High Treason

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📢Isabelle

Sono già le sei di pomeriggio, sto rientrando in casa, scortata dai due uomini di prima.

Tradimento.
Nella nostra famiglia, anzi nel nostro mondo, quello che io ho fatto oggi viene considerato come tradimento.
Non ho rispettato quello che è il bene della famiglia, per noi la famiglia è importante, è il centro di tutto.
Io mi sono opposta a quella che è stata una decisione presa da mio padre per salvaguardare la nostra famiglia, il nostro nome, il nostro onore. Per questo è tradimento: ho anteposto il mio bene personale a quello del mio intero nucleo familiare, prendendo una decisione che ostacola quella presa per il bene della famiglia.

La porta della mia casa viene spalancata, dietro di essa ad attendermi c'è già mio padre.

Gambe larghe, braccia incrociate ed una faccia che dovrebbe incutere terrore, ma io so come può essere. Quando la mamma era ancora viva, era il padre che chiunque avrebbe voluto. L'assenza di sua moglie lo ha segnato tanto, sin da subito.
Non è più mio padre da molto tempo ormai.

"Lasciatela. Ora ci penso io. Potete andare, entrambi" i due che erano con me fino ad ora annuiscono leggermente con il capo e lasciano il salone in religioso silenzio.

"Ottimo addestramento. Cinofilo, vero?" Chiedo sarcastica
"ISABELLE" il mio nome tuona per tutto il grande salone, all'entrata di casa.
Tremo leggermente, solo per il cambio di tono improvviso, non perché io abbia paura.
Alzo gli occhi ed il mento, proprio per fargli capire che non ho paura.
Io non ho paura di te.
Io non ho paura.

••••

"Ripeti con me tesoro. Noi non abbiamo paura"
"Noi non abbiamo paura" la mia voce è quella di una bambina felice che ripete le parole della mamma.
"Bravissima tesoro" mi accarezza una guancia, la mia mamma.
"Sai, la nostra è una famiglia importante e particolare"
"Si, noi siamo i..i..." la mia faccia da bambina si dipinge di confusione
"Siamo i Capi. Nella nostra città, molti fanno affidamento a noi"
"Wow" la mia bocca rimane aperta in un espressione di stupore. Lei ride per quell'espressione. Mi accarezza il viso con entrambe le mani. Amo le carezze della mia mamma.
Me ne da sempre tantissime perché il papà non può.

"Ci saranno persone che cercheranno di intimidirti o farti del male per questo. Tu non devi mai mostrare di aver paura"
"E se ho paura? Ci sarai tu?"
"Io ci sarò sempre, anche quando non potrai vedermi" finisce di allacciarmi la scarpa destra ed io dondolo i piccoli piedini. Mi piacciono tanto le mie scarpe.
"E tu hai paura?" Le chiedo
"Solo quando si tratta di te, amore mio"
"Mamma?" Della richiamo
"Dimmi"
"Stai con me per sempre?"
"Starò con te fino a che potrò"
"No. Sempre"
"Sempre sempre non sarà possibile tesoro"
"Non voglio stare sola" il mio viso si trasforma a causa delle lacrime.
"Quando io andrò via, non sarai sola"
"Il papà non c'è mai, lui non vale!"
"Ci sarà qualcun altro amore, ora smetti di piangere, siamo ancora tutti qui"
"Ti amo mamma"
"Anche io ti amo bambina mia"

••••

Torno alla realtà, facendo finta che quel ricordo della mamma non mi abbia turbata. Vorrei solo piangere e riabbracciarla.
Piangere però posso farlo dopo, riabbracciare la mamma...beh quello è impossibile.

"Ti rendi conto di quanto sia grave quello che hai appena fatto?" Chiede mio padre.
"Tradimento. Quello che ho fatto si chiama tradimento nella nostra famiglia." Recito come un automa.
"Esattamente. Ma sei mia figlia, copriremo tutto con la scusa dell'ansia per stasera e non si verrà mai a sapere del fatto che hai negato alla tua famiglia il sostegno di cui ha bisogno"

A T E L O P H O B I ADove le storie prendono vita. Scoprilo ora