♤13♤

656 32 26
                                    

Pov Chishiya

Raggiungemmo il secondo piano senza imbatterci nei nostri inseguitori, ma ai piani inferiori si iniziarono a sentire spari ed urla; continuammo a procedere cautamente  non sapendo se ci attendeva un altro inseguitore o fossero entrambi di sotto. 

All'improvviso sentimmo una porta spalancarsi qualche metro dietro di noi.

Come non detto...

Era lui, ma ci non notò in tempo, perchè riuscimmo a nasconderci nella stanza accanto a noi.

《Shhh, potrebbe essere ancora qui,》 sussurrò Ann 《dobbiamo procedere ancora più cautamente ora che sappiamo che uno di loro è su questo piano》

《Sperando che non salga anche l'altro una volta aver fatto fuori tutti quelli che si trovano nei piani inferiori》 aggiunsi io. 

《Qualcuno deve andare fuori a controllare,》 consigliò  Aguni  anzi minacciò 《Ren vai tu》 ordinò al lottatore che non conoscevo; il ragazzo deglutì intimorito e si affacciò alla porta.

《Nessuna traccia degli inseguitori》 riferì il ragazzo.

《Bene!》esclamò Aguni raggiungendo la porta, lo seguimmo a ruota. 

Continuammo la nostra salita, ma era tutto troppo tranquillo, non si sentiva più niente, non c'era l 'ombra neanche di un giocatore.

Possibile che siano già tutti morti?

All'improvviso davanti a noi comparve un ragazzo con tutti i vestiti sporchi di sangue, correva verso di noi urlando spaventato : 《sta arrivando, sta arrivando, il mostro sta arrivando》

Uno sparo dietro di lui, dritto in testa; il giovane cadde a terra ai nostri piedi, ci girammo verso l'origine dello sparo : era un uomo alto e robusto con una maschera da Kitsune, subito ci notò ma ci richiudemmo nella stanza.

《Ormai sa dove siamo, ma possiamo volgere la cosa a nostra vantaggio》 suggerii 《 Niragi posizionati davanti la porta e appena la apre, tu spara》

《Svuotagli il caricatore addosso a quel figlio di puttana!》 esclamò Aguni.

Sentimmo i passi dell' uomo verso la porta, vedevamo l'ombra dalla fessura sotto , ma non entrò.. passò oltre.

《E' astuto》 pensai ad alta voce 《ha capito che siamo armati》

《Ci penso io》 affermò Niragi caricando l'arma , ma lo fermai  istintivamente afferrandogli il braccio.

《E' rischioso,》 risposi 《procediamo con cautela》 il mio tono era più preoccupato di quanto mi aspettassi , sgranò gli occhi incredulo della mia reazione così avventata.

《Chishiya ha ragione,》 intervenne Ann 《sa dove siamo, forse vuole tenderci una trappola》

《Ma il tempo sta scandendo, dobbiamo andare all'ultimo piano altrimenti moriremo tutti》 rispose  Niragi spazientito. 

《Niragi e Ren verranno con me fuori, lo terremo occupato, mentre tu e Chishiya correte verso il tetto; noi vi raggiungeremo una volta ucciso il bastardo》ci spiegò Aguni .

《Meglio rimanere uniti》 suggerii.

《Ragazzino, qui comando io》rispose Aguni venendo verso di me con fare minaccioso. 

《E' inutile scaldarsi tanto》 intervenne Ann , poi scosse leggermente la testa in segno di approvazione del piano di Aguni.

Mi sfuggì un'occhiata preoccupata verso Niragi;  era così sicuro di se ,aveva il suo solito sorrisetto compiaciuto, impugnava il mitra tra le mani;  notò il mio sguardo e lo ricambiò per un istante, ma riportò l'attenzione su Aguni che gli fece cenno di avvicinarsi alla porta.

Così uscirono correndo, attirando l'attenzione dell'uomo che li seguì subito;  una volta lontani, uscimmo anche noi, correndo subito verso il tetto.

 Approfittai che uno degli inseguitori fosse impegnato per capire quale fosse effettivamente la porta che portasse al tetto; aprii tutte le porte finché  notai infondo ad un corridoio una porta azzurra con un graffito raffigurante il seme di Picche; purtroppo mi resi conto troppo tardi che ero rimasto da solo, così mi affrettai ad aprirla, ma dei passi pesanti dietro di me mi fecero rabbrividire. 

《Abbassati, idiota!》 mi riproverò una voce familiare  e così feci; una raffica di spari trapassarono l'uomo e scalfirono la porta davanti a me, mi alzai e vidi Niragi correre verso di me.

《Stai bene?》mi chiese ansimando, riprendendo fiato dall'inseguimento appena avvenuto 《devi stare più attento, non ci sarò sempre io a pararti il culo》

《Me la sono sempre cavata da solo》 borbottai imbarazzato.

《A quanto pare non sempre》 sbuffò aggiustandosi un ciuffo di capelli che gli era scivolato sul viso.

《Che state aspettando?!》sentimmo una voce spazientita  alle spalle, era Ann con le braccia incrociate che ci esortava ad aprire la porta per poter finalmente completare questo game.

Io e Niragi ci guardammo e annuii deciso aprendo la porta e ... finalmente... ce l'avevamo fatta. Trovammo la carta su un tavolino disposto al centro dell'ultimo piano del palazzo.

《Abbiamo rischiato grosso》 sospirò Niragi ammirando il cielo illuminato dalle stelle.

Enemies in Borderland// NirashiyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora