CAPITOLO 7

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"Vado a controllare la nostra cena."

Sollevata, Madeline approfittò di quella scusa per lasciarlo solo. Quando se ne fu andata, RJ rigirò la busta tra le mani. La calligrafia era quella familiare di suo padre. Aprì con cura la busta e rovesciò il contenuto sulla scrivania. Per lo più fogli, un paio di gemelli, un anello che non aveva mai visto alle dita di suo padre e alcune vecchie fotografie.

"Le costolette sono cotte. Mi manca solo di condire l'insalata," gridò Madeline dalla cucina.

"Fantastico..." rispose lui.

Che cosa significavano quegli oggetti? Prese in mano l'anello e lo esaminò. D'oro, assomigliava per forma ad un anello studentesco. Mentre fissava lo stemma, si rese conto che doveva risalire al tempo in cui suo padre era nelle forze speciali. Riconobbe il pennuto che teneva nel becco una saetta.

L'anello era consunto, l'oro graffiato per l'uso, ma non ricordava di averglielo mai visto al dito. Una reliquia appartenente ad un'altra vita, la vita nella quale Larah Turner era la donna che suo padre amava... e, a sua insaputa, la madre del suo primo figlio.

"È pronto, RJ."

La voce di Madeline lo riportò al presente. C'era una donna incantevole che lo aspettava nell'altra stanza. Ci sarebbe stato tempo più tardi per i ricordi dolorosi. Rimise gli oggetti nella busta e la ripose nel cassetto dove l'aveva trovata.

Entrò in cucina e si fermò a guardarla. Madeline era così bella, stagliata contro gli ultimi raggi di sole. Il suo corpo voluttuoso prometteva una serata ricca di piaceri. Tutto il resto poteva essere affrontato più tardi.

"Ha un aspetto stuzzicante," disse RJ, guardandola negli occhi.

Un sorriso seducente le apparve sulla bocca rosea.

"Senz'altro. Dove vuoi mangiare?"

"C'è un tavolo sulla terrazza."

RJ mise le costolette sui due piatti e Madeline vi aggiunse l'insalata e le tagliatelle. Con le posate in una mano, lui prese nell'altra la bottiglia e i bicchieri mentre Madeline portava i piatti. Gli ultimi raggi di sole accendevano bagliori rossastri nel legno lucido del tavolo e delle sedie.

"D'accordo, questo è un autentico paradiso," commentò Madeline, che non riusciva a staccare gli occhi dal panorama. "Questa dev'essere la sola casa in un raggio di miglia e miglia."

"Qui intorno ci sono altri capanni, ma sono nascosti dagli alberi."

"Gli alberi sono gentili ad offrire un riparo così discreto."

Il sorriso di Madeline era così dolce che lui si senti colmare da una strana emozione.

"Da queste parti, comandano loro. Mio padre era solito dire che venire quassù in montagna lo aiutava a vedere ogni cosa nella giusta prospettiva. I problemi sbiadiscono, come anche l'ego umano."

"Non riesco ad immaginarmi tuo padre mentre lo dice," rise Madeline

"Sapeva essere molto introspettivo se era dell'umore giusto."

RJ si rendeva conto che lei era alquanto incuriosita dal nuovo aspetto di sé che le stava offrendo. Di solito non dava molta importanza all'impressione che faceva sulla gente ma, in quel momento, era contento di dimostrare a Madeline di non essere soltanto un playboy che pensava esclusivamente a divertirsi.

"È facile capire perché, adesso che sappiamo che la sua vita era molto più complicata di quanto noi tutti potessimo immaginare..."

Addentò un pezzo di carne. La montagna lo aiutava a trovare una serenità d'animo che attenuava il dolore per i recenti avvenimenti. Gli permetteva di pensare a suo padre e di parlarne con calma.

AMORE SENZA FINE ( 3 LIBRO - LA SAGA DEI POWELL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora