It feels like we're Oceans apart

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🗓️- 2 mesi, 3 settimane, 2 giorni.

🗣️ Isabelle

Mi sveglio dolcemente, Mik sta passando distrattamente i polpastrelli sulla mia schiena.
Sento che sposta i miei capelli dolcemente e poi torna ad accarezzare la mia pelle.

Il cuore subito prende a sfarfallare. È perfetto.
È capace di essere esattamente la persona di cui hai bisogno.
Non so mai se glielo dirò ma sta diventando il mio punto fisso.
Forse un giorno, forse proprio nel giorno del matrimonio.
Dio mio, sono proprio andata.

Il peso dell'altro suo braccio è concentrato sul mio fianco.
Mi tiene stretta, come se potessi scappare.
"Buongiorno" gli afferro la mano e lo abbraccio meglio.
"Buongiorno" il bacio che lascia sulla mia spalla mi riempie di brividi.
Prende ad accarezzarmi la pancia, con movimenti circolari.

"Potrei abituarmi a tutte queste coccole" mormoro
"Devi."
Mi volto per guardarlo in faccia.
"Ti ricordo che ogni volta che ti giri in questo modo mi strusci sul cazzo" dice stringendo i denti
"Mik!"
"Era solo un piccolo reminder"
Con la gamba gli circondo il bacino.
"Is. Che vuoi fare?" Sembra terrorizzato, ma allo stesso tempo nei suoi occhi brilla la lussuria.
"Non lo so." Alzo le spalle innocentemente.
"Tu lo sai perfettamente, piccola stronza" il pizzico che mi da sulla natica mi fa sobbalzare, ma questo va a discapito suo, visto che fa scontrare la mia intimità con la sua.

"È un modo per torturarmi?" Con una leggera spinta lo faccio finire con la pancia in aria, io seduta a cavalcioni su di lui.
Le sue mani finiscono subito sulle mie cosce, con le dita sotto al tessuto di un vestito da notte che ho poi infilato ieri.

"Non puoi farmi questo Isabelle"mi redarguisce, stringendo la pesa sulle mie cosce
"Fare cosa?" Mi mordo le labbra.
"Cazzo. Smettila!"
"Non ti ho nemmeno toccato."
"Tu non ti rendi conto, avrei solo bisogno di questo" con le mani mi guida, facendo oscillare i miei fianchi sopra i suoi boxer.
Il verso roco che gli esce dalla gola mi attira, mi abbasso con il busto per baciargli il collo.
"Ancora" dice lui, e le parole vibrano contro le mie labbra.
Muovo ancora il bacino.
"Devi fermarti. Se non ti fermi..."
In risposta mi muovo ancora.
"No."
"Perché non...non vuoi?" Gli chiedo. Mi sembra di pretendere troppo.
"Non voglio? Voglio così tanto che mi stanno esplodendo le palle"
Rimango a bocca aperta.
"Non posso. Non è una posizione...favorevole per la prima volta. Potrebbe farti più male del normale. Questo non voglio. Mi taglierei le mani prima di farti del male" il mio viso si rilassa, così come il mio corpo ed anche il mio cuore.
"Fra qualche giorno c'è la visita" continua a parlare "sto pregando chiunque io possa pregare per far sì che me lo tolgano."

Stringe ancora le mie cosce.
"Sei mia, non vedo l'ora di dimostrartelo anche in quel modo che sei mia."
"Tu?"
"Sono tuo"
"Sei mio. Per sempre"
"E quello che c'è dopo"
"Anche quello che c'è dopo, si"

Torniamo a sdraiarci, calmandoci.
Io mi accoccolo di nuovo tra le sue braccia.

"Hai mai avuto dubbi su qualcosa?" Chiede improvvisamente, sussurrando nel silenzio della stanza.
"Che intendi?" Parlo ad un soffio dalle sue labbra.
Alza le spalle "non lo so. Come se un tassello fosse...mancante"
"Perché? Ti manca qualcosa?" Ho paura della sua risposta.
"Ho te, la mia familgia, Bellie...no."
"A me la mamma. Solo lei è un tassello mancante in me"
Mi bacia la fronte.
"Sarebbe orgogliosa della figlia che ha"
"Vorrei che fosse qui. Ogni giorno. Mi manca"
"È normale, ma portandola sempre con te, non ti abbandonerà mai"
"Tu non devi lasciarmi. Non scomparire come lei. Mi uccideresti Mik"
"La stessa cosa vale per me"

"MIKI! IS!" Sentiamo urlare dalla camera affianco.
Ares si alza e va ad annusare la porta della nostra camera.
"È sveglia. Vado a vedere se ha bisogno di aiuto." Gli do un bacio a stampo e mi alzo dal letto.
"Quel pigiama è illegale comunque" lo sento mormorare mentre esco.

A T E L O P H O B I ADove le storie prendono vita. Scoprilo ora