I due giorni appena passati furono i più strani nella vita d Luigi.
Di Rosario si erano perse le tracce cinque minuti dopo la sua partenza, chiamava solo chiedere della pasticceria e chiedere se Lui avesse combinato guai che prevedevano il suo ritorno, ma appena Silvia provava a chiedere altro, veniva subito liquidata con " appena so qualcosa ti aggiorno".
Questo portava Silvia a vagare preoccupata per la pasticceria ed a chiedersi come mai non aveva insistito per andare con lui.Aveva provato Luigi a chiedere il perché di tutto quel trambusto e quale fosse il motivo della partenza e di tanta preoccupazione, ma Silvia aveva una tale capacità a cambiare discorso che iniziò a far finta di nulla..."diamine se vorranno dirmelo,lo faranno, i santi si pregano" si ripetè un pomeriggio Luigi stanco di arrocellarsi il cervello dietro situazioni che non gli competevano.
Il vero problema era, al momento, l'assistente belloccio e arrogante di Rosario, era insopportabilmente perfetto.
Aveva scoperto a sue spese Luigi, che il ragazzo aveva davvero tutte quelle qualità che dimostrava e non si stupì più del feeling che aveva con Rosario. Chi non vorrebbe qualcuno di quel genere al proprio fianco, anche per cinque minuti solamente...cavolo Luigi lo odiava, ma una nottata con lui l'avrebbe passata volentieri. Senza contare le pressioni che stava ricevendo da quel bell'uomo che tutte le mattine era lì a prendersi quel maledetto caffè. Forse dovrebbe iniziare davvero a farlo di merda, così eviterebbe quelle insulse parole che ogni volta gli venivano ripetute... " Eh neanche ieri mi hai chiamato". Ma Davvero!Tutto, però, divenne ancora più strano la sera del terzo giorno, quando Luigi ricevette un messaggio da Rosario. Stanco e poco lucido, fu costretto a guardare con intensità il suo cellulare per capacitarsi d'aver letto bene quel nome riportato in grassetto. Ma non poteva sbagliarsi, aveva un solo contatto con su scritto " ROSARIO*" tutto maiuscolo con un piccolo asterisco sul lato ( perché cavolo un bacio sarebbe stato troppo).
Il messaggio era conciso, senza fronzoli o preliminari, un semplice "occupati di Silvia, ci metterò qualche giorno in più a tornare".
Ora, non che lui non riuscisse a fare quanto gli fosse stato chiesto, ma l'uomo è di per sé curioso, se poi calcoliamo la voglia di Luigi di "Farsi Amico"il suo capo, si spiega il suo messaggio successivo.
" Non che non voglia farlo, ma mister 'bello e impossibile' è occupato?" . Ok, forse, non si flirta così.
"Chi?" Gli risponde lui.
" il tuo assistente. Lui vi conosce da più tempo". Cerca di salvare la situazione Luigi, ma oramai il danno è fatto, la gelosia è uscita fuori e non può che accontentarsi e sperare nell'imbecillità dell'altro.
"Mirko? Cosa c'entra lui?".
" non è il tuo assistente da anni? Vi conoscerà meglio di me, e poi non voglio dare false speranza a tua sorella. Sarò un beota, ma ho visto come mi guarda" ed era vero. Da subito Luigi aveva notato gli occhi innamorati di Silvia e il suo proteggerlo sempre, ma aveva difficoltà ad accettarla come amica, figurarsi come altro, sempre ad apprezzare il genere femminile.
" non devi scopartela. Solo... consolarla".
Confuso come non mai, continuava a leggere quel messaggio ed a chiedersi perché mai dovesse consolare Silvia.
" perché dovrei consolarla, sei in vacanza dovrebbe essere felice per te".
Ma del messaggio di risposta non vi è traccia.
Vede chiaramente la scritta che indica la scrittura di un messaggio far capolino sulla barra di testo, ma puntualmente viene cancellato. Forse ha osato troppo, però non riesce a capire cosa abbia detto di male, era solo una lecita domanda posta ad un uomo in cerca di aiuto.I suoi dubbi vengono interrotti dalla chiamata di Rosario. Inutile dire che il suo cuore sprofondò in acque poco esplorate per poi risalire a prendere aria, il suo cervello chiuse i battenti, così come il suo corpo.
Tutto ribolliva solo a leggere quel nome che lampeggiava sul display. Si decise a risponde dopo una serie infinite di squilli sicuro oramai che avesse già messo giù.
" è più complicato di così Luigi" e sospira Rosario indeciso se rivelargli o meno quel segreto che stupidamente custodisce con tutti come se tutto ciò fosse colpa sua.Forse semplicemente non doveva chiamarlo.
" ti ascolto se vuoi, non sono bravo con le parole, ma so ascoltare"
Ma Rosario non parla, si sente solo il suo respiro rompere il silenzio e Luigi non se la sente di parlare, soprattutto perché non saprebbe cosa dire, non può forzare una persona a raccontargli cose se non vuole.
"Sono a Pavia" rompe il silenzio Rosario
" qualche anno fa sono stato male, sai di quella malattia che non si nomina mai, ma che tutti conoscono anche solo con uno dei suoi sinonimi... te li risparmio, non sei stupido come fai intendere sempre e certamente avrai capito a cosa mi riferisco" oh si Luigi aveva capito e in quell'istante aveva trattenuto il fiato come se si aspettasse altre funeste rivelazioni
" mi sono curato, ho cercato di reagire a tutto quello andando avanti..."
Rosario vorrebbe aggiungere tanto altro, sfogarsi e liberarsi un po di quel peso che ha sul cuore, ma non puoi raccontare al primo venuto la paura della morte o il sentirsi insignificanti davanti ad un male troppo grande...per crederci superiori a lui, per credere di poter combattere una battaglia persa in partenza. Così non ti rimane che reagire positivamente a tutto ciò che ti succede, non abbatterti e goderti anche le più piccole cose.
" sono stato fortunato, posso raccontarlo, ma ad ogni controllo rivivo quei giorni e mi sembra di cadere in un baratro senza fine fatto di pareti così scivolose da non riuscire a risalirle piu"
"Ma non sei solo. Non ostinarti a vivere come se lo fossi, non allontanare quelli che ti vogliono bene e non metterli nella condizione di sentirsi in colpa"
" che vuoi dire?"
" ora chi è che finge di non aver capito? Chiama Silvia e dille tutto...io le starò vicino tranquillo" e continua sapendo che probabilmente non riceverà risposta " come sta andando il controllo?"
" gli esami al momento sono nella norma...domani faccio la pet, e cosi, Immancabilmente, il mio futuro dipenderà dal numero di lucine che si illuminineranno".
" allora ti auguro...il buio " la risata di Rosario è qualcosa di insuperabile, dovrebbero farla patrimonio dell'umanità
" vai a dormire, domani devi lavorare"
" fammi sapere com'è andato l'esame...Rosario, ci conto"
" a domani combina guai "
" a domani"Il messaggio che riceve subito dopo è un semplice grazie, ma scalda il cuore.
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RomansaIn una Roma resa bollente dal sole, un ragazzo si ritrova "perso" e senza lavoro... l'incontro inaspettato con una bicicletta stravolgera' le sue priorità? Questa è una storia che vede coinvolti sentimentalmente due persone dello stesso sesso, se no...