[Chifuyu]
<<Bene Chifuyu, andiamo a cena.>> mi richiamò all'attenzione Keisuke, e io annuii leggermente.
Durante il tragitto, sala del trono-sala da pranzo, non spiccicammo parola, il silenzio era quasi imbarazzante.
Quel giorno, Keisuke, si sedette nel mio tavolo, e c'era già una marea di ragazzi, pronti ad occupare tutti i posti, ma quel tavolo era il "mio" fin dal primo giorno, e non avevo intenzione di farmelo rubare; così, mi sedetti nella mia solita sedia, e mi ritrovai lui davanti.
Quella sera, la mia cena fu più rumorosa del solito, ma fui ignorato come al solito, se non per qualche minuto, quando Keisuke, prese in mano due fichi, e incominciò a farli saltare in aria, prendendoli al volo, come se fosse un giullare di corte.
<<Tiramene uno alla volta>> mi disse, riferendosi ai frutti, e io ne presi uno, e glielo tirai; lui lo prese, proprio come prese gli altri che tirai. Alla fine, me ne tirò uno, e dopodiché, ne morse lui, facendo fuoriuscire leggermente il rosso dell'interno, e io feci altrettanto.
Quando la cena finì, i ragazzi cominciarono ad andare in camera, e io li seguii; ma quando entrai, e vidi che le cose dal mio letto erano sparite, capii immediatamente, così, mi recai nuovamente nella sala da pranzo.
<<Seguimi>> mi disse semplicemente Keisuke, e io così feci.
Passammo per vari corridoi, alla fine, tramite uno leggermente più stretto, arrivammo nella camera di Keisuke, dove predominava un odore marino, e difatti, dalla finestra si poteva vedere, e sentire, il mare.
Girai un po' la testa, per osservare meglio la camera, e dopo pochi secondi, vidi un letto abbozzato, con le mie cose sopra.
<<Da oggi dormirai con me. Questa da oggi, non è più solo la mia camera, è la nostra, camera.>> mi informò, e io, mi sedetti timidamente sul letto.
<<Come vuoi>> mi limitai a rispondergli. E dopodiché, calò il silenzio, che venne interrotto da Keisuke, dopo pochi minuti.
<<Ti va di aiutarmi con i miei giochi?>> mi domandò, e io roteai leggermente gli occhi.
<<Non ne sono capace.>> gli risposi io secco, ma lui continuò a parlarmi.
<<Devi soltanto prendere la pallina, e tirarmela nuovamente. Ti insegno io.>> disse infine, e io, non potei far altro, se non accettare.
A dire la verità, mi trovai piuttosto bene, mi divertii quella notte; ma il ragazzo, ricomparve nei miei sogni.La mattina, andai a fare l'allenamento, con tutti gli altri. Soltanto Keisuke, si allenava a parte, e ciò, mi incuriosì abbastanza.
<<Come mai ti alleni in disparte?>> gli domandai, e lui fece una smorfia con la bocca.
<<Non posso dirtelo>> mi rispose lui, abbassando lo sguardo, ma io, non mollai, e continuai a parlargli.
<<Posso venirti a vedere?>> gli chiesi nuovamente, e lui con un sospirò, annuì.
<<Di ciò che stai per vedere, non devi farne parola con nessuno. Chiaro?>> mi chiese serio, e io annuii più volte. Dopodiché, Keisuke, prese in mano una lancia, e cominciò a colpire l'aria più volte. Andava così veloce, che a stento riuscivo a seguirne l'andatura.
Le spalle larghe, i lineamenti, e il fisico definito, i capelli che si muovevano con l'aria, e la superficialità con cui si muoveva. Tutto ciò, creava un'immagine quasi divina. Ah vero, lui era divino.
<<Combatti contro di me.>> gli dissi, con sicurezza nel tono, ma lui rise.
<<Non se ne parla nemmeno.>> mi rispose però, con tono fin troppo serio, e io, aggiunsi l'arroganza e la superbia nelle mie parole.
