«No, non voglio questo» rispose Cico
«Come vuole lei, con permesso» disse Strecatto per poi andarsene.time skip: il giorno dopo.
«Buongiorno Strecatto» disse Cico uscendo dallo studio, notando il violetto pulire.
«Buongiorno» rispose Strecatto guardandolo, senza aggiungere altro.
«Ciao amore mio!» esclamò Delfina scendendo dalle scale.
«Buongiorno amore» rispose Cico, stranamente felice di vedere Delfina.
«Amore della mia vita!» disse Delfina per poi mettergli due braccia intorno al collo e baciarlo appassionatamente, ricevendo sguardi di fuoco da Strecatto.
Mentre i due amoreggiavano, il violetto stanco di vedere ciò, decise di andarsene,ma andò a sbattere contro la pianta che si trovava lì, visto che aveva gli occhi fissi su di loro.
«Ahh! Accidenti!!» urlò Strecatto, prendendo l'attenzione della coppia.
«Che succede Stre?» chiese Cico.
«Ma cosa fai? Stai attento!» disse Delfina.
«Chi ha messo questo coso in mezzo al soggiorno!? In più Greta sta in chiesa e io devo- lasciamo perdere! Tanto qua tutti se ne fregano! Devo fare tutto io!! Io non ce la faccio più!» urlò Strecatto agitandosi, lasciando Cico e Delfina perplessi, in quel momento bussarono anche alla porta, quindi andò ad aprire.
«Buongiorno Stre! Questi sono per te!» disse Facundo.
«Ahh benissimo ci mancava questa! Ecco qua!» disse il violetto per poi prendersi bruscamente i fiori da mano a Facundo.
«Che succede Stre? Secondo me è Cico che ti sta riducendo così» commentò Facundo.
«Entra per favore, entra, hai sentito il profumino,vuoi fare colazione con noi?» chiese il violetto ancora con tono isterico.
«No sono venuto qui per dirti che noi due dobbiamo uscire ma da soli» precisò l'uomo.
«Ah si? E che altro?» chiese Strecatto, calmandosi finalmente.
«Ee beh per chiarire che l'altra sera sono andato via, perché sembrava che Cico fosse molto contrariato del fatto che ti abbia invitato» disse Facundo, lasciando Delfina molto confusa.
«Come? Come sarebbe?» chiese Strecatto atteggiandosi con le spalle mentre si avvicinava alla coppia.
«Beh è questo, non ti dico che mi abbia minacciato però!» disse Facundo.
«Non ci posso credere che al signor Cico non abbia fatto piacere che noi due usciamo insieme! È vero signor Cico?» chiese Strecatto, sempre con tono sarcastico.
«È vero questo, Cico?» domandò Delfina.
ci furono attimi di silenzio ma Delfina riprese il discorso.
«Quindi tu hai detto a Facundo di non uscire con Strecatto?» continuò la donna.
«No no no, beh» si giustificò Cico.
«No?» chiese Delfina.
«Beh- e si si però non sono state queste le parole che insomma-» iniziò balbettando Cico.
«Parla» disse Delfina furiosa.
«Quello che gli ho detto è che doveva rispettarlo e trattarlo bene e il signore cosa ha deciso? Di andarsene!» rispose Cico, facendo ricadere la colpa su Facundo.
«Ah si? Beh me ne sono andato, ma sono tornato e nel tempo che me ne sono andato e tornato, ho pensato che sei troppo preoccupato» disse Facundo.
«Preoccupato? Si preoccupato e sai perché? Scusa se te lo dico avanti a Stre e Delfina,ma tu hai una pessima fama è stato tuo padre a dirmelo» ammise Cico.
«Aahh non sei preoccupato amico, sei geloso ecco cos è!» esclamò Facundo accentuando una risata, facendo ridere anche Cico e Strecatto.
«Ma ti rendi conto?» domandò Cico guardando Delfina, furiosa.
«Un idiota? Io mi preoccupo per lui come mi preoccupo di un qualsiasi membro della famiglia!» precisò Cico guardando Delfina.
«Ti prego Cico non farci ridere, Strecatto è un uomo non un ragazzino come vuoi farci credere» disse Facundo.
«Scusate? Potete smetterla di parlare di me come se non fossi qui? E poi lei signor Cico, perché non si preoccupa della sua fidanzata, innamorato com'è! Pensa a sposarsi ad avere dei figli! E mi lasci in pace!!» disse Strecatto.
«Va bene Stre dai, è tutto risolto» rispose Facundo rassicurandolo.
«Beh ecco quello che volevo, era invitarti a cena...e ti voglio portare in un posto molto speciale che solo io conosco...mh che mi dici?» chiese Facundo.
«ee...che...ovvio che usciamo!» rispose il violetto per poi guardare Cico.time skip: la sera
Per l'evento, Strecatto aveva deciso di indossare un pantalone abbastanza largo nero, con delle catenine vicino è una felpa rossa messa leggermente dentro il pantalone.
Bussarono alla porta, ovviamente era Facundo, che era venuto per prendere Strecatto e portarlo nel posto in cui avrebbero cenato.«Ciao Stre! Come stai?» chiese Facundo dolcemente.
«Bene!» rispose con lo stesso tono il violetto.
«Quanto sei bello! Mi metti di buon umore ogni volta che ti vedo!Sei bellissimo» disse l'uomo.
«Grazie...» rispose Strecatto, arrossendo.
«Andiamo?» chiese Facundo.
