parte 10

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T/n pov:

Stavamo camminando finché, non sentimmo un pianto, qualcuno stava piangendo, seguimmo il suono e ci porto dove tutto era iniziato, non intendo la radura, ma il fiume dove io e Camilo ci siamo fidanzati, continuammo a seguire il pianto fino ad arrivare ad un ponte, il rumore proveniva da sotto di esso, io e Camilo ci guardammo e andammo a vedere, c'era una cesta, e all'interno un bambino avvolto da una coperta,avrà si e no tre settimane forse un mese. Lo presi tra le braccia e smise subito di piangere.

Io: dovremo cercare i genitori.

Camilo: potremo andare all'ospedale della città e chiedere se ci sono state delle nascite in questo mese.

Io: buona idea.

Allora io e Camilo andammo al piccolo ospedale del paese e ci rivolgemmo alla prima dottoressa che trovammo.

Dottoressa: oh Camilo t/n buon giorno cosa vi porta qui? E quel bambino? Non ditemi che...

Io: oh Nono, l'abbiamo trovato sotto un ponte letteralmente e volevamo trovare i genitori.

Camilo: quindi siamo venuti per sapere se ci sono state alcune nascite questo mese.

Dottoressa: mi dispiace ma questo mese non ci sono state nascite, e poi non credo che qualcuno del nostro paese abbandonerebbe un bambino.

Io: grazie lo stesso signora.

Dottoressa: non c'è di che.

Uscimmo dall'ospedale e andammo in una giardino vicino ad Encanto.

Io: ora che facciamo?

Camilo: possiamo chiedere a Dolores se ne sa qualcosa.

Io: e se il bambino provenisse da oltre le montagne? Infondo il fiume inizia da la dietro, poi passa per la mia radura e arriva qui.

Camilo: andiamo a vedere se c'è qualcuno alla radura.

Io: non credo se ci fosse qualcuno ho chiesto ad un lemore se avvertiva Antonio così lui avvertiva me e poi c'è la mia famiglia nella radura.

Camilo: hai ragione.

Io: ci serve aiuto, non possiamo abbandonare questo fagottino.

Camilo: andiamo a casa forse qualcuno ci potrà aiutare.

Io: hai ragione andiamo.

Ci avviamo verso Casita.

Quando arrivammo ci vennero tutti in contro.

Pepa: avete trovato un bambino e non ce l'avete detto!

Disse con una nuvola sulla testa che prometteva dei tuoni al più presto.

Felix: Pepa allontanati un po' o svegli il bambino.

Io: l'abbiamo appena trovato e prima siamo andati all'ospedale per vedere se ci sono state delle nascite in questo mese ma no, quindi dopo siamo venuti qui.

Camilo: e volevamo chiedere a Dolores se ne sapeva qualcosa.

Dolores: mi dispiace ragazzi ma io non me so nulla, nessuno si sta allarmando di un bambino scomparso o si sta disperando e aver fatto una cosa così orribile.

Alma: bhe ci sarà un modo per capire chi sono i genitori.

Mirabel: e se non li troviamo?

Alma: mi pare ovvio che se non li troviamo qualcuno andrà oltre le montagne e al primo orfanotrofio ce lo lascerà.

Io, Camilo: NO! Ma scherziamo?!?!!

Pepa: siete ancora giovani per un bambino.

Camilo: ci stiamo per sposare. Non siamo piccoli, siamo maggiorenni e poi ti e papà avete avuto dolore più o meno alla nostra età.

Felix: eravamo di tre anni più Grandi.

Io: fa lo stesso, e poi quanto potrà essere difficile accudire un bambino, l'ho fatto con Mélo finché ho potuto non è così impegnativo, certo non avrà il latte materno ma comunque da quello che so il latte normale va bene.

Juliette: credo che abbiano ragione loro mama, sono abbastanza grandi da prendersi le loro responsabilità, ragazzi noi l'abbiamo presa abbastanza.bene ma ora dovete dirlo alla famiglia di t/n, credi che per loro andrà bene?

Io: si, credo di sì.

~a casa di t/n~

Sabina: ma stai scherzando!! Un bambino dicianove anni?!! Nono e ancora no!

Io: mamma stai calma non è il mio e poi sono grande, ho accudito melo quando avevo più o meno la sua età e non è stato così difficile.

Sabina: se tu vuoi tenerlo fa come vuoi ma non chiedere aiuto a me devi prenderti le tue responsabilità e farai da sola

Mirco: io ti aiuterò sorellina infondo qui sono il più grande e ho in pratica cambiato il pannolino a tutti voi ( solo i cugini e la sorella)  quindi io ti aiuto.

Santiago: anche io.

Alicia: pure io.

Io: grazie ragazzi, ora vado che Camilo è d'Asolo con il bambino e dobbiamo ancora decidere la data del matrimonio.

Anita: vai tesoro oh e ricorda che il bambino si può svegliare facilmente soprattutto di notte.

Io: sisi me lo ricordo tia, ciaoo.

E poi andai a Casita.

Appena entrai Dolores si avvicinò a me con le mani sulle orecchie.

Dolores: fai smettere quel bambino per favore mi sta uccidendo i timpani.

Io: vado, sta tranquilla.

Corro in camera di Camilo, e lo trovo che sta cullando il bambino mentre lui piange.

Io: Camilo dammi qua dai.

Mi passa il bambino e appena sta tra le mie braccia si mette a dormire.

Camilo: ma ti pare normale che quando lo prendi tu in braccio si mette a dormire e appena lo prendo io si mette a piange.

Io: si vede che io agli sto più simpatica.

Camilo: molto divertente ma anche io voglio essere coccolato🥺

Io: dai vieni qua mi amore.

Dissi mettendomi sul letto, lui mi viene sopra e si stende sopra di me, io metto il bambino accanto a me e lo tengo con un braccio per evitare che cada e con l'altra mano accarezzo i morbidi capelli di camilo, piano piano Camilo si addormentò e poi anche io.
Venimmo svegliati dal pianto del bambino.

Camilo: fallo smettere.

Io: alzati forse ha fame.

Camilo si spostò da me svogliatamente e io mi alzai, andai in cucina e cercai un biberon ma non lo trovai e per fortuna Casita mi aiuto e me lo fece trovare vicino al al lavandino. Accesi il gas, versai il latte nel biberon e lo misi in bagno Maria dentro l'acqua.
Quando il latte fu pronto e lo presi, lo siedi al bambino e iniziò a mangiare, poi gli feci fare un ruttino e in fine gli cambiai il pannolino.
Poi tornai in camera da camilo

Camilo: perché ci hai messo tanto?

Disse ancora con gli occhi chiusi steso sul letto.

Io: l'ho fatto mangiare e gli ho cambiato il pannolino.

Camilo:... mmmh ok ma ora torna qua.

Mi avvicinai al letto e mi ci misi sopra, Camilo mi abbracciò e mise il viso nell'incavo del mio collo.

Io: dobbiamo decidere la data del matrimonio.

Camilo: dobbiamo pensare anche ai preparativi.

Io: già.

Camilo: che ne dici tra tre mesi? Almeno il bambino non avrà bisogno di starti ogni secondo attaccato e mentre staremo sull'altare lo daremo a qualcuno della famiglia.

Io: si forse hai ragione.

Camilo: però a te quando piacerebbe farlo? D'estate o d'estate?

Io: dire d'estate

Dissi ridendo, lui rise sul mio collo provocandomi una strana sensazione.
Poi iniziammo a parlare e ci riaddormentarmi.




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