<<Che c'è? Hai paura? Dai, ti sfido.>> continuai a dirgli, con tono altezzoso, e vidi il suo volto corrugarsi.
<<Ho già detto di no.>> esclamò, come per mettere un punto al discorso, ma io, mi fiondai su di lui, facendo finire entrambi a terra. Ma non ci volle molto prima che la situazione si riabitasse, e infine, mi ritrovai con i polsi stretti fra le mani di Keisuke, che risiedeva sopra di me.
<<Non vale!>> gli urlai contro, ma lui tornò a ridere.
<<Hai incominciato tu>> mi rispose infine, lasciando i miei polsi, e tornando in piedi.
E dopo di ciò, tornammo al palazzo per cenare.
Keisuke, si risedette nel posto di ieri, ma nonostante non spiccicammo parola, i nostri sguardi, si incontravano, anche se per poco.
Quei secondi, quei mezzi secondi, in cui i nostri sguardi si toccavano erano gli unici momenti della giornata in cui sentivo qualcosa.Quella sera, tornai nuovamente nella camera comune, e se le mie cose fossero state lì, quello sarebbe stato il mio posto. Ma le mie cose, li non erano, e così, tornai nella camera con Keisuke. Quando entrai in camera, lui era già lì ad attendermi, e io, mi sedetti nel letto.
<<Sai perché sono così forte, senza un vero e proprio allenamento?>> mi chiese.
<<Perché hai talento, e perché sei un semidio>> gli risposi sicuro, e lui, annuì.
<<Sai, c'è una profezia. Io sarò l'aristos Achaion, il più forte dei greci. Sai, non ne avevo mai fatto parola con nessuno.>> mi disse.
<<Lo so soltanto io?>> gli domandai, e lui sorrise.
<<No. Non è un segreto. C'è chi lo sa, e chi no. E tu sei una delle poche persone che fanno parte della prima categoria>> mi rispose, con fierezza.
<<Perché me n e hai parlato?>> continuai a chiedergli.
<<Sai, mia madre, Artemide, odia gli umani, e mi ha detto di non fidarmi di essi. Ma io, per metà lo sono, e in più, mi fido di te.>> mi rispose, ma poi riprese a parlare. <<Ah, lei mi osserva sempre. Può vederci in qualsiasi momento. Ha detto che se compirò grandi gesta, parlerà con suo padre Zeus, e mi farà vivere nell'Olimpo.>> esclamò infine, e il mio cuore accelerò.
<<Vuoi viceré nell'Olimpo? Vuoi perdere la tua umanità?>> gli chiesi, per l'ultima volta, e lui, si distese nel letto.
<<No, non lo voglio. Non voglio essere un dio freddo e senza sentimenti.>> mi rispose con tono definitivo.
<<Bene.>> dissi a mia volta.
<<Bene>> ribadii lui. E dopo qualche minuto, riprese a parlare.
<<Buonanotte, Chi-fu-yu.>> mi salutò, e per la prima volta, qualcuno non disse il mio nome do fretta, come per liberarsene, come se fosse maledetto. E il mio cuore, cominciò a battere all'impazzata.
<<Buonanotte, Keisuke.>>Quella notte, nessun ragazzo con la testa aperta a metà, mi comparve nei sogni.
Ciao a tutti!💝
Spero che il capitolo vi sia piaciuto💞
Scusate eventuali errori di battitura💗
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[𝐁𝐚𝐣𝐢𝐅𝐮𝐲𝐮] 💙𝕿𝖍𝖊 𝖘𝖔𝖓𝖌𝖘 𝖔𝖋 𝕶𝖊𝖎𝖘𝖚𝖐𝖊 & 𝕮𝖍𝖎𝖋𝖚𝖞𝖚🗡
Fanfiction"Dimmi il nome di un'eroe che è stato felice" Riflettei. Eracle era impazzito e aveva ucciso la sua famiglia; Teseo aveva perso la sua sposa e suo padre; [...] "Non puoi." Si alzò a sedere e si sporse in avanti. "Non posso." "Lo so. Gli dei non perm...