Quando mi volto lo trovo con addosso una maglietta nera. Mi copro con la felpa che era rimasta, durante tutto il tempo, appoggiata a terra. Sento Harry spostare un paio di vecchi cartoni impilati in un angolo per poi mettersi a rovistare all'interno di un contenitore di nylon, tira fuori una coperta beige un pò scolorita e che non da l'impressione di essere molto pulita. Dopo aver sbattuto via con dei colpi decisi qualche granello di sabbia dal tessuto me la porge.
"Prendila tu" dice per poi voltarmi le spalle ed andarsi a sedere in un'angolino della stanza, accanto al tabellone con le polaroid dei ragazzi. L'adrenalina è svanita completamente lasciando spazio ai brividi di freddo. Mi avvicino al castano e, senza preavviso, mi siedo affianco a lui. Appoggio la schiena alla parente in legno e rannicchio le gambe nascondendole sotto la coperta. Allungo un braccio verso di lui prendendo un estremità del soffice tessuto e gliela adagio sulle ginocchia. "È abbastanza grande per entrambi"Passiamo quello che a mio parere è un lasso di tempo interminabile appoggiati l'uno all'altro, stretti in modo da riscaldarci il più possibile. Quasi cullati dal suono del vento che si incanala tra le fessure delle assi di legno facendo volare alcuni fogli di giornale e dal rumore in sottofondo della pioggia. Alcuni spifferi arrivano fino ad Harry, giocano con i suoi ricci, li annodano, li increspano. Ho una voglia matta di passare una mano tra le sue ciocche per risistemarli, sentirne di nuovo la consistenza al tatto.
L'agitazione che si era impossessata del mio corpo inizialmente, si affievolisce con il passare del tempo. Nonostante siamo a stretto contatto, il ragazzo cerca di toccarmi il meno possibile. È strano come riesca a farmi sentire piccola con sole poche parole e poi improvvisamente forte rispetto a lui. Mi piace quella sensazione, vorrei che il temporale non smettesse più.Una folata più forte stacca dalla parete una delle polaroid facendola volare ai nostri piedi, la prendo in mano con delicatezza accarezzando l'immagine che ritrae. Senza nemmeno accorgermene sbircio con la coda dell'occhio il ragazzo accanto a me e mi ritrovo a metterlo a confronto con la sua sagoma impressa sul cartoncino. La foto ha immortalato il giovane assieme ai suoi amici, con le braccia aperte e gli occhi allegri, brillanti. I capelli più corti di adesso e dalle sfumature leggermente più chiare che fluttuano scompigliati dal vento, i lineamenti stanchi, provati da una giornata passata a cacciare onde ma pregni di vita, di spensieratezza. È in completa armonia con l'ambiente, la sua posizione è centrale rispetto agli altri, svetta in piedi appena dietro Niall. Le braccia allargate sembrano voler abbracciare più spazio possibile, rubando la scena a delle lanterne colorate che dondolano da una palma accanto a lui. Posso sentire il calore del falò che illumina il suo viso solo osservando l'immagine, così come riesco ad immaginare il suono di sottofondo delle risate e delle corde della chitarra pizzicate da Niall.
Mi volto impaziente verso Harry e finalmente rompo il silenzio con una domanda.
"C'è una storia dietro queste foto vero?" lascio che le parole si spengano per essere rimpiazzate dal tintinnare ritmato delle gocce sulla sabbia.
Il castano socchiude le labbra e lascia fuoriuscire un lungo sospiro prima di rispondere.
"Una volta Louis era il migliore in circolazione" si ferma per un istante e mi ruba la foto dalle mani "vinceva tutte le gare di surf" continua indicando con un dito la medaglia d'orata appesa al collo dell'amico.
"Era sempre allegro, aveva sempre la battuta pronta" le sue labbra si distendono in un sorriso mentre sembra viaggiare con il pensiero, lo sguardo rivolto verso l'alto.
"E poi cos'è successo?" domando insistente, la curiosità mi sta divorando.
In risposta ottengo solamente un "Felicity" lasciato scivolare dalla bocca furtivamente, come se quel nome avesse provocato troppo dolore per poter essere pronunciato ad alta voce.
Il riccio fa un movimento con il capo verso una vecchia scatola di scarpe, il cartone era sbucciato agli angoli e lasciava intravvedere all'interno altre Polaroid. Decido allora di seguire il suo gesto ed avvicinarmi al contenitore, lascio scorrere le dita sul coperchio per un paio di secondi in modo da darmi un attimo di tempo per immaginare il contenuto.
Quando decido di sollevarlo scopro al suo interno un mucchio di fotografie macchiate, l'inchiostro della didascalia sulla parte inferiore si era allargato rendendo le scritte praticamente illeggibili.Scorro tra le mani gli scatti, uno alla volta. La maggior parte devono essere memorie del medesimo giorno visto che i ragazzi sono vestiti quasi sempre con gli stessi indumenti. Assieme a loro c'è anche una ragazza, una giovane mora dai capelli mossi che viene spesso fotografata tra Louis ed Harry. C'è sempre un grande contatto fisico tra di loro, le braccia di lei strette attorno al collo dei due amici e le mani di loro avvolte alla vita esile di lei. In una foto è seduta a cavalcioni sulle gambe del riccio mentre in quella subito dopo è sulle spalle del ragazzo dagli occhi di ghiaccio.
Mi soffermo ad osservarla in uno scatto che la ritrae da sola mentre corre verso il mare con una tavola da surf stretta sotto al braccio, indossa un costume intero nero che le mette in risalto le curve ed il fisico atletico.
Le labbra carnose sono tirate in un sorriso, gli occhi stretti rivolti verso la macchina fotografica.
Giro il pezzo di carta plastificata verso Harry che non aveva più proferito parola
"È lei Felicity?"
Harry non risponde, continua a fissare il vuoto. Ripiombiamo nello stesso silenzio di prima. Lui non vuole parlare ancora, io non posso chiedere altro.Quando il mal tempo finisce il suo carattere muta nuovamente, sembra che influisca in maniera inspiegabile sul suo stato d'animo.
Sbotta rompendo il silenzio "Ora possiamo andarcene da qui" punta un dito verso il cielo per sottolineare il cambiamento metereologico. Capisco che il ragazzo non aspetta altro dal modo in cui si affretta ad alzarsi ed a raggiungere l'esterno.
Mi propone un passaggio che però rifiuto, ho passato troppo tempo assieme a lui. Decido di riprendere la mia camminata verso casa costeggiando la spiaggia, mi incammino verso una manciata di bandiere che si intravvedono all'orizzonte.Allungo il passo velocemente pensando a tutto quello che mi è capitato in questi giorni.
La mia vita è cambiata radicalmente, sto imparando ad affrontare le avversità da sola.
Ho conosciuto persone nuove che sto già iniziando ad apprezzare e con ognuno dei ragazzi sono riuscita a creare un bel rapporto.
Niall mi trasmette serenità e spensieratezza, sa ridere e farmi ridere, contrasta la sua dolcezza disarmante con l'ironia. Ad essere sincera mi sono fermata diverse volte durante la passeggiata a rimuginare su cosa mi abbia scatenato il venire a conoscenza della sua relazione.
Sì, sono un po' gelosa ma non riesco a definire il perché della mia sensazione, non capisco se sia legata direttamente a lui oppure se è più generica. Probabilmente sento solo la necessità di avere una persona caratterialmente simile a lui al mio fianco.Zayn è molto più misterioso, mi affascinano i suoi comportamenti riservati.
Da l'impressione che sappia pesare bene le parole, ne dice poche ma sincere e profonde.
Mi incuriosisce molto, sicuramente vorrei passare più tempo con lui per conoscerlo meglio ma ho paura di invadere i suoi spazi, di infastidirlo.
Al contrario con Liam si è subito instaurato un bel rapporto di amicizia. È dolce e responsabile, una di quelle persone che sanno come farsi voler bene, con lui c'è un intesa assurda.Gli altri due ragazzi invece non riesco a decodificarli.
Louis, io e lui ci odiamo senza nemmeno saperne il motivo, a pelle. È stato ostile con me fin dal primo istante, sembra quasi trovi piacere nel trattarmi male. È quasi impossibile per me immaginarlo come lo aveva descritto poco prima Harry, solare e sempre sorridente.
Quest'ultimo invece è bello e stronzo, i due si assomigliano molto sotto questo aspetto.
Entrambi sono troppo sicuri di se stessi e sanno perfettamente come mettere a disagio il loro interlocutore. Infine c'è il grande quesito che si attorciglia attorno a quel nome femminile che getta ombra sulle loro vite: chi è Felicity?
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WAVES [1D]
FanfictionLei, una ragazza che ama il surf e l'immensa vastità dell'oceano. Cinque ragazzi che le faranno perdere la testa. (In tutti i sensi) Inganni, misteri, ricatti e una gara da vincere. -Dalla storia- -"Mi sono iscritta a quella gara di surf e devo as...