parte 1

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Precisazioni:

T/n:tuo nome

T/c: tuo cognome

C/p: colore preferito

C/c:volte capelli

C/o:colore occhi

T/m: tua mamma (non so se la metto ma forse si)

T/p:tuo papà (non so se lo metto forse si)

Il potere/dono lo scoprirai più avanti, sarà una storia Camilo×Reader sulle parole in spagnolo c'è un asterisco e alla fine di ogni capitolo ci metto la traduzione e niete. Buona lettura.....

Camilo pov:

Oggi ho il giorno libero, quindi niente bambini da guardare e niente mutazioni da fare.

Tra una settimana ci sarà la cerimonia per il dono del mio hermanito* Antonio.
Ora sto camminando nel bosco che si trova prima del paese in cui vivo: Encanto, è un paese molto colorato, pieno di fiori, gente che si aiuta, canti e balli che partono così a caso.
Io faccio parte dei mitici Madrigal, siamo una famiglia strana non che la più importante, tutti i membri hanno un dono, o meglio quasi tutti, solo la mia prima*, Mirabel non ha un talento, spero che Antonio ne abbia uno abuela* è cambiata da l'ultima cerimonia, non lo da a vedere ma si nota e non poco, soprattutto nei confronti di Mirabel è diventata più dura.

Mentre continuo a camminare arrivo al fiume e percorro la sula lunghezza fino ad arrivare in una radura circondata da alberi, il fiume finisce in un lago, e in Sieme ad esso c'è una cascata meravigliosa, è pieno di fiori e piante di diverso tipo, di animali che appena mi vedono scappano via, c'è un amaca attaccata a due alberi, una "casa" ( svariate casette ) sugli alberi unità tra loro da dei ponti fatti di fine e pezzi di legno:

(Così ma su più alberi).
c'è un profumo di arapes* proprio come quelle della tia*  Julieta.
Ad un tratto sento un tuono sopra la mia testa. Mi amdre deve assere arrabbiata, o triste, o frustrata per qualcosa, meglio che torno a casa. Ma mi chiedo che abbia creato questa meraviglia, appena avrò calmato mia madre tornerò sicuramente.

T/n pov:

Stavo tranquillamente cucinando delle arapes, quando sento alcuni rumori.
Mi arrampico sui rami per vedere se c'è qualcuno e in lontananza e vedo un ragazzo: alto, con una chioma indomabile di capelli ricci, un poncio giallo, camicia bianca e dei pantaloni marroni. L'osservo e piano piano, mentre segue il corso del fiume, arriva alla mia radura. Gli animali appena lo vedono scappano, lui si guarda in torno, io inizio ad innervosirmi, questo posto è il mio, la mia casa e per me lui è una minaccia, o almeno credo, comunque sopra la mia testa iniziano a formarsi delle nuvole, iniziano i tuoni e dopo poco il ragazzo va via, ma chequando vedo che si è allontanato abbastanza torno serene e continuo a cucinare. Non capisco cosa stia succedendo visto che tre secondi fa non c'era nemmeno una nuvola.

SALTO NEL TEMPO:

T/n pov:

È passato qualche giorno da quando quel ragazzo è venuto, fino ad oggi ci sono stati solo giorni piovosi e qualche momento usciva il sole. Ma poi tornava a piovere. Per esempio cinque minuti fa pioveva e ora no e le nuvole sono sparite subito. Ne approfitto per andare in riva al lago a leggere in tranquillità.
Mentre leggo sento delle voci, per la precisione due, una sembra di un bambino piccolo e l'altra di un ragazzo. Visto che non avrei mai fatto a tempo a salire sulla casa decisi di andare sull'amaca che era abbastanza in alto per farmi nascondere.
Dopo essere salita, sporgo leggermente la testa per vedere e con grande sorpresa vedo il ragazzo del poncio giallo e con lui c'è un bambino vestito di giallo, credo che sia suo fratello, si assomigliano, soprattutto per l'ammasso di capelli che si ritrovano in testa.

Camilo pov:

Dopo essere tornato a casa, capì il perché mia madre era così di malumore, uno perché non sapeva dove fossi, due è spuntata una nuova porta oltre a quella del mio hermanito che avrebbe aperto la prossima settimana, la porta era in mezzo a quella di Dolores e la mia.
Nessuno ha idea di chi sia anche perché non vi è raffigurato nulla finché il proprietario/a non apre la porta, siamo sicuri che nessun altro oltre Antonio deve ricevere il talento, quindi abuela decise che durante la festa di Antonio avremo fatto provare ad ogni abitante del villaggio ad aprire la porta, così forse troveremo chi è il nuovo dono.

Per un paio di giorni non ha fatto altro che piovere. Appena c'è stato uno spiraglio di sole dissi ad Antonio di andare a fare un giro, ho intenzione di fargli vedere quel posto vicino al lago.

Quando siamo arrivati Antonio rimane a bocca aperta, io mi trasformi in lui per farlo ridere e quando si gira infatti scoppia a ridere, poi torno in me e comincio a rincorrerlo, quando lo prendo iniziò a fargli il solletico e poi quando si libera va verso l'acqua del lago e inizia a schizzarmi, così inizia una guerra di schizzi finché non sentiamo uno starnuto, non era il ne io ne Antonio, quindi ci fermammo e iniziammo a guardarci in torno

T/n pov:

Mentre sono sull'amaca, vedo che iniziano a giocare tra loro, non riesco a trattenere un sorriso vedendo una scena così tenera tra i due. Ma ad un certo punto uno starnuto che non sono riuscita a trattenere esce fuori e i due si fermano all'istante iniziando a guardarsi in torno.

X1:c'è qualcuno?

Disse il più grande stringendo il più piccolo a se come se qualcuno gle lo volessero portare via.
Decisi di sporgere ancora un po' la testa, e il più piccolo alzò la testa e mi indicò.

X2:guarda là, Camilo, c'è qualcuno.

Il ragazzo alzò lo sguardo verso di me, io mi sporsi ancora un po' ma fu una pessima idea, e caddi, feci giusto in tempo ad aggrapparmi ad una corda che penzolava da una delle case. Poi iniziai ad arrampicarmi e arrivai a casa.

Io: chi siete? Che ci fate a casa mia? Volete attaccarmi e portarmi via come cinquant'anni fa?

X1: Hey Hey calmati, veniamo in pace, questa è casa tua? È davvero fantastica. Io sono Camilo, Camilo Madrigal. È lui è mio fratello Antonio.

Il bambino mi sorrise.

Antonio: scusa cosa intendi con "Volete attaccarmi e portarmi via come cinquant'anni fa" ? Sai sembri una ragazza molto più giovane

Io: è una lunga storia.

Camilo: puoi scendere? Vorremmo conoscerti meglio.

Io: promettete di non farmi del male?

I due annuirono, io presi un respiro e poi scesi, quando fui davanti ai due ragazzi, alzai lo sguardo e lo incrociai con camilo, devo dire che non è male, è carino, ma comunque troppo piccolo per me, sembrerò anche una sedicenne ma sono più grande di quanto sembri.

Antonio: come ti chiami?

Io: io sono t/n.

Traduzioni:

tia/tio: zia)zio

abuela/abuelo:nonna/nonno

hermanito: fratello

arapes:piatto tipico colombiano

prima/primo: cugino/cugino.

il miracolo originale ||  CAMILO × READER ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora