Pt.22

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«Si! Sono geloso e allora?» ammise Cico, avvicinandosi a Strecatto.
«E-essere gelosi significa esattamente che qualcuno...prova un profondo turbamento nella persona in cui si vuole bene» disse Strecatto quasi incredulo.
«Si si, geloso esatto, turbamento, rabbia furia voglia di rinchiuderti e incatenarti con dei lucchetti! Geloso sono stato chiaro?» precisò Cico.
«Si! si certo molto chiaro!» disse il violetto.
«E- è stato chiaro» continuò Strecatto mordendosi ogni tanto il labbro mentre guardava Cico con occhi e sguardo palesemente accecato dall'amore.
«Beh se le succede questo...vuol dire che...lei cioè io cioè noi...» disse il violetto.
«Noi...» disse Cico avvicinandosi sempre di più e guardare le labbra del violetto, voglioso di assaporarle. E stava per riuscirci.
«Aiuto!Fate qualcosa!! Thomas vuole uccidermi» entrò Roberta in stanza spaventata.
«Stai zitta vieni qua!!» urlò Thomas entrando a sua volta nella stanza.
«Thomas basta! Lasciala in pace!» entrò anche Delfina, guardando Cico e Strecatto ancora vicini, non si erano mossi di un centimetro con l'arrivo dei bambini.
«Cico...che succede?» chiese Delfina, notando la situazione.
«Volete stare fermi in silenzio!! La volete smettere una buona volta!!» urlò Cico ignorando la domanda di Delfina.

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«Dai Cico cerca di calmarti, sembri un pazzo!» disse Piadina.
«Andiamo Piadina come faccio a non impazzire! Come faccio a non stare calmo! È impossibile dopo che ho detto a Strecatto ciò che non avrei mai dovuto dirgli» disse il rosso, per poi portarti le mani a coprirsi il volto.
«Cosa?» chiede incredulo Piadina.
«Ma che domanda mi fai? Non ti sei accorto di niente? Quello che provo per lui...» ammise finalmente Cico, disperato, portandosi nuovamente le mani al volto, non lo poteva accettare, non voleva.
«Ogni volta che sono vicino a quel ragazzo...perdo il controllo...ogni volta di più! Cosa devo fare?» chiese disperato Cico.
«Cosa devi fare? Porre fine a tutta questa faccenda, fare chiarezza e parlare con Delfina e rimandare la festa del fidanzamento, sei ancora in tempo!» disse Piadina.
«In tempo per fare cosa? Ti rendi conto che oramai non c'è più tempo! È tutto fissato per domani sera...i-io non posso fare questo a Delfina» disse Cico, lasciando Piadina con uno sguardo confuso.
«Tu sai cos è che non puoi fare a Delfina? È mentirle e farle credere che vuoi sposarti con lei! Capisci? Questo è quello che non le puoi fare!» esclamò Piadina.
«Si è vero...» rispose Cico, guardando il vuoto.
«Che ti prende Cico?» chiese Piadina, preoccupato.
«Non lo so neanche io» rispose ormai esausto Cico.

time skip: la mattina seguente.
Cico entrò nella stanza del violetto, osservandolo mentre dormiva, in tutta la sua dolcezza e bellezza, Cico si avvicinò e gli accarezzò dolcemente il volto sorridendogli, ma si rese subito conto di quello che stava facendo e si allontanò subito, per poi scappare via da quella stanza.

Il rosso arrivò nella stanza di Delfina, voleva lasciarla, era stanco di tutto questo.
«Delfina! Delfina...Delfina svegliati!» disse dandole una spintarella brusca sulla spalla.
«Che meraviglia! Ciao amore! Dammi il bacio del buongiorno!» disse Delfina.
«No no, aspetta, ferma ti devo parlare di una cosa seria» disse Cico.
«Amore questa tua abitudine di far sembrare tutto così drammatico è insopportabile!» esco amo Delfina ironizzando.
«Delfina per favore, devi ascoltarmi su cos ho da dirti» rispose Cico.
«Che c'è?» chiese la ragazza.
«È fondamentale»
«Ma che succede?» chiese nuovamente Delfina.
«Beh Delfina...il fatto è che...non so propio da cominciare...ma c'è una cosa che voglio ti sia chiara...non è affatto giusto per te che io provi...» iniziò Cico.
«Amore mio per favore qualunque sia il problema, anche se per te è importante» disse Delfina.
«Una cosa orrenda!!Davvero orrenda!!» urlò Malala entrando in stanza interrompendo il momento.
«Malala stavo parlando di cose importanti con tua figlia!» disse Cico, nervoso.
«È una cosa importantissima» disse Malala.
«Ma questa è ancora più importante!» urlò Cico.
«Scusami amore mio, mamma vengo con te cosa succede» disse Delfina alzandosi dal letto e scappare con sua madre fuori dalla stanza.

time skip: all'ufficio.
Oggi Cico e Piadina dovevano fare una riunione con dei giapponesi, e Stre doveva fare i suoi soliti compiti, portare il caffè o stampare qualcosa.