«Andiamo!» rispose, per poi prendere la mano di Facundo.Nel mentre Cico aveva sentito e visto tutto, ma aveva già pensato a tutto, aveva chiesto a Piadina di seguirli, infatti, una volta usciti, Cico chiamò Piadina per dirgli di iniziare la missione.
al ristorante
«Fermo! Fermo! C'è uno scalino?» chiese Stre con Facundo che gli copriva gli occhi.
«No tranquillo!» rispose Facundo.
«Guarda che se vado a sbattere contro qualcosa non è divertente!» disse il violetto.
«Tranquillo! Attento a gli scalini però» esclamò Facundo.
«Ora conto fino a tre e puoi aprire gli occhi!» continuò Facundo.
«uno...due...tre!» dissero entrambi.Strecatto rimase a bocca aperta, incantato da quel posto, era fantastico, era una stanza decorata con tende di seta bianca, con divani e altri oggetti da arredamento, una piscinetta con intorno delle candele, c'era un tavolo per due al centro della stanza, ed era tutto decorato con petali di fiori ovunque, era tutto così romantico.
«È troppo! Non è possibile!» disse Strecatto sorridendo e girando per il luogo, era incantato, felicissimo.
«Ti piace?» chiese Facundo.
«Questo posto è meraviglioso! È-è bellissimo...» rispose il violetto girandosi e scrutandolo per bene.
«Tieni!» disse Facundo porgendogli un bicchiere di champagne.
«Non so che cosa dire mi hai lasciato senza parole!» rispose il violetto.Sorseggiarono entrambi lo champagne per poi sedersi al tavolo.
«Quanto è romantico!» esclamò il violetto annusando la rosa sul tavolo.
Nel mente Piadina era arrivato, stava lì a spiarli, decise di chiamare Cico, così da informarlo di tutto. Nel mentre Cico si trovava nella stanza di Strecatto con un suo ciondolo in mano.
«Oi piadina? Allora? Scommetto che il posto è orribile!» disse Cico.
«Macché è stupendo, di gran classe! Ho dovuto pagare la metà dei camerieri per entrare qui!» rispose Piadina.
«Ah...e che stanno facendo?» chiese Cico.
«Stanno ballando» rispose Piadina.
«Ballando eh? E c'è molta gente nel locale?» chiese Cico.
«No no, non c'è nessuno, hanno riservato il locale per loro due» rispose Piadina.
«Da soli? Ma che bello...» disse Cico, arrabbiato come poche cose.
«E- Stre...sta bene? Sorride? Si diverte?» chiese Cico.Nel mentre che i due ballavano, Facundo avvicinò il violetto a lui.
«Stre...mi fai impazzire...» disse Facundo avvicinandolo a se.«Quello che non capisco è perché mi fai tante domande! Tu dovresti essere innamorato di Delfina...no?» chiese Piadina a Cico.
«Piadina per favore non ricominciamo con questa storia, quello è un playboy e sono preoccupato per Strecatto» rispose Cico.
Piadina non rispose.
«Pronto? Piadina mi senti?» chiese Cico.
«T-ti do l'indirizzo e vieni qui! Va bene?» chiese Piadina.
«Si, si aspettami che arrivo, prendo le chiavi della macchina e sono lì» disse Cico.«Stre ti devo dire una cosa molto importante» disse Facundo.
«Si anche io devo dirti una cosa molto importante...» rispose il violetto.
«Dimmela» disse Facundo.
«Eee...ecco...io sono innamorato di un altro uomo...» ammise Strecatto, lasciando Facundo perplesso.
«E lo conosco?» chiese Facundo.
«Si, ma non mi va di parlarne» rispose il violetto.
«Che ti succede?» chiese il violetto, notando Facundo che si era seduto sul divano, cambiando totalmente espressione.
«Niente Stre e che io non sono abituato a perdere» disse Facundo.
«A perdere? Ma che cosa credi che io sia un trofeo da vincere o perdere in un campionato?» domandò Strecatto alterandosi.
«No no! Il contrario! Io non sono abituato a perdere una persona che mi interessa!Dimmi Stre...almeno ho una piccola speranza?» chiese Facundo.
Stre fece di no con la testa.«Pronto? Piadina si sto arrivando!» disse Cico.
«No Cico, se ne stanno andando» rispose Piadina.
«E dove vanno?» chiese il rosso.
«Non lo so, ma non chiedermi di seguirli ancora!» rispose poi Piadina.
«Dai per favore Piadina!!» lo pregò Cico.
«No basta mi sento un imbecille, ma aspetta, sembra che Stre lo abbia respinto» disse Piadina,facendo ridere Cico.
«Si! Si! Lo sapevo, me lo sentivo, si lui è ingenuo ma è intelligente!» disse Cico, ridendo ancora.
«Va bene, io ti saluto» rispose Piadina.
«Piadina...grazie» disse Cico, per poi fare un sospiro di sollievo.Arrivò poi Stre a casa.
«Sei arrivato!» disse Cico andando da lui.
«Si signore, eccomi qui» rispose il violetto esausto.
«È stata strana questa serata senza di te» disse Cico, guardandolo fisso negli occhi.
«E perché?» chiese il violetto.
«Perché mi mancavi» ammise Cico.
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𝓲𝓵 𝓶𝓲𝓸 𝓯𝓻𝓮𝓮𝔃𝓮𝓻
Romanceper scrivere questa storia mi sono ispirato a una serie che ho visto, Flor. Ci tengo a precisare che a scrivere alcune scene, mi ha aiutato una mia amica. La storia non contiene parolacce o scene troppo esplicite per rispetto di Cico e Strecatto :...