Can't love you in the dark

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Isabelle POV

Qualche ora prima.

"Sai, mi sento molto meglio in questi giorni. Le crisi sono rientrate quasi del tutto." Sorrido mentre con i piedi faccio cerchi nella sabbia "l'altro giorno sono stata da Arabella, abbiamo giocato insieme tutto il giorno, mangiato insieme..." mi accorgo che Mik ha la testa tra le nuvole quindi la mia voce si fa sempre più lieve mentre pronuncio le ultime parole.
Siamo al mare insieme, come gli avevo chiesto io e per questo lo ringrazio, ma io sono qui e lui no. Mi ha già detto che è preoccupato per un incontro di lavoro che non sta andando bene, ma io ho paura che ci sia dell'altro.
Magari sta pensando anche lui ad annullare l'accordo matrimoniale, ma negli ultimi giorni sono stata io a chiedere a mio padre di non farlo, di non cercare nessuna scorciatoia. Sarei stata sua moglie...nel bene e nel male. Ci sarei stata, in qualsiasi modo lui volesse.

Rimango in silenzio, aspettando che sia davvero pronto a parlare, ma quando lo vedo senza intenzione di tornare alla realtà mi alzo in piedi e gli copro il sole, lui si riprende subito e mi guarda, strizzando gli occhi "Che fai lì?"
"Voglio fare un bagno, non sono venuta solo per stare seduta, altrimenti avresti potuto lasciarmi dormire"
Annuisce "hai ragione, andiamo" gli porgo la mano per farlo alzare e lui non se lo fa ripetere due volte.

Alla fine facciamo un bagno infinito, che dura più del previsto. Mentre ci asciughiamo al sole mi viene in mente un'idea, per provare a parlarci di più e perché...beh perché vorrei che questa giornata non finisse mai.
È tutto com'era prima, prima di quella festa che ci ha separati ed io trovo affascinante passare del tempo assieme, nonostante tutto.

"Ti va di andare a pranzo insieme? non...lo facciamo da un po'" lui guarda l'orologio, vedo i suoi occhi guardare ovunque tranne che me, quindi mi inizio ad insospettire e ciò che dice dopo è la conferma di ogni mio dubbio. Non mi sta dicendo la verità.
Il sorriso che avevo fino ad ora svanisce perché non pensavo avrebbe mai...che mi avrebbe mai mentito.
"Mi dispiace tanto ma oggi non posso. avevo già un altro appuntamento e-" Lo fermo subito
"Non fa niente" Scuoto la testa con un piccolo sorriso, mi sta mentendo, palesemente. "È colpa mia, non dovevo dirtelo così tardi"
"No, mi ha fatto piacere e se non avessi un impegno lavorativo, saremmo andati senza nemmeno pensarci due volte" parla sempre più velocemente, altro segno negativo. "Se vuoi andiamo domani a pranzo insieme"
Non voglio che ora si senta in obbligo di rimediare "No, non preoccuparti, ho da fare io domani, ma grazie per averlo proposto" Mi allontano di qualche passo e rimetto le mie cose al loro posto nella borsa, senza pensarci ancora. È andata, forse è proprio così che deve andare.
"Is..." Scuoto la testa
"Io torno a casa a piedi, faccio una passeggiata"
"No, ti accompagno" Allunga una mano verso di me come a volermi toccare.
"Non puoi controllare la mia vita, voglio fare una passeggiata, lasciami andare"
"Non mi piace tu vada in giro da sola"
"Piace a me. Buon appuntamento Mikael" in questo momento sono arrabbiata e ferita, per la bugia che ha detto. Non posso rimanere qui, fare il viaggio con lui. Sono convinta che se mi forzasse a parlare direi cose di cui potrei pentirmi.
Metto in spalla la borsa e mi incammino, raggiungendo rapidamente la strada.

Per il resto della giornata mi rintano in casa, facendo qualche esercizio fisico ed un bel bagno nella vasca della mia stanza.
Quando ho finito, trovo sul telefono una quantità imbarazzante di chiamate perse da parte di Grace.
La richiamo immediatamente, preoccupata che le sia successo qualcosa.
"Ciao tesoro!" Dice a voce alta non appena prende la chiamata.
"Ciao, che succede?"
"Niente di che, verresti a cena da noi questa sera?"
"Non lo so, non so se sia appropriato"
"Lo è. Ti prego, vieni per me. Niente maschi come motivazione"
Sospiro pesantemente "okay okay"
"Si!" La sento far cadere qualcosa a terra "diamine. Okay, Isa quando arrivi devo assolutamente farti vedere delle cose. Le ho comprate oggi per il bambino. Sono adorabili"
"Non vedo l'ora" ridacchio, presa dal suo entusiasmo.
"Allora sbrigati a venire qui"
"Devo vestirmi prima di arrivare, ti ho richiamata subito dopo uscita da un bagno rilassante"
"Sbrigati lo stesso. Ti adoro, ci vediamo dopo"
"A dopo" scuotendo la testa riattacco la chiamata.

A T E L O P H O B I ADove le storie prendono vita. Scoprilo ora