[Chifuyu]
Non appena arrivammo in cima al monte Pelio, mangiammo e dopodiché andammo a dormire.
La mattina seguente, Chirone ci svegliò, e ci fece combattere contro di lui.
<<Adesso, testerò le vostre abilità di combattimento>> disse, e Keisuke, prese le armi da terra, per poi mettersi di fronte a lui.
Non appena Chirone diede il via, Keisuke cominciò a sferrare colpi, e dopo pochi secondi si fermò. <<Hai già superato di gran lunga tuo padre. Tu sei già, l'aristos achaion.>> gli disse, e dopodiché, guardò me, come per invitarmi a farmi avanti. E così feci. Presi le armi, e feci come Keisuke. <<Di certo non sei portato per il combattimento, ma non sei così male.>> mi disse, e dopodiché, entrammo nella sua grotta. Aveva appesi nelle pareti, svariati oggetto: <<A cosa servono?>> gli chiesi, e lui mi sorrise debolmente. <<Sono per la medicina. Vorresti imparare?>> mi domandò, e io annuii.
Da allora, mentre Keisuke si allenava, io andavo con Chirone per il monte, e man mano che camminavano, mi illustrava le varie piante, e i loro effetti.
In non molto tempo, imparai a memoria gran parte delle piante che crescevano sul monte, e non solo, espandendo le mie conoscenze. Ma con il mio progredire, anche Keisuke diventava sempre più bravo e veloce. E così passarono giorni, settimane, mesi e anni.
Mancava poco al sedicesimo compleanno di Keisuke. I sedici anni, erano un'età importante, segnavano il diventare adulto. Ogni anno, ad ogni compleanno, il re, mandava sempre dei regali a Keisuke, anche se lui non li usava mai.
Qualche giorno prima, Chirone mi avvera infirmato che su quel monte, c'era un albero di fichi, di cui Keisuke non sapeva l'esistenza; un più, mesi fa trovai una corteccia, e cominciai ad intagliarla. Con il passare del tempo, ne uscì fuori un ragazzo che suonava la lira.
Quando incominciò a fare più caldo, prima del suo compleanno, ci recammo al fiume.
Soltanto vedendoci specchiati, potemmo notare quanto cambiammo in un inverno.
<<Sembri più grande>> dissi.
Lui si voltò a guardarmi. <<Davvero?>>
<<Si>> annuii. <<E io?>>
<<Vieni qui>> disse. Così, mi andai a mettere davanti a lui. Keisuke mi studiò per un attimo.
<<Si>> mi disse. <<In che modo?>> <<Molto?>> domandai.
<<Qui, il tuo viso è diverso. È più appuntito>> incominciò a dire. <<E poi anche qui>> continuò, facendo passare la sua mano, sotto il mio collo. <<E poi...>>ma prima che potesse continuare, avvampai, e lo fermai. <<Va bene, basta così>> gli dissi, e dopodiché, uscimmo dall'acqua.Qualche giorno dopo, Keisuke fece sedici anni.
Mancò tutta la mattina, e quando tornò, io e Chirone lo stavamo già aspettando fuori.
<<Tanti auguri>> gli disse il centauro, porgendogli una lancia fatta a mano. Chirone ci mise molto per farla, ogni sera, si sedeva e cominciava a lavorarci. Però gli uscì davvero bene. Oltre ad essere bella, era leggera, e molto affilata.
<<Grazie mille>> gli rispose Keisuke sorridendo, e dopodiché, presi la statuetta intagliata, e gliela porsi. <<Saresti tu>> gli dissi, e lui alzò lo sguardo, e mi guardò negli occhi. <<Lo so>> mi disse semplicemente, sorridendomi con gli occhi.
A pranzo, gli facemmo mangiare pure i fichi, che apprezzò molto.Durante il tardo pomeriggio, Chirone ci chiamò, e ci fece sedere sull'erba. <<Oggi, vi racconterò una storia.>> incominciò a dire. <<Una storia?>> gli chiese Keisuke, e Chirone annuì.
<<È la storia di due giovani. Sapete, mi ricordate molto loro.>> continuò a dire, e io, mi feci subito più attento.
<<È la storia di due giovani innamorati, i loro nomi, erano: Achille e Patroclo. Dopo la loro morte, siete le prime persone che addestro.>>
E quando ormai si fece sera, Chirone finì di raccontare. <<È tardi, andate a dormire.>> ci raccomandò infine, e io e Keisuke, annuimmo.<<Sai, mia madre ha detto che non ci può vedere qui.>> incominciò a dirmi Keisuke. Io non risposi. <<Pensavo... che tu dovessi saperlo.>>
<<Non è stata felice quando gliel'ho chiesto.>> continuò a dire.
<<Sei felice della sua risposta?>. Gli chiesi.
<<Si>> mi rispose lui.
Festammo in silenzio. Di solito, prima di dormire, passavamo il tempo a parlare e scherzare, oppure, ad analizzare il tetto della caverna, cosparso di costellazioni.
Mi girai dall'altro lato e chiusi gli occhi; dopo qualche minuto, non sentendo alcun movimento, pensai che Keisuke si fosse già addormentato, così mi rigirai. Ma lui era sveglio, e mi stava osservando.
Dopo qualche secondo, si avvicinò di più a me, e le nostre bocche si unirono. Immediatamente, la paura di fallo scappare nuovamente da me mi assalì, ma lui continuò quel bacio, e andammo anche oltre.<<Non pensavo...>> disse alla fine.
<<Cosa?>> gli domandai. Se deve finire, che finisca.
<<Non pensavo che avremmo mai...>> continuò.
<<Nemmeno io>> gli risposi.
<<Sei pentito?>> gli chiesi infine, prendendo coraggio.
<<No. Tu?>> mi rigirò la domanda.
<<No.>> gli dissi a mia volta.
I minuti passarono, e noi non aprimmo bocca.
<<Pensi che Chirone si arrabbierà?>> gli domandai, e lui mi guardò.
<<Non penso>> mi rispose.
<<E se tuo padre dovesse venirlo a sapere? E se lo sapessero gli abitanti di Ftia?>> il panico mi assalì, ma Keisuke, mi sorrise, e mi mise una mano sul volto.
<<Non fa niente.>> mi disse, cercando di rassicurarmi.
<<Perché non fa niente?>> continuai a chiedergli, e lui alzò gli occhi.
<Perché ti amo.>> mi disse infine.Ciao a tutti!💝
Spero che il capitolo vi sia piaciuto💕
Scusate eventuali errori di battitura💓
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[𝐁𝐚𝐣𝐢𝐅𝐮𝐲𝐮] 💙𝕿𝖍𝖊 𝖘𝖔𝖓𝖌𝖘 𝖔𝖋 𝕶𝖊𝖎𝖘𝖚𝖐𝖊 & 𝕮𝖍𝖎𝖋𝖚𝖞𝖚🗡
Fanfiction"Dimmi il nome di un'eroe che è stato felice" Riflettei. Eracle era impazzito e aveva ucciso la sua famiglia; Teseo aveva perso la sua sposa e suo padre; [...] "Non puoi." Si alzò a sedere e si sporse in avanti. "Non posso." "Lo so. Gli dei non perm...