[Chifuyu]
Noi eravamo in tanti, e i nemici lo erano altrettanto. Nonostante fossimo scesi in campo da pochi minuti, la puzza di sangue impregnava l'aria, e il terreno aveva assunto varie chiazze rosse, pozze di sangue ovunque. Quello scenario era davvero troppo, sentii le mie articolazioni farsi pesanti, e il mio stomaco entrare in subbuglio, e rigettai tutto.
Nonostante la mia difesa pressoché inesistente, nessun nemico mi si avvicinò di un minimo, la mia lancia e la mia spada erano ancora pulite, e la mia armatura era proprio come quando l'avevo indossata, solo più sporca di terra e polvere.
Improvvisamente, sentii una presenza dietro di me, e di scatto impugnai la spada, dopodiché mi girai, e vidi il cadavere di un uomo davanti a me, con l'addome lacerato; il taglio era così profondo, che per poco non gli uscirono le viscere, che si potevano tranquillamente vedere.
Non so per quanto tempo stemmo li, ma continuai a non ricevere nemmeno un graffio. Polvere e terra si alzavano, schizzi di sangue arrivavano, urla e imprecazioni si sentivano, ma io ero come se fossi coperto da una cupola a 360°, impenetrabile e senza punti ciechi.
Durante quel lasso di tempo riuscii a vedere varie tecniche di omicidio: Manjiro tirava colpi veloci e potenti, così tanto, che uccise una persona rompendogli il collo, con le gambe; Ken era più prudente, si accovacciava, e non appena il nemico gli si avvicinava, lui gli tagliava i tendini, e dopodiché lo sgozzava; Mitsuya, era sopra un albero, e scagliava frecce veloci e precise. Ma fra tutto loro, non riuscii a scorgere Keisuke.
Nonostante la mia "protezione totale", fui costretto ad uccidere una persona.
Un uomo, penso sulla quarantina, si era avvicinato di soppiattò verso Takemichi, lui non se ne accorse, così io, gli tirai una lancia, e gli centrai un punto vitale. Durante gli anni trascorsi sul monte Pelio, imparai a conoscere alla perfezione il corpo umano, veleni e medicine. Non mi veniva difficile uccidere grazie alle mie conoscenze, ma non potevo reggere il posso di strappare la vita alla gente. Non appena vidi l'uomo accasciarsi per terra, mentre sputava sangue e moriva, una lacrima mi scese, e la mia mente incominciò a viaggiare: Keisuke non farà questa fine.Quella sera il crepuscolo mi sembrò arrivare più lentamente del solito. Quando io sole cominciò a calare, i nemici batterono ritirata, e noi ci preparammo per tornare al campo. Ma non appena la nuvola di terra calò, potei notare un cerchio intorno a me, e Keisuke perfettamente posizionato davanti ad esso. Era letteralmente ricoperto di sangue, così tanto che pensai fosse ferito, ma quel pensiero mi passò via dalla mante, non appena lui si girò verso di me, e mi sorrise.
<<Visto? Te l'avevo detto che ti avrei protetto!>> mi disse entusiasta, e io andai ad abbracciarlo. <<Sei stato bravo ad uccidere quell'uomo, sono fiero di te>> aggiunse infine, e io gli sorrisi lievemente.
Non appena arrivammo all'accampamento, mi precipitai nella tenda mia e di Keisuke, a prendere un panno, e a bagnarlo, per poi tornare da Keisuke, al quale pulii il volto.
<<Sei più bello con la pelle bianca, piuttosto che rossa>> gli dissi scherzando, e lui rise.
<<Vieni>> mi disse poi, e mi portò in mezzo alla foresta.
<<Laviamoci>> aggiunse poi, indicandomi un fiume, di cui nessuno era a conoscenza. Io annuii. Così ci spogliammo, e ci immergemmo nell'acqua gelida del fiume.
<<Keisuke, come ti senti?>> gli chiesi. Le nostre uniche fonti di luce erano le stelle, la luna, e le lucciole che vagavano per il campo.
<<Sto bene, questo è il mio destino, e devo compierlo>> mi rispose. <<Tu come stai?>> mi chiese alla fine, e io lo guardai negli occhi. <<Bene Kei, sto bene>> gli risposi sorridendo, ma in realtà, il rancore che covavo per Kisaki era grande, così grande che se non fosse stato per Keisuke, mi avrebbe già schiacciato.
<<Chifuyu, non credi che tutto ciò sia bellissimo? Siamo soli dopo tanto, in un fiume, con la luna e le stelle a farci da luce, e con le lucciole di sfondo. Era da tanto, che non stavamo così>> mi disss Keisuke, e io annuii.
<<Effettivamente gli ultimi tempi sono stati complicati... mi chiedo come stia Chirone>> gli risposi, e lui alzò il volto al cielo. <<Già, me lo chiedo anche io>> concordò con me, e io lo guardai. I lineamenti di Keisuke illuminati dalla luce lunare, risultavano divini.
<<Keisuke, hai intravisto Kisaki sul campo di battaglia?>> gli domandai improvvisamente, e lui tornò a guardarmi. <<No, ma Ho intravisto Hanma, e ha ucciso davvero tanti dei nostri soldati.>> mi rispose sconsolato, e dopodiché uscii dal fiume, e io feci lo stesso.
<<Non puoi ucciderlo. Nonostante ciò che mi ha fatto, tu non puoi ucciderlo>> ripresi a dire, e lui corrugò le sopracciglia. <<Lo so Chifuyu... lo so, purtroppo.>> mi ripesò se alla fine; e dopo quel discorso tornammo nella nostra tenda.<<Chifuyu? Chifuyu! Come stai?>> mi domandò una voce, e io mi girai di soprassalto.
La sagoma di Fumiko si vedeva nel buio della notte, con i suoi capelli lunghi, e con i lineamenti delicati. << Ciao Fumiko, io sto bene, Keisuke mi ha protetto per tutto il tempo. A te com'è andata la lezione con le ragazze? Hanno imparato un po' di più la lingua?>> le chiesi, e lei annuì entusiasta.
<<Si! Sono bravissime!>> esclamò come risposta, e dopo di ciò, ci augurammo una buonanotte, e io tornai da Keisuke,E da quel giorno, passarono anni.
Ciao a tutti!💘
Spero che il capitolo vi sia piaciuto💕
Scusate eventuali errori di battitura💖
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[𝐁𝐚𝐣𝐢𝐅𝐮𝐲𝐮] 💙𝕿𝖍𝖊 𝖘𝖔𝖓𝖌𝖘 𝖔𝖋 𝕶𝖊𝖎𝖘𝖚𝖐𝖊 & 𝕮𝖍𝖎𝖋𝖚𝖞𝖚🗡
Fanfiction"Dimmi il nome di un'eroe che è stato felice" Riflettei. Eracle era impazzito e aveva ucciso la sua famiglia; Teseo aveva perso la sua sposa e suo padre; [...] "Non puoi." Si alzò a sedere e si sporse in avanti. "Non posso." "Lo so. Gli dei non perm...