«Chissà quanti ne riuscirò a fare in un secondo!» pensò il violetto toccando del cotone.
«Stre per favore» rispose Cico levandogli l'oggetto da mano.
«Si signore...d'accordo» sbuffò il violetto.
«Elena è pronto il sushi?» chiese Cico.
«Si è in cucina signore» rispose la donna.
«Ho appena parlato con Tamashiro, stanno per arrivare sei pronto?» chiese Piadina.
«Si penso di sì...Elena è tutto pronto?» chiese Cico.
«Si signore è tutto in ordine» rispose la donna.
«Ah che bel vestitino! Che cos è seta?» chiese il violetto notando un vestito tipico giapponese.
«Si esattamente è seta naturale» rispose Piadina.
«Che bello!» disse Strecatto toccandolo.
«Non toccarlo Stre, mi raccomando devi fare solo quello che ti verrà chiesto...è chiaro?» chiese Cico.
«Come sempre signor Cico!» rispose il violetto per poi andarsene, ma venne fermato da Cico che lo prese per il braccio.
«No! Non come sempre! Molto di più di come sempre! Queste sono persone estremamente serie qui non c'è nessun Facundo Velasco» precisò il rosso.
«Cosa c'entra ora Facundo?»chiese il violetto.
«C'entra che devi stare molto attento a ciò che dici e fai. E devi adattarti al tono della riunione» precisò Cico.
«Intesi!» disse il violetto guardando Cico.

time skip.
Era il giorno seguente, alla fine il fidanzamento venne annullato perché Delfina si è svegliata, con un attacco di allergia con delle piume sotto al letto,quindi aveva di nuovo le bolle al viso. Come sempre Delfina diede la colpa al violetto, così Cico lo portò nello studio per parlarne.

«Strecatto non girarci in torno, dimmelo sei stato tu?» chiese Cico.
«Vuole che le dica che sono stato io? E va bene! Sono stato io! Sono stato io! Io! Perdono!» esclamò il violetto agitandosi.
«Va bene... è chiaro che se lo hai fatto il motivo può essere uno solo» mormorò Cico.
«Ah e quelle sarebbe?» chiese il violetto sospirando.
«Tu non vuoi che io e Delfina ci fidanziamo» disse avvicinandosi a Strecatto, che lo guardava sorpreso.
«È questo no?» chiese poi Cico.
«Sa una cosa signore...ha ragione non voglio non voglio che vi fidanziate! Ora vuole rimproverarmi?» chiese il violetto dicendo la verità una volta e per tutte.
«Voglio dirle una cosa che mi è rimasta propio qua» disse il violetto indicando la gola.
«Io Delfina non la sopporto!Non ha nemmeno un briciolo di cervello! E lei mi sembra un idiota! Solo un idiota si fidanzerebbe con una che lo prende per il culo!» urlò il violetto.
«Strecatto, Strecatto attendo a come parli» lo rimproverò Cico.
«Vuole rimproverarmi perché le ho detto idiota? Ma è vero! Si comporta come un idiota!» disse il violetto.
«Strecatto è molto grave quello che stai dicendo!» esclamò Cico.
«È vero ne ho combinate di tutti i colori in questa casa! Si ho dei precedenti! Passo da un guaio ad un altro! Ma questo non vuol dire che io sia un idiota che metto le piume sotto il letto di Delfina!» sbottò Strecatto.
«Per favore stai zitto! Stai facendo una grande confusione! Stai zitto!» disse Cico.
«È ovvio tanto i-» blaterò Strecatto.
«Siediti, ascoltami non è questo...parlo di un altra confusione...quella che tu hai verso di me» disse Cico, facendo rimanere il violetto a bocca aperta.
«Io...io devo chiederti scusa perché...beh ho fatto delle cose che ti hanno dato l'impressione che io...io ho avuto degli atteggiamenti con te che hanno fatto si che tu pensassi che cioè degli atteggiamenti miei possessivi...io sono molto possessivo con il personale di questa casa...e da lì tu hai pensato che...» disse Cico.
«Ho capito...ho capito...» rispose Strecatto con gli occhi lucidi.
«Io ti giuro che se ti ho dato quell'impressione...mi scuso...questa situazione è molto grave e non possiamo continuare così...» disse Cico.
«Vuole che me ne vada?» chiese il violetto.

𝓲𝓵 𝓶𝓲𝓸 𝓯𝓻𝓮𝓮𝔃𝓮𝓻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora