmente nel panico.

«quello della puntata del pomeridiano»
rispose fra, lei non riusciva a parlare.

«n-non sono io, no.»

«luigi...»

«ho detto che non sono io francesco, ora basta pensiamo a stare insieme prima che tu te ne vada.»
lei alzò lo sguardo verso di lui e si guardarono per qualche secondo, degludirono entrambi e poi sofia si avvicinò a francesco, gli diede un abbraccio e tornò dentro.

la verità è che non ci aveva capito niente di quello che era appena successo. quel bigliettino in puntata era il suo o no? perché poi le aveva scritto quello a san valentino?

—✾—

la quinta puntata era forse una delle più difficili per lei, era finita in ballottaggio e adesso gli altri stavano andando avanti, per vedere chi doveva andare contro di lei.

maria per non farla sentire troppo male, dato che la conosceva, aveva deciso di farla rimanere giù, insieme agli altri, così da potersi tranquillizzare.

era brutto aver paura di uscire, era brutto stare in ballottaggio con uno dei ragazzi della casetta, stava con loro da mesi e faceva male. luigi era di fianco a lei ed anche luca, vicino luigi invece c'era carola, anche lei visibilmente preoccupata.
quando la loro squadra perse di nuovo la partita, cuccarino todaro dovevano chiamare dei ragazzi per la sfida finale, per il ballottaggio. schierarono, carola, luca e luigi, lei guardò tutti e tre sospirando, non avrebbe voluto sfidare nessuno dei tre, specialmente perché li trovava molto forti.
dopo l'esibizione di lda e carola, meravigliose, toccò a quella di luigi, lei si sistemò meglio cercando di sentirlo con la massimo concentrazione.

«cosa canta rudy?»
chiese maria verso il loro professore.

«il suo nuovo inedito, tienimi stanotte»
quell'inedito, quello per carola.

distanti e diversi || luigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora