Starbucks

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                                                                   8:30 suona la sveglia

Ancora assonnata cerco la sveglia sul mio comodino per spegnerla. Apro leggermente gli occhi e noto che è una bella giornata dal raggio di sole che illumina la mia stanza, decido di alzarmi ed andare a fare una doccia prima di scendere in cucina per fare colazione. Indossai dei comodi pantaloni della tuta grigi e una maglietta bianca oversize, mi asciugai i capelli e li sistemai con il gel e poi mi diressi verso la cucina dove trovai Amanda e Candace che stavano facendo colazione

Amanda e Candace: "guarda un po' chi si è svegliata" dissero fissandomi.

Y/n: "certo che potevate aspettarmi...siete le coinquiline più stronze del mondo, sapete che amo fare colazione" dissi facendo la finta offesa.

Amanda: "tranquilla non ci siamo dimenticate di te" disse passandomi il caffè e i pancakes.

Y/n: "uhhh grazie" sorridendo "siete perdonate...per questa volta"

Vivo in questa casa con Amanda e Candace che oltre ad essere le mie coinquiline, sono anche mie compagne di squadra, giochiamo tutte e tre a basket nella WNBA con i Los Angeles Sparks. Facciamo praticamente ogni cosa insieme, siamo inseparabili e una cosa che ci piace fare è svegliarci sempre presto per allenarci insieme prima di andare in palestra con il resto della squadra.
Se non fosse per loro, penso che mi sentirei completamente persa in quest'enorme città che conosco a malapena, visto che mi sono trasferita dall'Italia ad LA solo da un mese.
Amo passare le mie giornate con loro, ci divertiamo tantissimo insieme, ma allo stesso tempo mi piace vagare da sola, senza una meta, per le strade di Los Angeles con la mia macchinetta fotografica, non vivrei senza di essa, è una parte di me dalla quale non riesco a separarmi.

Finisco di fare colazione e corro in camera mia per cambiarmi, oggi abbiamo il giorno libero quindi ho deciso di uscire ad esplorare la città con la mia Canon.
Metto dei jeans neri con gli strappi all'altezza delle ginocchia, una felpa grigia oversize e per completare il look indosso un cappellino bianco della Nike abbinato alle mie Air Force 1. Non posso dimenticare il mio zaino con il computer e ovviamente la mia inseparabile macchina fotografica e finalmente esco all'aria aperta e mi lascio guidare dall'istinto.
Passo il pomeriggio a scattare foto fino a riempire tutta la memoria della mia Canon, a quel punto decido di cercare uno Starbucks per prendere un frappuccino e per sistemare ed editare le foto che avevo realizzato oggi.
Ordino e mi siedo ad un tavolino vicino alla vetrina del bar, sono completamente immersa nel mio lavoro che non mi accorgo della presenza di una ragazza seduta qualche tavolo più avanti del mio. Quando la noto mi viene voglia di scattarle delle foto spontanee, è davvero molto carina, sta guardando fuori dalla vetrata mentre sorseggia il suo caffè.
Proprio nel mentre che le stavo scattando una foto lei mi vede e subito infastidita si alza e indossando la mascherina viene verso di me

??: "ma che diavolo stai facendo? Come ti permetti di scattarmi delle foto senza il mio consenso" dice con tono arrabbiato

Y/n: "scusami, non era mia intenzione...è che...era così concentrata, gliele avrei mostrate subito dop" mi interruppe

??: "eliminale subito, certo che voi siete proprio una cosa incredibile, non vi sopporto!!" la guardo un po' perplessa

Y/n: "voi chi?"

??: "non faccia la finta tonta, elimina le foto immediatamente" nervosamente "voi paparazzi non conoscete il rispetto..." scocciata

Y/n: "non sono un paparazzo...scatto solo foto per passione, mi scusi, ora le elimino" è così feci davanti a lei

??: "grazie" dice la ragazza ancora infastidita andandosene

La guardo uscire dal locale di fretta, quella ragazza mi sembrava di averla già vista da qualche parte, ma non ci diedi troppo peso. Misi il computer nello zaino, presi la Canon e uscii da Starbucks. Arrivai a casa dopo una ventina di minuti pensando ancora a quello che era successo poco prima con quella ragazza.
"Un paparazzo? Stavo solo facendo delle foto, dopo gliele avrei mostrate. Non pensavo di stare facendo qualcosa di male..." pensai, venni poi interrotta da Candace

Candace: "ehi fotografa provetta, hai consumato tutta la memoria anche oggi?" disse indicando la Canon appesa al mio collo

Y/n: "sarebbe strano se fossi tornata a casa senza averlo fatto, non credi?" dissi con tono ovvio

Candace: "che succede?" aveva subito notato che ero un po' strana

Y/n: "ho discusso con una ragazza oggi...le stavo scattando delle foto e appena mi ha vista si è innervosita, mi ha fatto eliminare tutte le foto che le avevo fatto..." dissi triste

Candace: "forse avresti dovuto chiederglielo prima non credi? Me la sarei presa anche io"

Y/n: "forse hai ragione...vabbè, cambiando discorso, che si mangia per cena?" dissi incuriosita

Amanda: "ho preparato il pollo con il riso e delle verdure!" urlò dalla cucina.

Cenammo tutte assieme tra risate e battute su ciò che mi era successo oggi con quella ragazza. Dopo cena lavai i piatti visto che era il mio turno, poi raggiunsi le altre sul divano e decidemmo di guardare un film tutte assieme.
Io ancora ogni tanto pensavo all'incontro di oggi un po' amareggiata e triste per come mi aveva trattato quella ragazza, anche se pensandoci bene non aveva tutti i torti.
Finito il film diedi la buonanotte alle altre e andai a dormire visto che il giorno seguente avremmo dovuto svegliarci presto per andare ad allenamento.

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Ciaoo!
Sono Ferra, sto scrivendo questa storia sperando che vi piaccia.
Grazie per aver letto il primo capitolo, nel prossimo sveleremo l'identità della ragazza del bar, continuate a leggere!!
💕💕💕

It's impossible Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora