Pt.19

285 15 5
                                    

«Cosa?» chiese Strecatto, preoccupato.
«Non ti permettere di cacciarlo!! Me ne vado con Stre!!» spuntò Thomas da dietro la porta, urlando come un pazzo.
«No aspettate, non mi sono spiegato» disse Cico, già sapendo cosa avrebbero fatto i suoi fratelli se avesse cacciato per davvero Stre.
«Volevo licenziare Strecatto dalla casa, per poi farlo diventare il mio segretario» si giustificò Cico, rendendosi subito conto dell'errore fatto.
«Davvero??» chiese Strecatto tirando urletti e saltando.
«Si...» concluse Cico.
«Ah menomale, altrimenti sai già cosa avrei fatto» disse minaccioso Thomas.
«Scusami, ma tu non dovresti dormire? Vai subito a letto!» ordinò Cico a suo fratello minore.

time skip: il giorno dopo
«Mamma! Cosa ci fai sveglia così presto?» chiese Delfina, vedendo sua madre pettinarsi.
«Devo parlare con Cico di una cosa importante» disse con tono freddo Malala.
«E di che cosa?»
«Devo fare in modo che non porti Strecatto con lui in ufficio» confessò Malala.
«Ma che cosa dici? Cico non va quasi mai in ufficio, quindi li potrò tenere separati in casa» disse Delfina.
«È così goffo quel domestico, che non saprà neanche cosa mettersi» disse Malala, accentando una risata.

«Stre! Stre!!» urlò Roberta insieme a Thomas.
«Che succede piccoli?» chiese Strecatto, già preoccupato,visto che non aveva la minima idea di cosa indossare.
«Ti possiamo aiutare?» chiesero i due bambini.
«Certo tesori, non ho la minima idea di cosa indossare!» confessò Strecatto.
«Rubiamo i vestiti di Delfina!» propose Thomas
«Ma Tommy sono abiti femminili, come faccio a metterli?» chiese Strecatto.
«Defina ha anche dei pantaloni giacche e camice, te ne vado a prendere alcune così le provi!» disse Thomas, per poi andare a prendere i vestiti.

«Non so Tommy...penso che siano troppo da donna, mi sentirei a disagio» disse Strecatto, con quei vestiti addosso che andandogli leggermente stretti, mettevano le sue forme in evidenza.
«Ma Stre sei bellissimo!!» aggiunse Roberta.
«Va bene dai, si è anche fatto tardi, andiamo» si arrese Strecatto.

Strecatto, stava indossando una camicia bianca, un pantalone lungo, nero e una giacca del medesimo colore del pantalone.
Alla vista del violetto, Cico rimase incantato, non era solito di Strecatto mettere vestiti attillati, e questi di Delfina mettevano molto a risalto le sue forme.

«Spero che oggi non ti butterai dalla finestra» disse Cico con voce maliziosa, avvicinandosi a lui, rinfacciando ancora il fatto che voleva uscire dalla macchina, mentre lui guidava.
«No io-» cercò di difendersi Strecatto.
«Shh, andiamo» ordinò Cico.
«Andiamo» ripeté Strecatto.

time skip: all'ufficio
«Comportati bene, non siamo più a casa» gli ricordò Cico.
«Non siamo più a casa? E allora io mi posso comportare come una dama francese!» ironizzò il violetto.
«Shh, silenzio, buongiorno!» disse per salutare una donna seduta in segreteria.
«Buongiorno si faccia dare un bacio!» disse il violetto per dare il bacio del buongiorno alla donna.
«Ehm, Stre...mi scusi»disse Cico, già imbarazzato dai comportamenti rozzi di Strecatto.
«Mi piace questo posto tutto trasparente! Un po' cupo ma!» iniziò a blaterare Strecatto.
«Shh stai calmo, tranquillo, stai in silenzio»

I due continuarono a camminare per i corridoi dell'ufficio, salutando chiunque si trovi davanti.

«Buongiorno Elena come va?» chiese ad una donna, più o meno sulla sessantina d'anni Cico.
«Le presento il mio nuovo assistente personale, Strecatto» continuò Cico.
«Piacere signorino» disse la donna.
«Piacere Lenuccia! Un bacio!» disse Strecatto, non rendendosi conto di non trovarsi in un luogo qualunque, questa cosa fece abbastanza imbarazzare Cico.
«Ehm...Elena è la mia segretaria...era la segretaria di Papà è...la persona di maggior fiducia in azienda» disse Cico, cercando di cambiare argomento e dimenticare quella scena imbarazzante accaduta prima.
«La nonna di tutti praticamente!» disse Stre appoggiandole la mano sulla spalla, non rendendosi conto dei toni che stava usando.
«Smettila per favore-» disse Cico, levandogli il braccio dalla spalla di Elena.
«Carina carina carina!» continuò Strecatto.
«Perdonalo...puoi aspettare un attimo qui Strecatto?» disse Cico, lasciando il violetto da solo nel corridoio e camminare con la sua segretaria.
«Puoi dargli qualche compito facile da fare? È un principiante...non so portare i caffè, portare la posta, insomma voglio che impari qualcosa» continuò Cico
«Sì sì, capisco, lui deve imparare tutto quanto» disse la donna con un tono un po' scorbutico e infastidito.
«Si ma non capisco Elena, perché usa questo tono?» chiese Cico.
«Beh,perché stavo pensando che suo padre non avrebbe mai assunto una persona ehm incapace! Nonostante l'affetto che si prova!» si giustificò la donna.
«Cico!» disse Piadina correndo verso di lui.
«Piadina! Ci sei pure tu!!» disse con gioia il violetto, correndo verso di lui e stampargli un bacio sulla guancia, per poi abbracciarlo.
«Wow che bello che sei!» disse Piadina notando Strecatto, e prendergli la mano per farlo girare.
«Che bello che sei!» continuò Piadina, non accorgendosi, degli sguardi di fuoco che lanciava Cico ad entrambi.
«Eh aspetta un attimo Stre...Piadina pensi che abbia fatto bene ad assumerlo qui? O farà disastri come al suo solito?» chiese con tono preoccupato il rosso.
«Ahh che ne so io! Se non lo sai tu!» disse Piadina.

𝓲𝓵 𝓶𝓲𝓸 𝓯𝓻𝓮𝓮𝔃𝓮𝓻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora